trasferimento tecnologico

PNRR, ecco gli ultimi sei poli di innovazione digitale: 42 milioni per erogare servizi di first assesment digitale e orientamento

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato la graduatoria provvisoria dei soggetti attuatori che riceveranno 42 milioni di euro per fornire servizi di valutazione digitale e orientamento alle imprese nell’ambito della riorganizzazione e potenziamento dei centri di trasferimento tecnologico stabilito dall’investimento 2.3 della Missione 4 Componente 2 del PNRR.

Pubblicato il 22 Dic 2023

cyber 4.0

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la graduatoria delle 6 nuove strutture che vanno a completare la squadra dei 51 soggetti attuatori del PNRR per quanto riguarda i servizi per il trasferimento tecnologico. I 6 centri avranno il ruolo di punto di accesso per le imprese al sistema di trasferimento tecnologico, erogheranno servizi di first assessment digitale ed orientamento alle imprese e si affiancheranno agli 8 Competence Center e ai 37 European Digital Innovation Hub.

Ai sei nuovi poli sono affidate risorse per un totale di 42 milioni di euro. L’iniziativa, dicevamo, è realizzata nell’ambito del PNRR, in particolare in attuazione dell’Investimento 2.3 “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria” della Missione 4 “Istruzione e ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”.

Chi sono le sei nuove strutture

Alla call aperta dal Ministero lo scorso 27 settembre hanno partecipato 13 tra enti pubblici e privati. Tra i requisiti si richiedeva che svolgessero attività di rappresentanza, supporto e promozione delle imprese a livello nazionale.

I sei enti che sono stati selezionati per accedere al finanziamento sono strutture che fanno riferimento a Confindustria, Confartigianato, Camere di Commercio, Confcommercio, Coldiretti e Alleanza delle Cooperative.

Questa la tabella delle valutazioni

“Grazie agli interventi del PNRR per la transizione digitale, si sta delineando un quadro di politiche industriali completo e coerente con le esigenze delle imprese, che per non perdere competitività devono continuare a innovare e hanno bisogno anche di competenze specifiche. In particolare, con la costituzione dei nuovi Poli di Innovazione digitale si creano le condizioni per accelerare la trasformazione e per coinvolgere anche quelle PMI che ancora non hanno avviato processi di innovazione 4.0”, commenta Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria.

“Questa iniziativa che ci auguriamo possa essere avviata in tempi brevi, è particolarmente importante anche in vista del lancio del nuovo Piano Transizione 5.0, che punta sulle tecnologie digitali e ne valorizza il ruolo nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità”, aggiunge.

Trasferimento tecnologico, le risorse destinate dal PNRR

Per questo specifico investimento, pari a 350 milioni di euro, l’Italia ha finora stanziato:

113,4 milioni per rifinanziare i Competence Center, di cui

    • 13,4 milioni di euro per sostenere le spese relative al funzionamento dei Competence Center, nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 27 del regolamento GBER e nella forma di contributi diretti alla spesa
    • 100 milioni di euro sia per la gestione di progetti innovativi rivolti alle imprese, in particolare PMI, che per coprire i costi relativi all’erogazione dei serviz

148 milioni per gli EDIH (Poli Europei per l’Innovazione Digitale) di cui

      • 33,559 milioni per il cofinanziamento dei 13 programmi cofinanziati dal Programma Europa digitale per la rete europea dei poli dell’innovazione digitale
      • 114,5 milioni per finanziare i programmi degli ulteriori “Seal of excellence”, cioè i progetti di EDIH giudicati “meritevoli” dalla Commissione nell’ambito delle call aperte per selezionare gli Edih, ma che saranno sostenuti unicamente dall’Italia

42 milioni per questi sei nuovi “punti di accesso”

Dei 350 milioni restano ancora da assegnare risorse per circa 46,5 milioni di euro.

L’aggiornamento dei target

Il testo del decreto riportante la graduatoria contiene, inoltre, l’aggiornamento dei target in merito all’investimento 2.3 della missione M4C2, anche a seguito della revisione del PNRR recentemente concordata tra Italia e Commissione Europea.

In particolare i 4 target assegnati all’investimento 2.3 sono:

  • il target M4C2-13 dell’Investimento 2.3, da raggiungere entro il quarto trimestre 2025, è l’operatività di 27 poli nuovi nell’ambito della prima linea di intervento della misura. L’obiettivo si concentra su tre tipologie di poli: centri di competenza, seal of excellence e rete dei poli di innovazione sul campo;
  • il target M4C2-14, da raggiungere entro il secondo trimestre 2026, prevede che, nell’ambito della prima linea di intervento, i centri debbano erogare 307 milioni di euro sotto forma di servizi di: i) valutazione digitale; ii) prova prima dell’investimento; iii) formazione; iv) accesso ai finanziamenti; v) sostegno allo sviluppo di progetti innovativi (TRL superiore a 5); vi) intermediazione tecnologica; vii) sensibilizzazione a livello locale;8
  • il target M4C2-15, da raggiungere entro il secondo trimestre 2026, è di almeno 5.000 piccole e medie imprese beneficiarie di un sostegno da parte dei centri di trasferimento tecnologico, mediante la fornitura di servizi, tra cui: i) valutazione digitale; ii) prova prima dell’investimento; iii) formazione; iv) accesso ai finanziamenti; v) sostegno allo sviluppo di progetti innovativi (TRL superiore a 5); vi) intermediazione tecnologica; vii) sensibilizzazione a livello locale […];
  • il target M4C2-15 bis, prevede il completamento di tutti i pacchetti operativi dei 13 EDIH e dei 2 TEF nell’ambito della seconda linea di intervento della misura, esclusi i pacchetti operativi finanziati dal programma Europa digitale.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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