È stato firmato il decreto direttoriale che stanzia 42 milioni di euro per la selezione di 6 nuovi poli di innovazione per favorire la transizione digitale delle imprese. Lo ha comunicato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in una nota che non fornisce il testo del decreto, specificando che il documento “è stato inviato agli organi competenti per la registrazione e il controllo”.
I 42 milioni sono una parte delle risorse ancora da assegnare della Missione 4, Componente 2, Investimento 2.3 del PNRR, intitolata “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria”.
Ricordiamo che questo Investimento mette a disposizione 350 milioni di euro, dei quali circa 261 sono stati assegnati per il rifinanziamento dei Competence Center e per il co-finanziamento dei nuovi Edih, gli European Digital Innovation Hub o Poli Europei di Innovazione Digitale.
In particolare 113,4 milioni di euro sono stati destinati al rifinanziamento degli 8 Competence Center; 33,6 milioni di euro sono per la quota italiana di cofinanziamento dei 13 Poli europei di innovazione digitale (EDIH) selezionati nella gara europea parte del programma Digital Europe; 114,5 milioni di euro sono invece destinati a finanziare i 24 Poli europei di innovazione digitale che hanno ricevuto il “Seal of Excellence” dalla Commissione Europea, ma che non sono finanziati dall’UE.
I 42 milioni del nuovo decreto direttoriale sono quindi circa la metà degli 88,5 milioni che restano da assegnare. Il numero di strutture coperte da questo Investimento salirà così a 51, completando il “parco” di realtà originariamente previsto dal Mimit nel PNRR. Resta poi da capire a quali strutture andranno i circa 46,5 milioni che restano ancora non assegnati.
Quali saranno i 6 nuovi Poli di innovazione
Il testo del decreto direttoriale, vale la pena sottolinearlo, non è ancora noto.
Fatta questa premessa, possiamo fare qualche ipotesi su quali saranno queste sei nuove strutture che si aggiungono al sistema dei Competence Center e degli European Digital Innovazione Hub.
Il sistema di poli di innovazione finanziato dal PNRR è oggi costituito da 45 strutture: 8 Competence Center e 34 Edih. Le sei nuove strutture saranno invece di altro tipo.
Il comunicato infatti parla di poli che “costituiranno i punti di accesso per le imprese al sistema di trasferimento tecnologico composto dai Competence Center e dagli European Digital Innovation Hub”.
Dice inoltre che “la selezione è rivolta ad enti pubblici e privati che svolgono attività di rappresentanza, supporto e promozione delle imprese a livello nazionale”
Specifica infine che “L’obiettivo è costituire hub digitali per l’erogazione di servizi di first assessment digitale e orientamento”.
Ribadito che il decreto non specifica i nomi di queste realtà, ma indìce una selezione aperta a una serie di soggetti potenzialmente idonei, l’ipotesi maggiormente accreditata è che le sei realtà da finanziare siano dei soggetti di raccordo e coordinamento di istituzioni già esistenti.
Potrebbe cioè – ma il condizionale è d’obbligo – trattarsi delle strutture di coordinamento e rappresentanza dei Digital Innovation Hub di Confindustria, di Confartigianato, di CNA, della Compagnia delle Opere, della Legacoop e degli EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione) di Confcommercio.