Economia

La crisi della Germania trascina l’Eurozona: dopo la manifattura crollano anche anche i servizi

I dati preliminari dell’indice PMI (Purchasing Managers’ Index), l’indicatore elaborato dalla Hamburg Commercial Bank che fornisce un quadro generale dell’attività economica sulla base di un’indagine mensile condotta tra i responsabili degli acquisti delle aziende in diversi settori, tra cui manifatturiero, servizi e costruzioni, fanno segnare un nuovo minimo per la produzione tedesca, ma anche per il settore dei servizi. Il calo trascina al ribasso anche i dati dell’Eurozona.

Pubblicato il 24 Ago 2023

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Foschi scenari per la Germania e l’Eurozona. I dati preliminari dell’indice PMI (Purchasing Managers’ Index), l’indicatore elaborato dalla Hamburg Commercial Bank che fornisce un quadro generale dell’attività economica sulla base di un’indagine mensile condotta tra i responsabili degli acquisti delle aziende in diversi settori, tra cui manifatturiero, servizi e costruzioni, fanno segnare un nuovo minimo per la produzione tedesca, ma anche per il settore dei servizi. Il calo trascina al ribasso anche i dati dell’Eurozona.

Ricordiamo che l’indice PMI varia tra 0 e 100. Un valore superiore a 50 indica un’espansione dell’attività economica rispetto al mese precedente, mentre un valore inferiore a 50 indica una contrazione. Un valore di 50 indica che non c’è previsione di cambiamento.

I dati della Germania: continua il calo del manifatturiero e cedono anche i servizi

L’indice più generale, l’HCOB Flash Germany Composite PMI Output Index, che fa una media ponderata dell’andamento del settore manifatturiero e dei servizi, è sceso dal già negativo 48.5 di luglio a 44.7 di agosto.

La componente relativa al settore manifatturiero è ulteriormente peggiorata, passando da 41 a quota 39.7, mentre per la prima volta scende sotto la fatidica “quota 50” anche il settore dei servizi, registrando un vero e proprio crollo dell’indice da 52.3 a 47.3.

Il Chief Economist della Hamburg Commercial Bank Cyrus de la Rubia ha commentato:

“Le speranze che il settore dei servizi potesse risollevare l’economia tedesca si sono dimostrate vane. Piuttosto, il settore dei servizi si sta per unire alla recessione del settore manifatturiero, che sembra essersi innescata nel secondo trimestre. Il nostro modello di previsione del PIL, che incorpora la stima preliminare del PMI, indica ora una caduta più pronunciata dell’intera economia rispetto a quanto previsto in precedenza, quasi il -1%”.

Commentando la parte relativa alla produzione manifatturiera, l’economista ha osservato che “vi è un po’ di speranza che il peggio per il settore industriale stia per finire. Infatti, la tendenza al ribasso nelle misure PMI di nuovi ordini e stock di acquisti ha perso slancio”.

La situazione nell’Eurozona

Passando ai dati relativi all’intera Eurozona, ad agosto l’indice generale passa dal 48.6 di luglio a 47.0, che è anche il suo valore minimo da 33 mesi, ma, se si escludono i mesi della pandemia, è la rilevazione più bassa dall’aprile del 2013.

L’indice riflette l’andamento delle due sue componenti.

L’Indice PMI Flash relativo invece ai servizi scende da 50.9 a a 48.3, abbattendo, come accaduto in Germania, la soglia dei 50 punti ed entrando quindi in territorio negativo.

La componente relativa alla Produzione Manifatturiera resta molto negativa, ma è in leggero miglioramento, passando dal 42.7 di luglio a 43.7. Tuttavia una concreta inversione di tendenza potrebbe verificarsi “solo nel primo trimestre del prossimo anno, visto che il PMI parte da un valore piuttosto basso”, rileva Cyrus de la Rubia. Che conlcude: “Nel settore manifatturiero la produzione delle aziende tedesche ha registrato un calo ad un tasso di gran lunga più rapido di quelle francesi e questo alimenterà il dibattito nel considerare la Germania come malato d’Europa”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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