Incentivi per l'innovazione

Dalla Provincia di Trento sostegno alle startup innovative: fino a 350 mila euro a fondo perduto

Sono aperti i termini di adesione al nuovo programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2021-2027 della Provincia autonoma di Trento, che stanzia 3 milioni per incentivare la nascita di startup innovative sul territorio. Ciascuna impresa potrà ricevere fino a un massimo di 350 mila euro in contributi a fondo perduto. Domande fino al 25 ottobre 2023.

Pubblicato il 03 Ago 2023

FESR_1_2023_infografica (1)


Incentivare e sostenere la nascita di startup innovative: è questo lo scopo della misura prevista dalla provincia autonoma di Trento nell’ambito del nuovo programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2021-2027.

La misura, che può contare su un budget di 3 milioni di euro, prevede un contributo a fondo perduto fino a 350 mila euro per sostenere le spese necessarie all’avvio e alla crescita dell’impresa.

L’iniziativa ha lo scopo di rafforzare il posizionamento delle imprese del territorio sia sul mercato interno, sia su quello internazionale, con particolare attenzione agli obbiettivi di sostenibilità ambientale e di innovazione espressi dalla Strategia provinciale di specializzazione intelligente (S3) e dalla Strategia macroregionale per la regione alpina (EUSALP). Le domande possono essere presentate fino alle ore 12:00 del 25 ottobre 2023.

“Le recenti strategie nazionali ed europee sull’innovazione dimostrano quanto il sostegno alle startup sia fondamentale per promuovere con successo un’economia dinamica e garantire crescita, occupazione e competitività”, commenta Achille Spinelli, assessore per lo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento.

“Questo nuovo avviso, maturato nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, si inserisce nell’ecosistema delle iniziative provinciali che puntano a favorire la crescita lungo tutta la catena del valore, dalla generazione dell’idea fino alla fase di scale-up. Una misura che va in particolare a sostenere l’avvio di nuove imprese che puntano su soluzioni innovative per sviluppare prodotti o servizi ad elevato valore aggiunto”, aggiunge.

Sostegno a startup innovative, a chi si rivolge

La misura si rivolge a:

  • micro, piccole e medie imprese che hanno sede legale ed operativa nel territorio della Provincia di Trento o che hanno un’unità operativa attiva (indicata come unità locale nella visura camerale) nel territorio provinciale
  • una o più persone fisiche, oppure una o più persone fisiche congiuntamente a una persona giuridica (nel rispetto dei requisiti dell’impresa autonoma)

Per accedere al contributo, si deve presentare un Progetto di Avviamento di startup innovativa, anche non ancora costituita al momento della presentazione della domanda.

Il progetto deve essere basato su una o più soluzioni innovative ad alto valore tecnologico da sviluppare, produrre, vendere sul mercato, che soddisfi esigenze della domanda tali da rendere il progetto scalabile anche sui mercati internazionali, e che rientri in una area di specializzazione prevista nella Strategia di Specializzazione intelligente provinciale (S3), ovvero:

  • Sostenibilità, montagna e risorse energetiche
  • ICT e trasformazione digitale
  • Salute, alimentazione e stili di vita
  • Industria intelligente

Inoltre, le proposte presentate devono prevedere un team dotato di adeguate capacità tecniche e gestionali per avviare il progetto, sia pure tramite l’eventuale rafforzamento con professionalità e partner reperibili sul mercato, e che già dal momento di presentazione del progetto assicuri un adeguato impegno allo sviluppo del progetto in termini di apporto tecnologico e lavorativo.

I progetti dovranno essere realizzati e localizzati nel territorio della Provincia autonoma di Trento e dovranno essere conclusi entro 18 mesi dalla data di comunicazione, da parte dell’ente istruttore, del provvedimento di concessione dell’agevolazione.

Spese ammissibili

Il contributo della Provincia è pari al 70% delle spese ammissibili, che comunque dovranno essere comprese tra un minimo di 50 mila euro e un massimo di 500 mila euro per ogni progetto.

I costi che rientrano nelle spese ammissibili possono riguardare la costituzione della società, attività di collaudo e di omologazione, azioni di marketing e consulenze per la gestione aziendale e del personale.

Le domande di contributo saranno valutate con una procedura valutativa. Tra gli elementi oggetto di valutazione: il grado di innovatività della soluzione proposta, il Team, l’adeguatezza e la coerenza con il piano degli investimenti, la strategia di accesso al mercato, etc.

Previste inoltre delle premialità nel caso di progetti che rientrano all’interno di Aree Interne e progetti a partecipazione femminile e giovanile.

Modalità e termini di presentazione delle domande

La domanda di contributo può essere presentata dal giorno 27 luglio 2023 ed entro le ore 12:00 del giorno 25 ottobre 2023 collegandosi al portale dedicato (disponibile a questo link).

Tutte le istruzioni operative per la presentazione della domanda sono disponibili nell’apposito manuale disponibile nella sezione documenti.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 2