Bosch Rexroth punta a supportare l’industria del futuro partendo da persone, digitalizzazione e sostenibilità

Bosch Rexroth si lascia alle spalle un anno decisamente positivo sia a livello mondiale che sul mercato italiano. A livello globale l’azienda parte del gruppo Bosch ha recentemente registrato un fatturato di 7 miliardi (+14,3%). Risultati in crescita anche in Italia, con ottimi risultati soprattutto nel business della tecnologia oleodinamica industriale e mobile, in particolare per quest’ultima nel settore delle costruzioni e movimento terra. In crescita anche le attività dell’automazione, sempre più spinta da connettività e Industry 4.0, e la tecnologia lineare.

Pubblicato il 22 Giu 2023

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Bosch Rexroth si lascia alle spalle un anno decisamente positivo sia a livello mondiale che sul mercato italiano. A livello globale l’azienda parte del gruppo Bosch ha recentemente registrato un fatturato in crescita a 7 miliardi (+14,3%).

Risultati in crescita anche in Italia, con ottimi risultati soprattutto nel business della tecnologia oleodinamica industriale e mobile, in particolare per quest’ultima nel settore delle costruzioni e movimento terra.

Sono però in crescita anche le attività dell’automazione, sempre più spinta da connettività e Industry 4.0, e la tecnologia lineare.

Le tre acquisizioni chiave

A consolidare le basi della crescita futura sono inoltre tre importanti acquisizioni effettuate lo scorso anno: l’israeliana Elmo, specializzata in servoazionamenti elettrici di fascia alta e in sistemi di controllo del movimento per l’automazione industriale in ambienti difficili, la danese Kassow Robots, operazione volta a migliorare ulteriormente i progressi già avviati e compiuti da Bosch Rexroth in tema di tecnologia robotica, e la statunitense HydraForce, produttrice e fornitrice di soluzioni per macchine mobili alimentate idraulicamente, tra cui valvole di controllo, collettori e controllori elettronici.

Persone, digitalizzazione e sostenibilità

Il motto di Bosch Rexroth “We move industries to make our planet a better place” riflette una visione che poggia su tre pilastri: persone, sostenibilità e digitalizzazione.

“Sviluppiamo e creiamo tecnologie di azionamento e controllo, soluzioni, servizi o software che si muovono in senso fisico – racconta Ugo Caratti, VP Finance & Administration Bosch Rexroth South Europe – serviamo clienti che producono, automatizzano o utilizzano macchinari e attrezzature mobili e industriali, e accompagniamo il loro lavoro sempre avendo come sestante un rispettoso approccio verso l’ambiente, consapevoli della responsabilità che tutti, indistintamente, abbiamo il dovere di assumerci per consegnare alle generazioni future un mondo migliore”.

Il focus sulle persone è da intendersi come la volontà di porre l’uomo nella condizione di prestare la propria opera unicamente in circostanze nelle quali il suo ruolo generi un valore aggiunto alla dinamica generale della fabbrica, e ciò grazie a una relazione “felice” tra essere umano e macchina, tra operatore e mondo digitale.

La sostenibilità è un’idea ampia che viene perseguita anche attraverso la combinazione tra elettronica e oleodinamica al fine di introdurre nuove tecnologie capaci di garantire maggior efficienza energetica in settori altamente energivori.

Il pilastro della digitalizzazione si riferisce all’idea di fabbrica riconfigurabile, scalabile e modulare proposta dall’azienda.

Sulla digitalizzazione l’obiettivo è crescere a doppia cifra

Su quest’ultimo fronte Bosch Rexroth ha scelto negli ultimi anni di “contaminare” la propria storica vocazione hardware con una forte connotazione software e di praticare una politica di acquisizioni e fusioni con altre realtà leader, così da contribuire all’espansione del proprio portafoglio di prodotti e di soluzioni, aumentare il numero di risorse che ha a disposizione e accrescere le sue competenze sul mercato.

Sulle applicazioni in chiave di digitalizzazione “puntiamo a una crescita a due cifre ogni anno da oggi al 2030”, spiega Caratti. Una crescita che sarà supportata dalla costante introduzione di innovazioni.

Un ruolo importante lo avrà la proposta di Bosch Rexroth per l’Automazione che poggia su ctrlX Automation, una piattaforma di controllo aperta poi evoluta anche in un vero e proprio sistema operativo, che ha già ottanta applicazioni partner nel suo app store.

Un cenno merita anche l’innovativa unità di compensazione per robot Smart Flex Effector è stata premiata come prodotto dell’anno alla Hannover Messe (Hermes Award).

E ancora: focalizzandosi sulla digitalizzazione in ambito mobile, la società del Gruppo Bosch ha realizzato Bodas Connect, un intero portafoglio di soluzioni IoT, software e hardware elettronico per il mercato off-highway, un vero e proprio ecosistema che garantisce una migliore produttività.

Rimanendo nel medesimo contesto, Bosch Rexroth prevede che nel 2030 il 30 per cento circa di questo mercato di macchine operatrici mobili sarà rappresentato da macchine full electric o ibride, un business parallelo e rilevante che affiancherà le soluzioni basate su motori a combustione. Per far fronte a questa evoluzione Bosch Rexroth ha sviluppato un ventaglio di soluzioni elettriche, dai motori agli inverter, che supporterà la mission aziendale, cioè a dire favorire la sostenibilità ambientale equipaggiando veicoli off-road (escavatori, trattori e betoniere) con soluzioni elettriche. Allo scopo di penetrare il mercato dell’elettrificazione, Bosch Rexroth ha recentemente lanciato il portfolio eLion, un portafoglio completo di prodotti dedicati a questo impiego.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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