Level-Up, il progetto europeo per rendere le macchine esistenti più efficienti e sostenibili

Il progetto europeo Level-Up intende fornire delle linee guida e una piattaforma per la condivisione dei dati per favorire gli interventi di revamping sui macchinari esistenti. Al progetto, che vede coinvolti 32 partner, partecipa anche l’azienda italiana Holonix, con la sua piattaforma i-Live Machines per la raccolta, la condivisione e la gestione dei dati provenienti dalle macchine connesse.

Pubblicato il 28 Apr 2023

level-up

Level-Up è un progetto finanziato nell’ambito del programma di ricerca e innovazione europeo Horizon 2020 che punta a fornire una piattaforma scalabile in grado di gestire ed ottimizzare l’intero ciclo di vita di un macchinario industriale, con un particolar focus sulle macchine già esistenti in fabbrica che, grazie a interventi di revamping, possono raggiungere le stesse performance di un macchinario nuovo.

Al progetto partecipano 32 partner provenienti da otto Paesi. Realtà differenziate e che includono aziende operanti in vari settori dell’industria, oltre che centri di ricerca e università. Tra i partner italiani vi è Holonix, azienda nata nel 2010 come spin-off del Politecnico di Milano che si occupa di sviluppare soluzioni cloud-based che sfruttano l’IoT finalizzate all’acquisizione, la gestione e l’analisi dei dati.

Level-Up, obiettivo revamping

Nell’ambito della partecipazione al progetto, Holonix ha messo a disposizione la i-Live Machines, la sua piattaforma di raccolta, gestione e arricchimento del dato.

“La soluzione aiuta ad avere una conoscenza sul passato, presente e futuro delle proprie macchine industriali, anche grazie alla possibilità di installare algoritmi di intelligenza artificiale, sia sviluppati da noi che da altri fornitori, che offre interessanti vantaggi sia per gli utilizzatori finali che per i costruttori di macchine”, spiega Jacopo Cassina, Ceo dell’azienda.

Level-Up, progetto iniziato nel 2019, è ora in via di conclusione ed ha potuto contare su un finanziamento di circa 17 milioni di euro.

“Questo tipo di progetti ci consentono di anticipare quelle che saranno le esigenze operative delle aziende. E infatti vedremo che nel futuro prossimo il revamping assumerà un ruolo ancora più importante”, aggiunge.

“Grazie ai progressi fatti dalle tecnologie dell’ICT il revamping si è trasformato in una grande opportunità per i costruttori di macchine. Con Industria 4.0, giustamente, ci si è molto focalizzati sul nuovo, perché si aveva l’esigenza di aggiornare il parco installato italiano. C’è però ancora una base di macchinari esistenti e datati, sia in Italia che in Europa, di cui non bisogna dimenticarsi. Il revamping diventerà quindi ancora più importante nel prossimo futuro, quando la riduzione pianificata delle aliquote del Piano Transizione 4.0 aumenterò l’esigenza di lavoro sull’usato anche in Italia”.

L’obiettivo del progetto è sviluppare una piattaforma scalabile che copra l’intero ciclo di vita, dalla configurazione dei gemelli digitali, alle azioni di modernizzazione per diagnosticare e prevedere il funzionamento degli asset fisici, fino alle attività di revamping e rigenerazione verso la fine del ciclo di vita, attraverso dieci protocolli applicativi sviluppati.

Qui di seguito potete ascoltare e vedere l’intervista a Jacopo Cassina, dove ci racconta tutti i dettagli del progetto.

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