Sostenibilità, Phoenix Contact compie 100 anni e rinnova l’impegno per una All Electric Society

L’idea della All Electric Society è l’interpretazione che Phoenix Contact dà di come sta cambiando e deve cambiare la società per rispondere alle sfide del nuovo millennio: una società che dovrà basarsi sull’elettrificazione a impatto zero, rigenerativa e rispettosa dell’ambiente

Pubblicato il 22 Feb 2023

PhoenixContact_AES

Sono passati 100 anni da quando nel 1923 Hugo Knümann fondava ad Essen la Phönix Elektro-und Industrie Bedarfsgesellschaft. Oggi quella società, diventata Phoenix Contact, ha headquarter a Blomberg, dove si è spostata negli anni Quaranta, e sviluppa un volume di affari di 3,6 miliardi di euro, di cui 151 milioni in Italia, il quarto mercato geografico in ordine di importanza per l’azienda.

Phoenix Contact, nata per fornire tecnologie al nascente business dei sistemi tramviari, si è sviluppata puntando su innovazioni brevettate nel settore dei morsetti elettrici (da cui il nuovo nome) e negli ultimi decenni ha puntato su tre asset: il networking, l’elettrificazione e l’automazione.

Nell’ultimo triennio l’azienda ha lavorato per ridefinire il proprio purpose, che ha riassunto nel motto “Empowering the all electric society”

Che cos’è la All Electric Society

L’idea della All Electric Society è l’interpretazione che Phoenix Contact dà di come sta cambiando e deve cambiare la società per rispondere alle sfide del nuovo millennio: una società che dovrà basarsi sull’elettrificazione a impatto zero, rigenerativa e rispettosa dell’ambiente.

All’inevitabile focus sulle energie rinnovabili – solare ed eolico in primis – il concetto di All Electric Society affianca un’idea di energia primaria prodotta in modo sostenibile, che può essere convertita in altre fonti di energia liquida o gassosa e che sono anche neutre dal punto di vista della CO2.

Concretamente Phoenix Contact ha ridefinito le proprie strategie e riorganizzato la propria struttura a livello mondiale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, potenziando le attività di ricerca e sviluppo per la creazione di tecnologie a favore di una società sostenibile in tutte le sue dimensioni.

L’elemento abilitante di questo cambio di paradigma sono tecnologie “Power-to-X”, che forniscono risposte alle domande sulla disponibilità, lo stoccaggio e l’utilizzo dell’energia elettrica, consentendo di immagazzinare e trasportare l’energia elettrica e di creare combustibili neutri dal punto di vista climatico con i cosiddetti eFuels.

Il focus sull’efficienza energetica e l’accoppiamento di settore

Il percorso per arrivare agli ambiziosi obiettivi di cui abbiamo parlato parte da un primo passo che è l’efficientamento energetico reso possibile dall’interconnessione intelligente di informazioni ed energia.

Si tratta di quello che l’azienda definisce “accoppiamento di settore”, cioè un collegamento in rete completo e intelligente dei settori dell’energia, dell’industria, della mobilità, delle infrastrutture e dell’edilizia, sia in termini di informazioni che di energia.

L’obiettivo è un sistema globale efficiente ed equilibrato in cui l’energia in eccesso possa sempre essere indirizzata dove è necessaria. La base per questo è la massima elettrificazione e la successiva digitalizzazione, l’interconnessione e l’automazione di tutti i settori.

La digitalizzazione, quindi, gioca un ruolo decisivo, perché senza la generazione e l’elaborazione di dati digitali, questo networking intelligente, il cosiddetto accoppiamento di settore, non sarà possibile. Questo è il motivo per cui Phoenix Contact ritiene la trasformazione digitale uno dei fattori abilitanti che rende possibile la All Electric Society.

Le tecnologie per collegare i diversi settori

L’implementazione economica dell’accoppiamento di settore richiederà, nei prossimi anni, una convergenza nell’ingegneria elettrica e nella tecnologia dell’informazione attraverso i domini classici come l’automazione degli edifici, l’ingegneria del traffico e l’automazione di fabbrica e di processo.

Le tecnologie di base necessarie sono già disponibili: dal 5G via TSN al Single Pair Ethernet, è possibile implementare un’infrastruttura di comunicazione senza interruzioni tra i numerosi dispositivi installati dal livello sensore-attuatore fino al sistema IT. Su questa base, gli standard di comunicazione come OPC UA, le piattaforme di controllo aperte come PLCnext Technology di Phoenix Contact, le soluzioni software per container come Docker, i progetti open source come il framework MORYX recentemente pubblicato da Phoenix Contact su Github e gli ambienti di sviluppo low-code accelerano la gestione di progetti e applicazioni intersettoriali.

L’All Electric Society Park

Tutto questo sarà presto fisicamente presentato nel progetto All Electric Society Park, una sorta di demo nel mondo reale del contributo offerto dalle tecnologie abilitanti di Phoenix Contact.

Si tratta di una struttura in costruzione presso l’headquarter dell’azienda a Blomberg. Rispecchiando il mondo reale, in scala ridotta a 7.590 m², il parco dimostra come la generazione, la distribuzione, l’immagazzinamento e il consumo di energia siano collegati in rete tra loro, in modo che l’energia sia sempre disponibile nella forma perfetta, ovunque sia necessaria.

Valuta la qualità di questo articolo

Redazione

Innovation Post è un portale di informazione e approfondimento dedicato alle politiche e alle tecnologie per l'innovazione nel settore manifatturiero. Il portale è nato alla fine di settembre 2016 e si è affermato come riferimento d’elezione per chi vuole informarsi su industria 4.0, automazione, meccatronica, Industrial IT, Cyber security industriale, ricerca e formazione, domotica e building automation. Innovation Post è una testata del Network Digital360 diretta da Franco Canna

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5