Top 10 aziende automazione

La top 10 delle aziende di automazione industriale nel 2025



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L’automazione industriale permette di efficientare prodotti e processi e rispondere ai trend di trasformazione che stanno orientando l’industria. Ma come scegliere il giusto fornitore? Ecco la classifica aggiornata al 2025 delle top 10 aziende di automazione industriale per fatturato.

Aggiornato il 21 feb 2025



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L’utilizzo di tecnologie di automazione è fondamentale per le aziende manifatturiere che intendano snellire e velocizzare i processi, promuovere l’efficienza nella produzione e, in definitiva, aumentare la propria competitività sul mercato. Utilizzati per controllare e monitorare un processo, una macchina o un dispositivo in modo computerizzato, i sistemi di automazione industriale dettano il “ritmo” della produzione, aumentandone le performance, e svolgono compiti o funzioni ripetitive o pericolose, permettendo agli operatori di concentrarsi su compiti a più alto valore aggiunto.

Le nuove sfide che riguardano la manifattura, che richiedono produzioni sempre più complesse, diversificate e sostenibili, stanno ulteriormente spingendo le aziende a investire in sistemi di automazione industriale.

In questo articolo, dopo una breve presentazione dei trend di mercato, vi proponiamo la classifica delle 10 principali aziende che operano nel settore dell’automazione industriale.

Nel prossimo paragrafo trovate la descrizione e i numeri delle aziende, in quello successivo la classifica che tiene conto solo dei fatturati delle divisioni che si occupano specificamente di automazione industriale. Alla fine la classifica basata sull’intero fatturato del gruppo.

Nota per la lettura – Questo è un articolo che aggiorniamo ogni inizio d’anno con i dati dei bilanci resi disponibili dalle aziende. L’ultimo aggiornamento è stato fatto il 21 febbraio 2025.

A cosa serve e quali sono i vantaggi dell’automazione industriale

L’automazione industriale rappresenta un pilastro fondamentale nel panorama della produzione moderna, abilitando l’integrazione di tecnologie innovative e sistemi di controllo all’interno degli impianti produttivi. Questa trasformazione ha l’obiettivo primario di ottimizzare l’efficienza, incrementare la produttività e migliorare la qualità dei prodotti, riducendo al contempo i costi operativi e gli sprechi.

Attraverso l’impiego di robot, software intelligenti e sistemi ciber-fisici, l’automazione industriale permette alle aziende di mantenere elevati standard di precisione e ripetibilità, aspetti fondamentali in un mercato sempre più competitivo e in rapida evoluzione.

L’automazione contribuisce significativamente alla sicurezza degli operatori riducendo l’esposizione a compiti pericolosi o ripetitivi, promuovendo così anche una maggiore sostenibilità dei processi

L’integrazione di soluzioni di automazione industriale porta anche a una maggiore flessibilità produttiva, consentendo alle imprese di adattarsi rapidamente a cambiamenti nella domanda o nell’introduzione di nuovi prodotti, garantendo così una posizione vantaggiosa sul mercato.

Automazione industriale, i trend che trainano la crescita del mercato

L’adozione di tecnologie di automazione permette quindi di rispondere a importanti trend di cambiamento per l’industria, alcuni legati ad evoluzioni di mercato o a cambiamenti nella domanda, mentre altri sono il risultato dello spostamento degli equilibri internazionali o di fattori macro-economici.

Le aziende, infatti, devono oggi affrontare molteplici complessità, tra cui:

  • aumentare la flessibilità anche a livello di layout di fabbrica, con le linee che devono essere in grado di essere facilmente riconfigurate per adattarsi alle specifiche di ciascun prodotto o a cambi di produzione
  • ridurre il consumo energetico degli impianti per rendere più sostenibili le operations
  • gestire tutte le operazioni in ottica circolare, dall’approvvigionamento alla gestione del ciclo di vita dei prodotti, fino al loro remanufacturing o riutilizzo (dell’intero prodotto o delle componenti come “materia prima” per una nuova produzione)
  • ottenere ricavi dai servizi, oltre che dalla vendita dei prodotti (servitizzazione del prodotto), aprendosi alle nuove opportunità dei modelli “pay-per-x” che implicano un cambiamento dei rapporti all’interno della filiera e degli ecosistemi industriali
  • affrontare difficoltà di approvvigionamento e rialzo dei prezzi della produzione
  • implementare strategie di efficientamento dei processi, al fine di ridurne i costi
  • ottimizzare gli interventi di manutenzione per evitare o ridurre al minimo, programmandoli, i fermi macchina
  • sopperire alla mancanza di competenze nell’industria, quindi soluzioni semplici da utilizzare. Questo trend traina anche il bisogno di digitalizzare il sapere contenuto in azienda, per renderlo disponibile anche alla nuova forza lavoro

Secondo un recente studio pubblicato dalla società di market intelligence Mordor Intelligence, il mercato globale dell’automazione industriale passerà dai 217.26 miliardi di dollari del 2025 ai 331.23 miliardi di dollari nel 2030, con un CAGR dell’8.8% nel periodo di previsione.

Nel 2022 il mercato italiano è cresciuto nell’insieme del 23%, portando il fatturato totale del settore a sfiorare i 7 miliardi di euro. Secondo Anie Automazione, l’associazione che rappresenta le imprese fornitrici di tecnologie per l’automazione, il mercato nel 2023 è cresciuto di un ulteriore 14%, mentre più incerta sarebbe la crescita attesa nel 2024, poiché già dal terzo trimestre del 2023 si è assistito a un calo degli ordinativi a seguito dello smaltimento dei picchi di domanda registrati dopo la pandemia.

Per quanto riguarda gli investimenti delle aziende manifatturiere, a livello globale si registra anche uno spostamento di focus dall’hardware al software. Se, infatti, in un primo momento le aziende si sono concentrate sulla modernizzazione degli impianti, negli ultimi anni sta diventando sempre più chiaro il ruolo del software nell’abilitare i vantaggi della digitalizzazione.

È proprio grazie a soluzioni software innovative e alle piattaforme Industrial IoT che è possibile sfruttare i dati raccolti dalle macchine per fornire servizi ai clienti (come il condition monitoring e la manutenzione predittiva, ma anche nuovi tipologie di assistenza post-vendita), in grado di creare davvero valore aggiunto.

Tra le tecnologie protagoniste del 2024 vi è l’AI generativa, che molte aziende – come Siemens e Rockwell Automation – avevano già integrato nelle loro soluzioni nel 2023. Il 2024 ha visto un’accelerazione delle applicazioni di AI generativa nell’industria, con molte aziende che hanno implementato questa tecnologia all’interno di progetti di AI già avviati. Il 2024, inoltre, ha visto le prime applicazioni di AI agent, sistemi intelligenti autonomi, alimentati dall’AI Generativa, che eseguono compiti specifici senza l’intervento umano. Questi sistemi, secondo gli esperti del settore, affiancheranno sempre più frequentemente i lavoratori all’interno delle aziende, con significativi vantaggi per la produttività dell’impresa.

Le top 10 aziende di automazione industriale

Vediamo quali sono le top 10 aziende per fatturato che operano nel campo dell’automazione industriale, secondo i dati relativi ai fatturati realizzati nell’ultimo anno fiscale (Fiscal Year, FY) disponibile. Specifichiamo che i dati in alcuni casi si riferiscono all’anno solare 2023 e in altri al 2024. La contrazione del mercato avvenuta nel 2024 sarà quindi completamente visibile solo dai dati che potremo pubblicare il prossimo anno.

In questo paragrafo riportiamo le top 10 aziende dell’automazione in ordine alfabetico, mentre nel paragrafo successivo troverete la classifica per fatturato. Questa classifica farà riferimento unicamente alla parte di fatturato legata all’automazione. Alla fine, per completezza, riporteremo, di quelle stesse top 10 aziende, anche la classifica relativa al fatturato complessivo, includendo quindi anche le divisioni che non si occupano specificamente di automazione.

Poiché alcune aziende comunicano in fatturato in euro, altre in dollari e altre in Yen, abbiamo lasciato i valori originali e poi il controvalore in euro sulla base dei tassi di cambio registrati al 21 febbraio 2025.

ABB

ABB, colosso elvetico-svedese, ha registrato nel 2023 un fatturato di 32,2 miliardi di dollari (30,80 miliardi di euro), in crescita rispetto ai 29,4 miliardi di dollari del FY2022.

Le aree di business sono: Electrification (14,84 miliardi di dollari), Motion (7,814 miliardi di dollari), Process Automation (6,27 miliardi di dollari) e Robotics & Discrete Automation (3,64 miliardi di dollari).

L’azienda sviluppa e commercializza soluzioni di elettrificazione e automazione che puntano a favorire la trasformazione digitale e sostenibile delle aziende che operano in diversi settori manifatturiero tra cui Automotive, Building, Cemento, Chimica, Food & Beverage e Oil & gas.

Nel 2023 tutte le business unit hanno registrato una crescita. In particolare la Robotica ha messo a segno un +14%.

Se sottraiamo ai 32,2 miliardi di dollari complessivi i 14,84 registrati dalla business area Electrification, la parte più strettamente legata all’Automazione Industriale ha generato un fatturato pari a 17,36 miliardi di dollari (16,60 miliardi di euro), in considerevole aumento rispetto ai 15,34 miliardi di dollari registrati nel 2021.

L’azienda impiega 107.900 persone e opera in oltre 100 Paesi, con un portfolio di prodotti e servizi ampio e indirizzato a rispondere alle esigenze dei settori di riferimento.

Nella manifattura ABB è una realtà conosciuta soprattutto per i suoi robot industriali e collaborativi, che vengono sviluppati e aggiornati secondo una logica che mira a “democratizzare” le tecnologie di automazione, rendendo la programmazione dei robot più semplice anche per gli operatori non specializzati.

I dati più aggiornati relativi al 2024 sono disponibili qui.

Bosch Rexroth

Bosch Rexroth è un’azienda tedesca parte del gruppo Bosch che offre soluzioni per l’industria manifatturiera, la distribuzione di energia, l’edilizia e il settore dei trasporti.

Nell’anno fiscale 2023 ha generato ricavi per 7,6 miliardi di euro, con una crescita del 7,5% sul 2022. Alla crescita hanno contribuito le acquisizioni realizzate o finalizzate nel 2023, come quelle di HydraForce e ELMO Motion Control, insieme all’acquisizione della maggioranza di Kassow Robots avvenuta nel 2022.

L’azienda progetta, sviluppa e fornisce sistemi di automazione per la gestione delle macchine e dei processi industriali. Offre una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui componenti per la movimentazione lineare e rotativa, sistemi di azionamento, sistemi di controllo, sistemi di regolazione e sistemi di sicurezza.

Inoltre, Bosch Rexroth offre soluzioni di automazione personalizzate per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti, utilizzando tecnologie avanzate come il controllo distribuito, il cloud computing, l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT).

L’azienda si rivolge a una vasta gamma di settori, tra cui l’automotive, l’aerospaziale, il settore energetico, il settore alimentare, il settore chimico, il settore tessile e il settore dei trasporti. Opera a livello globale, con sedi in tutto il mondo e una rete di partner commerciali e distributori.

Emerson

Nel 2024, Emerson ha registrato un fatturato globale di 17,5 miliardi di dollari (16,74 miliardi di euro), con un aumento del 15% sul 2023. Di questi, 12,16 sono legati all’offerta di Intelligent Devices (+ 5%), mentre circa 5,4 miliardi (5,399) sono legati alle vendite di Software & Control: quest’ultimo segmento ha registrato una crescita del 48%, grazie all’impatto dell’acquisizione di National Instruments, diventata “Test & Measurement” all’interno della divisione Software & Control.

L’offerta dell’azienda nell’ambito dell’automazione industriale include diverse tecnologie tra cui:

  • Software per la gestione delle operazioni
  • Software di automazione e controllo
  • Software industriale avanzato
  • Misurazione e strumentazione
  • Valvole, attuatori e regolatori
  • Valvole a solenoide e pneumatiche
  • Sistemi di controllo e sicurezza
  • Asset Management
  • Componenti elettrici e per l’illuminazione
  • Saldatura, assemblaggio e pulizia

A questo portfolio unisce servizi di consulenza, formazione e manutenzione.

Fanuc

Fanuc si occupa di automazione industriale dal 1956 e conta oggi oltre 270 filiali a supporto di oltre 100 Paesi. Nell’anno fiscale 2024 l’azienda ha riportato un fatturato globale di 795,3 miliardi di Yen (5,10 miliardi di euro).

L’azienda si occupa di sviluppare componenti essenziali per l’automazione di fabbrica (prodotti Factory Automation, FA), come CNC, servomotori e oscillatori laser, sviluppati per permettere ai clienti di massimizzare la produttività dei propri impianti, grazie a un maggior risparmio energetico, maggiore sicurezza e prestazioni più elevate.

Oltre ai prodotti FA, il portfolio dell’azienda include l’offerta dedicata alla robotica, con robot industriali e collaborativi, e l’offerta Robomachine, che comprende un centro di lavoro CNC, una pressa a iniezione 100% elettrica e una macchina a elettroerosione a filo CNC.

Fanuc, inoltre, fornisce servizi di manutenzione lungo tutto il ciclo di vita dei suoi prodotti e percorsi di formazione personalizzati basati sui suoi prodotti.

Nel 2023 il segmento robotica ha rappresentato il 47,9% sui risultati dell’azienda, mentre il segmento della Factory Automation il 22,7% del totale. L’offerta legata a Robomachine ha generato vendite il 13% del totale mentre i servizi hanno generato il restante 16,4%.

Honeywell

Honeywell è un gruppo che fattura oltre 36 miliardi di dollari (34,41 miliardi di euro), di cui circa 5,5 miliardi di dollari (5,26 miliardi di euro) sono generati dalla divisione Safety & Productivity Solutions di cui fa parte l’offerta di automazione, mentre le altre aree di business sono l’Aerospace (13,6 miliardi di dollari), Performance Materials & Technologies (11,5 miliardi di dollari) e Building Technologies (6 miliardi).

La divisione Safety & Productivity Solutions ha tre aree di riferimento: Sensing & Safety Technologies, Productivity Solutions & Services, Warehouse & Workflow Solutions.

Mitsubishi Electric

Mitsubishi Electric è un’azienda che opera nella produzione e nella vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nei sistemi energetici ed elettrici; nell’automazione industriale; nei sistemi di informazione e comunicazione; nei dispositivi elettronici e negli elettrodomestici.

L’azienda, nata nel 1921, è parte del diversificatissimo colosso giapponese Mitsubishi, ha sede a Tokyo ed è presente a livello mondiale con oltre 200 sedi.

Mitusbishi Electric ha chiuso l’anno fiscale 2024 con un fatturato di 5.257,9 miliardi di Yen (33,71 miliardi di euro), in crescita del 5% sull’anno precedente.

Il fatturato del segmento Industry & Mobility, di cui fa parte l’automazione, è aumentato del 3% rispetto al 2023, raggiungendo 1.710,6 miliardi di Yen (10,97 miliardi di euro). Fanno parte di questo segmento sia la BU dedicata all’automazione (Factory Automation) sia quella che produce componenti per l’automotive. Secondo quanto riporta l’azienda, il mercato dei sistemi di automazione industriale ha registrato una diminuzione della domanda globale di apparecchiature digitali come i semiconduttori, nonché nel settore della decarbonizzazione, come le batterie agli ioni di litio. In questo contesto, l’attività ha visto una diminuzione sia degli ordini che dei ricavi su base annua. Le vendite per questo segmento nel 2024 hanno raggiunto quota 776,4 miliardi di Yen (4,98 miliardi di euro), in calo del 9% sul 2023.

Il mercato delle attrezzature per l’industria automobilistica ha registrato un aumento annuo delle vendite di nuove auto, dovuto principalmente a un miglioramento nella fornitura di alcune parti di semiconduttori e a una robusta domanda, principalmente per le attrezzature relative ai veicoli elettrici, in linea con l’espansione del mercato incentrato sui veicoli elettrici. In questo contesto, l’attività ha visto un aumento sia degli ordini che dei ricavi su base annua, dovuto principalmente all’aumento delle attrezzature relative ai veicoli elettrici, come motori e inverter, componenti elettrici e prodotti legati ai sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), oltre che al deprezzamento dello yen e all’aumento dei prezzi. Di conseguenza, i ricavi per questo segmento sono aumentati del 3% su base annua, raggiungendo 1.710,6 miliardi di yen.

Il suo portfolio include:

  • Controllori
  • dispositivi di Edge computing
  • azionamenti
  • visualizzazione
  • robot industriali
  • macchine utensili
  • prodotti per il monitoraggio dell’alimentazione
  • strumenti di programmazione software

Inoltre, Mitsubishi Electric propone soluzioni per la manutenzione preventiva e predittiva.

Rockwell Automation

Con sede centrale a Milwaukee nel Wisconsin (USA), Rockwell Automation serve clienti in più di 100 Paesi. L’azienda opera nella fornitura di soluzioni di automazione e digitalizzazione industriale e ha chiuso l’anno fiscale 2024 con un fatturato di 8,26 miliardi di dollari (7,89 miliardi di euro), in calo rispetto ai 9 miliardi di dollari del 2023.

La divisione Intelligent Devices ha realizzato circa 3,8 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 4 miliardi di dollari del 2023; la divisione Software & Control 2,1 miliardi (erano 2,8 nel 2021); la divisione Lifecycle Services, che nel 2024 ha fatturato poco più di 2,3 miliardi di dollari, in crescita rispetto al fatturato del 2023 (2 miliardi).

Il portfolio hardware include: tecnologie di movimentazione a carrelli indipendenti, alimentatori, convertitori di frequenza, computer e monitor industriali, sistemi di controllo distribuito e molto altro.

A questo si affianca un portfolio di soluzioni software che mirano a rendere l’automazione più aperta, semplice e collaborativa. L’offerta dell’azienda rivolta al settore manifatturiero è centrata intorno a Factory Talk Design Hub, un ecosistema per il Cloud Manufacturing, che integra in un unico ecosistema tutta la sua gamma completa di strumenti e funzionalità.

Schneider Electric

Sul podio della classifica delle dieci aziende di automazione industriali più importanti dal punto di vista del fatturato c’è un’altra azienda europea, Schneider Electric, anch’essa alfiere della digitalizzazione e della sostenibilità.

L’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato di 35,9 miliardi di euro, con una crescita organica del 12,7% rispetto al 2022. Questo fatturato è però generato in gran parte dalla business area dedicata all’Energy Management (28,24 miliardi), mentre la parte di Industrial Automation ha generato ricavi per 7,66 miliardi di euro.

Schneider Electric si pone come partner digitale per la sostenibilità e l’efficienza, con una proposta basata sulla trasformazione digitale attraverso l’integrazione di tecnologie per energia e processi. L’offerta include soluzioni per la gestione integrata di edifici, data center, infrastrutture e industrie. Schneider Electric offre anche soluzioni software e digitali che supportano la decarbonizzazione, la riduzione del consumo di energia, l’aumento della resilienza e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse, con una forte presenza di dispositivi IoT e prodotti connessi.

Siemens

Nel Fiscal Year 2024 Siemens ha riportato un fatturato globale di 75,9 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente a parità di perimetro.

Tuttavia, considerando solo le attività della divisione Digital Industries, a cui fanno riferimento le attività di automazione industriale, il fatturato registrato nel FY 2024 è pari a 18,536 miliardi di euro, in calo del 10% rispetto ai 20,63 miliardi registrati nel FY 2023 a parità di perimetro.

L’azienda sviluppa soluzioni per l’industria, le infrastrutture, i trasporti e la sanità.

La sua tecnologia mira a creare fabbriche più efficienti e resilienti, grazie all’unione del mondo fisico e digitale. Guardando anche fuori dall’industria, l’azienda negli ultimi anni si è concentrata sullo sviluppo di prodotti, soluzioni e servizi in grado di accelerare la digitalizzazione nei settori a cui si rivolge.

Il suo portfolio per l’automazione industriale include pressoché tutti gli ambiti tecnologici, eccezion fatta per la robotica:

  • Sistemi di automazione
  • Sistemi di identificazione e localizzazione
  • Comunicazione industriale
  • Controlli industriali
  • Servizi aziendali digitali
  • Software per l’industria
  • Sistemi di controllo e monitoraggio degli operatori
  • Sistemi di Automazione PC based
  • Alimentatori
  • Analisi di processo
  • Sistemi di controllo di processo
  • Strumentazione di processo

All’inizio dell’anno fiscale 2024 le attività relative ai motori a bassa tensione, ai motoriduttori e ai mandrini motore sono state trasferite a Innomotics. A inizio 2025 è invece stata acquisita Altair, azienda attiva nel campo della simulazione.

SMC

Con sede a Tokyo, SMC si occupa di automazione industriale dal 1959 ed è presente oggi in circa 80 Paesi con 500 sedi commerciali, oltre a stabilimenti produttivi in circa 30 paesi/regioni (oltre alle sedi in Giappone).

Nel 2023 l’azienda ha fatturato 766.873.000.000 Yen, equivalenti a 4,92 miliardi di euro, in calo rispetto al fatturato del 2023 (824.772.000.000 Yen, equivalenti a circa 5,29 miliardi di euro).

Con 12.000 prodotti base e più di 700.000 varianti – dal trattamento aria alla strumentazione, alle valvole e attuatori – SMC offre soluzioni d’avanguardia per l’industria Automobilistica, per l’industria Elettronica, Alimentare e Life Science.

Nello specifico, il catalogo dei prodotti dell’azienda include: attuatori; attuatori elettrici; valvole per il controllo direzionale; trattamento aria, tubi e raccordi; prodotti per il vuoto; controllo fluidi; sensori; controllo statico; controllo della temperatura; prodotti per alto vuoto; prodotti per circuiti con funzioni di sicurezza; prodotti conformi alla direttiva Atex; prodotti per camere bianche.

Il catalogo dell’offerta, inoltre, include:

  • soluzioni IO-Link
  • soluzioni per la comunicazione industriale
  • soluzioni di robotica e la robotica collaborativa
  • soluzioni per la manutenzione, per l’efficientamento energetico e per la sicurezza delle macchine

L’azienda, inoltre, dispone di un team dedicato alla formazione tecnica a 360°, rivolta al mondo industriale e scolastico, con corsi incentrati sulle tecnologie legate all’automazione industriale, declinati su più livelli, in funzione degli obiettivi a tendere.


Le classifica delle top 10 aziende di automazione industriale per fatturato

RankingAziendaFatturato *
(solo Automazione Industriale)
1Siemens18,54
2Emerson16,74
3ABB16,60
4Rockwell Automation7,89
5Schneider Electric7,66
6Bosch Rexroth7,60
7Honeywell5,26
8Fanuc5,10
9Mitsubishi Electric4,98
10SMC4,92

* Valori in miliardi di euro, convertiti ai tassi del 21 febbraio 2025

Ribadiamo che questa classifica si basa unicamente sui valori inerenti le divisioni o le BU che si occupano di automazione industriale. In alcuni casi (Rockwell, Bosch Rexroth, SMC e Fanuc) il valore coincide con il perimetro aziendale; in altri casi ne rappresenta una parte, talvolta nemmeno prevalente.

Per completezza vi riportiamo anche la classifica di queste aziende per fatturato complessivo, includendo quindi anche le aree di business non legate all’automazione industriale.

RankingAziendaFatturato *
Intero gruppo
1Siemens75,90
2Schneider Electric35,90
3Honeywell34,41
4Mitsubishi Electric33,71
5ABB30,80
6Emerson16,74
7Rockwell Automation7,89
8Bosch Rexroth7,60
9Fanuc5,10
10SMC4,92

* Valori in miliardi di euro, convertiti ai tassi del 21 febbraio 2025

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