Lo scopo principale di tecnologie come l’intelligenza artificiale è di migliorare la comprensione che le macchine hanno dell’ambiente che le circonda, del processo produttivo e – perché no – di interagire con le altre macchine e le persone in maniera sempre più autonoma. Questo paradigma può essere applicato davvero in tantissimi settori, dal banking al retail, ma soprattutto in ambito industriale può offrire diversi vantaggi. Lo ha capito Bonduelle Italia, nota azienda che opera nel campo alimentare producendo non solo surgelati e conserve, ma anche freschi di quarta gamma come le insalate, dove il tempo di conservazione del prodotto è basso ed è quindi estremamente importante avere un ciclo che sia il più possibile veloce nel portare il prodotto “dall’orto a tavola” e attento a rispondere ai rapidi mutamenti della domanda.
Perché l’intelligenza artificiale
In occasione di una giornata dedicata al tema “Automazione, robotica avanzata e high performance manufacturing” Antonio Salvatore, direttore industriale dell’azienda bergamasca, a capo di un progetto realizzato con la consulenza di Project Group, uno dei partner dell’incontro, ha spiegato perché.
“Per Bonduelle è fondamentale riuscire a controllare il più possibile il rapporto tra domanda e offerta. Siamo partiti dall’ottimizzazione del nostro processo industriale, applicando un approccio di lean manufacturing, con lo scopo di affinare e velocizzare la previsione della domanda di consumo di insalate. Come step successivo stiamo prendendo in considerazione la possibilità di impiegare l’intelligenza artificiale, come le reti neurali, per ottenere una stima sempre più reale sul sistema previsionale, migliorando di conseguenza le nostre performance aziendali”.