Se un tempo automazione era sinonimo di rigidità, oggi è, al contrario, un fattore abilitante per la flessibilità in produzione. Questo è il driver che ha guidato la scelta della tecnologia di Comau ha fatto per l’assemblaggio della nuova Alfa Romeo Tonale.
Le linee di produzione permettono di gestire le versioni tradizionali e ibride in un mix che prevede fino a 4 versioni differenti e di produrre contemporaneamente sia il SUV sia un veicolo più piccolo.
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Costruire e riattrezzare
Il compito non era facile: costruire nello stabilimento ex FCA ‘Giambattista Vico’, sito a Pomigliano d’Arco, cinque linee completamente nuove e riattrezzare le 15 esistenti per accogliere la nuova Tonale.
La vettura, insieme alla Dodge Hornet, è uno dei fattori per i quali le prospettive degli stabilimenti italiani di Stellantis sono positive. La mission di Comau è stata resa più complicata dal fatto che la Tonale è notevolmente più grande della Panda, la citycar per la quale le linee attuali erano state originariamente progettate.
Un altro vincolo è stato il chiedere a Comau di apportare le modifiche necessarie senza sacrificare la produzione di entrambi i veicoli. Grazie all’ingegneria simultanea (che considera contemporaneamente e non sequenzialmente le fasi del ciclo di vita di un prodotto, dalla sua ideazione alla commercializzazione) si è riusciti a progettare una trasformazione che ha consentito a Comau di attuare il retooling in parallelo alle attività esistenti, implementando un Zero Loss Launch.
Anche il concentrare le trasformazioni durante il fisiologico fermo dello stabilimento ha minimizzato l’impatto sulla produzione.
Riprogrammare i robot senza spostarli
Il Giambattista Vico ha vinto diversi premi, quali la certificazione Silver World Class Manufacturing nel 20212, quella Gold nel 2013 e l’Automotive Lean Production award come miglior stabilimento d’Europa, un riconoscimento dato in seguito anche da WCM.
La ‘snellezza’ si ritrova nell’approccio di produzione snella di Comau, che implementa manifattura automatizzata e semi-automatizzata basata sulla tecnologia ComauFlex, soprannominata Butterfly per la sua agilità e l’uso di robot sospesi. Questa configurazione consente ad Alfa Romeo di cambiare o modificare la linea per diversi allestimenti o modelli regolando gli utensili del robot ma non la loro disposizione.
Robot e sistemi di visione
Questo approccio non solo protegge gli investimenti iniziali del cliente ma permette l’introduzione di futuri nuovi modelli con ulteriori investimenti che sono frazioni della spesa iniziale. Infatti le nuove linee usano 468 robot di saldatura, 148 dei quali sono nuovi mentre ben 320 provengono dalle linee già esistenti.
Comau ha utilizzato strumenti di simulazione avanzati durante tutto lo sviluppo, velocizzando il processo e garantendo qualità del prodotto e produttività.
La soluzione progettata da Comau assembla i lamierati in un processo chiamato body-in-white, ossia che porta alla scocca completa pronta per la verniciatura e le lavorazioni successive.
Tre diversi sistemi di visione abilitano il prelievo e il posizionamento automatici dei pezzi mentre i robot saldano, fissano ed eseguono attività quali l’applicazione dell’adesivo semistrutturale e il taglio al plasma. Nel complesso, il processo crea circa 2.800 punti di saldatura per ogni scocca.
Tecnologie all’avanguardia
Pietro Gorlier, CEO di Comau, evidenzia che “La collaborazione con un brand prestigioso come Alfa Romeo è una grande opportunità per sviluppare tecnologie all’avanguardia. Siamo orgogliosi di vedere i risultati tangibili dell’esperienza di Comau in questo progetto condiviso da due eccellenze italiane. Il nostro impegno per una qualità costante traspare dai processi e dai prodotti utilizzati per la realizzazione della Tonale e ci consente di garantire il massimo valore per il cliente”.
Ricordiamo che il SUV Alfa Romeo dispone di evolute funzioni abilitate dalla telematica e dalla connettività avanzata, quali servizi live, e usa questa capacità per tracciare in maniera non modificabile la vettura e la sua vita operativa grazie agli NFT – Non-Fungible-Token – basati su Blockchain card.