Dai droni ai robot per l’agricoltura: il mercato dei Field Robot varrà 11 miliardi di dollari nel 2030

Nel 2030 le vendite dei field robot, cioè i robot che sono in grado di operare in ambienti aperti non strutturati, raggiungeranno gli 11 miliardi di dollari, trainate da una crescente domanda di automazione e robotica nell’agricoltura. Le applicazioni commerciali dei droni infatti supereranno quelle militari e diventeranno il segmento più grande del mercato dei droni. Questo sorpasso sarà dovuto proprio al crescente utilizzo di droni commerciali nell’agricoltura, dove vengono già utilizzati per rilevare immagini e mappature dei terreni.

Pubblicato il 14 Nov 2022

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Entro il 2030 le vendite dei field robot, cioè i robot che si utilizzano in ambienti aperti, supereranno gli 11 miliardi di dollari: è quanto prevede GlobalData, società di consulenza e analisi dei dati che aiuta le aziende a interpretare i trend innovativi del futuro.

Secondo le previsioni di GlobalData, la domanda di questo tipo di robot –  in grado di muoversi e operare in realtà meno strutturate degli ambienti industriali – aumenterà trainata da una domanda crescente da parte delle aziende agricole, che si trovano a far fronte a trend di cambiamento che diventeranno sempre più rilevanti nel futuro.

Il settore agricolo sta affrontando, infatti, una moltitudine di sfide: dal cambiamento climatico alla crescita della popolazione e quindi della domanda del cibo, a fronte di un impoverimento del terreno e della riduzione del terreno disponibile per l’agricoltura, man mano che cresce la percentuale di popolazione che risiede nelle città.

Field robot, le previsioni di crescita del mercato

Secondo le previsioni di GlobalData, il mercato globale della robotica valeva 45,8 miliardi di dollari nel 2020 e crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 29% tra il 2020 e il 2030, raggiungendo i 568 miliardi di dollari entro il 2030.

Una parte di questa torta sono le vendite di field robot, che hanno raggiunto 1,1 miliardi di dollari nel 2020 e arriveranno a 11 miliardi di dollari entro il 2030.

Nei prossimi anni, i droni commerciali supereranno quelli militari e diventeranno il segmento più grande del mercato dei droni in termini di fatturato. Questo sorpasso sarà dovuto proprio al crescente utilizzo di droni commerciali nell’agricoltura, dove vengono già utilizzati per rilevare immagini e mappature dei terreni.

I field robot in agricoltura

Nel settore agricolo l’utilizzo dei droni commerciali trova diversi spazi di crescita, soprattutto nella semina e nel monitoraggio dei terreni e delle colture.

La disponibilità limitata di terra e di manodopera ha suscitato un crescente interesse per i sistemi di coltivazione verticale al chiuso. L’integrazione dei robot nelle operazioni di coltivazione al coperto può migliorare l’efficienza, poiché i robot possono muoversi negli spazi, eseguire più azioni e adattarsi all’ambiente.

“I robot possono aiutare nel raccolto, estirpare le erbacce, mungere il bestiame, applicare fertilizzanti e monitorare le operazioni agricole. La robotica sarà quindi fondamentale per contribuire ad alleviare la carenza di manodopera, ridurre la pressione sulle risorse naturali e soddisfare la domanda globale di prodotti agricoli, aiutando anche il settore ad adattarsi alle sfide del cambiamento climatico”, spiega Rachel Foster Jones, analista di GlobalData.

I robot ispezionano e valutano la qualità della crescita delle colture utilizzando la visione computerizzata. Inoltre, raccolgono dati sulla salute delle colture per ottimizzare l’applicazione degli input agricoli, riducendo gli sprechi e minimizzando i costi.

Il primato della Cina

L’industria cinese dei droni è la più grande al mondo e il Paese è leader nell’innovazione dei droni agricoli, con le aziende cinesi DJI e XAG in testa. Entrambe le aziende sono state le più attive in termini di domande di brevetto nel settore dei droni agricoli.

Tra il 2018 e il 2021, hanno pubblicato 421 brevetti, rafforzando la posizione dominante della Cina nell’industria globale dei droni.

L’azienda Iron Ox, ad esempio, ha sviluppato due robot per far funzionare autonomamente il proprio sistema di coltivazione indoor a ciclo chiuso, utilizzando il 75% in meno di energia e il 90% in meno di acqua rispetto alle aziende agricole tradizionali.

Il rapporto mostra anche che le assunzioni per i ruoli legati alla robotica sono aumentate in modo significativo nel settore agricolo. Secondo il database delle assunzioni di GlobalData, i posti vacanti legati alla robotica sono aumentati dell’80% tra settembre 2019 e settembre 2022.

“Sia le aziende agricole tradizionali, come Cargill e Syngenta, sia le start-up agricole stanno assumendo personale nel settore della robotica”, spiega Jones.

“Il settore agricolo sta diventando sempre più consapevole del potenziale della robotica, in quanto le aziende tradizionali stanno cercando di migliorare le proprie competenze interne su questo importante tema, piuttosto che limitarsi a stringere partnership. Man mano che le aziende agricole tradizionali cercheranno di migliorare le proprie competenze in materia di robotica, il settore registrerà un aumento delle attività di acquisizione”, conclude.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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