Stimolare la domanda a lungo termine dei servizi, incentivare la collaborazione tra imprese e con i soggetti qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, promuovere lo sviluppo di modelli green driven orientati alla qualità e sostenibilità e sostenere interventi per proteggere le imprese dagli attacchi informatici: sono queste le finalità del Bando SI 4.0, promosso dalle Camere di Commercio lombarde e dalla Regione Lombardia.
Il bando mette a disposizione 1.750.000 euro per contributi a fondo perduto rivolti a micro e piccole medie imprese (MPMI) del territorio, al fine di stimolare la realizzazione di progetti di sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti e servizi innovativi 4.0 immediatamente cantierabili e che dimostrino il potenziale interesse sul mercato.
In questa edizione viene data particolare attenzione ai progetti:
- eco-sostenibili
- di efficientamento energetico
- finalizzati al miglioramento della cybe security
- rivolti alla business continuity nelle aziende
“Le Transizioni Digitale e Ambientale sono i temi prioritari sui quali stiamo investendo per supportare le imprese”, commenta il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio.
“Non solo per gli aspetti positivi che hanno in termini di opportunità, ma anche per supportate le aziende nella gestione degli inevitabili rischi che tutti i cambiamenti importanti comportano”, aggiunge.
Indice degli argomenti
Bando SI 4.0, chi può partecipare
I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese (escluse le imprese agricole), con sede operativa iscritta e attiva al Registro Imprese delle Camere di commercio della Lombardia e che abbiano al loro interno competenze nello sviluppo di tecnologie digitali.
Le imprese che siano in rapporto di collegamento, controllo e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti1 possono essere ammesse a finanziamento solo per una domanda.
In caso di presentazione di più domande, è presa in considerazione e ammessa alla valutazione di merito soltanto l’ultima domanda presentata in ordine cronologico e le altre domande sono considerate irricevibili.
Sono ammissibili progetti di sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 prontamente cantierabili e che dimostrino il potenziale interesse di mercato, con una particolare attenzione per i progetti che apportino effetti positivi in termini di eco-sostenibilità ed efficientamento energetico realizzato dai servizi/prodotti proposti (es. sistemi per il monitoraggio e la riduzione delle emissioni di CO2, piattaforme per la gestione dei dati ambientali, gestione e dialogo con gli stakeholder ecc.) e per quelli rivolti al miglioramento della cyber security e business continuity nelle aziende.
Le soluzioni proposte potranno essere rivolte direttamente al consumatore finale oppure rispondere ai bisogni di innovazione dei processi, prodotti e servizi sia di altre MPMI che di grandi imprese.
I progetti dovranno riguardare almeno una delle tecnologie di innovazione digitale 4.0 tra:
- robotica avanzata e collaborativa
- manifattura additiva e stampa 3D
- prototipazione rapida
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
- interfaccia uomo-macchina
- simulazione e sistemi cyber-fisici
- integrazione verticale e orizzontale
- Internet delle cose (IoT) e delle macchine
- Cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing
- Soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc)
- big data e analisi dei dati
- soluzioni di filiera per l’ottimizzazione della supply chain e della value chain
- soluzioni per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività aziendali e progettazione ed utilizzo di
tecnologie di tracciamento (RFID, barcode, CRM, ERP, ecc) - Intelligenza Artificiale
- blockchain
I progetti, inoltre, potranno prevedere l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente elenco:
- sistemi di pagamento mobile e/o via Internet
- sistemi fintech
- sistemi EDI, electronic data interchange
- geolocalizzazione
- tecnologie per l’in-store customer experience
- system integration applicata all’automazione dei processi
- tecnologie della Next Production Revolution (NPR)
- programmi di digital marketing
- soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica
- connettività a Banda Ultralarga
- sistemi per lo smart working e il telelavoro
- sistemi di e-commerce
- soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita
I progetti devono essere realizzati entro il 15 dicembre 2023 con spese sostenute e quietanzate entro tale data.
Le agevolazioni e le spese ammissibili
L’entità del contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 50.000 euro per impresa e un investimento minimo di 40.000 euro. A fronte dell’esaurimento delle risorse disponibili e in coerenza con la natura delle stesse, l’entità del contributo potrà essere inferiore al 50% delle spese considerate ammissibili al netto di IVA.
Per quanto riguarda le spese, sono ammissibili quelle relative a:
- consulenza erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati dei servizi elencati al punto B.4 del bando
- formazione erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati o tramite soggetto individuato dal fornitore qualificato (in tal caso tale soggetto deve essere
specificato in domanda), riguardante una o più tecnologie tra quelle previste - investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto
- servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al progetto erogata direttamente da uno o più fornitori qualificati dei servizi elencati
- spese per la tutela della proprietà industriale
- spese del personale dell’azienda solo se espressamente dedicato al progetto (fino a un massimo del 30% della somma delle altre voci di spesa)
Sono ammissibili i costi per le attrezzature tecnologiche nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per il progetto. È ammissibile anche l’acquisto di attrezzature tecnologiche tramite leasing finanziario ma è ammissibile solo la quota capitale dei canoni pagati nella misura e per il periodo in cui il bene è utilizzato per il progetto.
Non è ammissibile l’acquisto tramite noleggio del bene e non sono ammissibili beni usati.
Con l’espressione “fornitori qualificati dei servizi”, il bando fa riferimento a:
- DIH-Digital Innovation Hub ed EDI-Ecosistema Digitale per l’Innovazione, di cui al Piano Nazionale Transizione 4.0, anche per il tramite delle loro articolazioni territoriali
- centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center di cui al Piano Transizione 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali
- incubatori certificati e incubatori regionali accreditati
- FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter
- centri di trasferimento tecnologico su tematiche Transizione 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE)
- start-up innovative
- innovation manager iscritti nell’elenco dei manager tenuto da Unioncamere
- grandi imprese – con organico superiore a 250 persone (calcolate in termini Unità Lavorativa Annua – ULA), con fatturato annuo che superi i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo superi i 43 milioni di euro
- Istituti tecnici Superiori (ITS), come definiti dal DCPM 25 gennaio 2008
- fornitori iscritti all’Elenco pubblico di Fornitori di servizi e tecnologie 4.0
Non sono invece richiesti requisiti specifici per i fornitori di beni strumentali e per i fornitori di servizi per la tutela della proprietà industriale.
Modalità di presentazione delle domande e di attribuzione delle agevolazioni
Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 29 settembre 2022 fino alle ore 12.00 del 28 ottobre 2022 tramite il sito di Unioncamere Lombardia, soggetto gestore, con SPID, CNS o CIE o attraverso le credenziali rilasciate precedentemente al 28 febbraio 2021 e completare la registrazione seguendo le indicazioni ricevute alla mail indicata.
Le istruzioni per profilarsi e compilare la domanda sono disponibili sul sito www.unioncamerelombardia.it nell’apposita sezione “Bandi e contributi alle imprese”. L’utente riceve per accettazione, all’indirizzo PEC dell’impresa, il numero di Protocollo della pratica telematica inviata che rappresenta il numero identificativo a cui fare riferimento nelle fasi successive dell’iter procedurale (in assenza di tale comunicazione la domanda non può considerarsi correttamente inviata).
Il contributo è concesso con procedura valutativa a graduatoria secondo il punteggio assegnato al progetto. Il procedimento di valutazione si compone di una fase di verifica di ammissibilità formale e una fase di valutazione tecnica. Sono ritenuti ammissibili al contributo solamente i progetti che, oltre ad aver superato previamente la fase di ammissibilità formale, hanno conseguito un punteggio minimo complessivo di 65 punti su 100 dei criteri qualitativi del progetto.
A parità di punteggio conseguito da due o più progetti anche a seguito dell’assegnazione delle premialità, la graduatoria definitiva viene determinata dal punteggio ottenuto per il criterio “Soluzione rivolta all’Eco-sostenibilità e/o efficientamento energetico della soluzione proposta” e, in subordine, “Soluzione rivolta alla Cyber security e/o business continuity”.
In caso di ulteriore parità, si prende in considerazione il punteggio ottenuto per il criterio “Cantierabilità del progetto”. Il procedimento di approvazione delle domande di contributo si conclude entro il 31 dicembre 2022, con l’approvazione della graduatoria, mediante apposito provvedimento del Responsabile del procedimento, recante l’indicazione degli interventi ammessi a contributo, del punteggio e dell’entità dello stesso.
Nel provvedimento si dà atto degli interventi non ammessi per carenza dei requisiti formali ovvero per valutazione insufficiente e degli interventi ammessi in graduatoria ma non beneficiari del contributo per eventuale esaurimento della dotazione finanziaria.
Le imprese sono informate rispetto alla conclusione dell’attività istruttoria con specifica comunicazione al corrispondente indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).