Il decreto legge Aiuti-ter, probabilmente l’ultimo atto legislativo del Governo Draghi, prevede importanti misure volte a contrastare il caro energia per imprese e famiglie.
Tra gli interventi previsti infatti c’è un ampliamento del credito d’imposta per le imprese che stanno affrontando importanti aggravi di spesa per le bollette di energia elettrica e gas.
Indice degli argomenti
Credito d’imposta energia per tutte le imprese
Mentre fino al 30 settembre l’attuale meccanismo prevede un credito d’imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese che comunque raggiungano un consumo pari ad almeno 16,5 MW, da ottobre la misura si estende a tutte le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, sempre a condizione di dimostrare un aumento del costo sostenuto superiore al 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.
Per i mesi di ottobre e novembre il Governo ha anticipato che sarà previsto un rafforzamento al 40% per le gasivore ed energivore, mentre per le altre imprese ci sarà il 30% sull’elettricità e il 40% sul gas.
Sarà inoltre introdotta la garanzia statale (tramite Sace) sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp.
Restando in tema energia, il Governo annuncia che la riduzione delle accise su gasolio e benzina sarà confermata fino a fine ottobre e successivamente estesa fino a tutto novembre in un prossimo decreto ministeriale.
Da ultimo, previsto lo stanziamento di circa 190 milioni di euro a sostegno delle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre.
Le altre misure
Tra le altre misure previste dal decreto citiamo il bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui (“una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro”, si legge nella bozza), compresi i pensionati (22 milioni di persone), a sostegno del potere di acquisto.
Tornando alle imprese, c’è una misura che prevede l’aggravio delle sanzioni previste dalla disciplina sulle delocalizzazioni.
“Abbiamo rafforzato le norme sulle delocalizzazioni selvagge avvicinandoci allo spirito originario della mia proposta di un anno fa”, ha detto il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando. “Sanzioni più severe per chi non rispetta le procedure, tempi più lunghi per individuare un futuro alle aziende dismesse. Sono sempre di più le imprese che vanno via da un giorno all’altro senza preoccuparsi dei lavoratori, delle famiglie e del tessuto sociale, economico e produttivo delle comunità che lasciano. Oggi un altro passo avanti con la soddisfazione di avere il sostegno, rispetto a qualche tempo fa, largo della politica e delle istituzioni”.
Nel decreto Aiuti ter è prevista anche la proroga dal 30/09 al 31/10 del termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti. “Una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa”, ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.