Roboze, fornitore di soluzioni di produzione additiva, ha annunciato l’avvio dei lavori per la realizzazione di un laboratorio d’avanguardia dedicato allo sviluppo dei super materiali del futuro.
La nuova struttura di 2000 mq, con sede a Bari, avrà l’obiettivo di accelerare la transizione ad una manifattura sostenibile e si aggiungerà alle altre già consolidate due sedi dell’azienda nello stesso territorio, arrivando a coprire una superficie di oltre 5000mq, completamente dedicata allo sviluppo e ingegnerizzazione dell’intero ecosistema tecnologico Roboze: stampanti 3D, software e scienza dei materiali.
Con l’avvio dei lavori per il nuovo laboratorio specializzato, l’azienda intende avanzare rapidamente nello sviluppo di materiali alternativi ai super polimeri a base petrolio, favorendo l’utilizzo di matrici e fibre di rinforzo a base biologica.
La sfida sta nel ricercare nuovi materiali e tecnologie che possano da un lato ridurre la generazione di anidride carbonica (responsabile dell’effetto serra) e, dall’altro, raggiungere le proprietà dei super polimeri disponibili oggi nella sostituzione di parti metalliche.
“Roboze è impegnata ogni giorno nello sviluppo dei super materiali del futuro che uniranno eco-sostenibilità a performance d’avanguardia, con l’obiettivo di accelerare la transizione ad una manifattura sostenibile”, dichiara Alessio Lorusso, Founder & CEO di Roboze.
In vista dell’avvio del laboratorio, l’azienda ha aperto nuove assunzioni in campo ingegneristico e scientifico. La chiamata prevede l’inserimento di 40 figure specializzate nei prossimi 18 mesi.
Partendo dal capovolgimento del modello produttivo delocalizzato, la Roboze Distributed Manufacturing intende proporre un nuovo paradigma produttivo, attraverso:
- centri specializzati di stampa 3D con i sistemi Roboze, distribuiti in tutto il mondo, che producono parti dove e quando servono, abbattendo trasporti e sprechi
- programmi di Circular Economy per il recupero degli scarti di lavorazione e parti in disuso da reimmettere sul mercato, a vantaggio di utilizzatori finali e soprattutto dell’ambiente
“Mettiamo in dubbio costantemente ogni giorno lo status quo di quello che si pensa realizzabile e quello che sembra futuristico, dando una data precisa a questa seconda categoria. I nostri nuovi laboratori ci permetteranno di velocizzare repentinamente tutti gli sviluppi e ci daranno molte più possibilità d’inventare quello che nessuno credeva possibile”, commenta Lorusso.
“La nostra sfida in Roboze è realizzare una tecnologia di stampa 3D e super materiali per un cambio di paradigma del modello produttivo odierno, producendo parti ad alte performance in modo sostenibile, just in time e on demand, eliminando la dipendenza dai metalli e dal petrolio” conclude.