Incentivi, rinnovato il portale incentivi.gov.it: ecco come funziona

È operativo l’ultimo restyling del portale incentivi.gov.it. In questa prima fase il sito consentirà di trovare solo le misure proposte dal Ministero dello sviluppo economico, mentre in una seconda fase – promette il Governo – sarà aperto anche alle misure e le sovvenzioni di altre amministrazioni centrali o degli enti territoriali. Abbiamo provato a usarlo e vi raccontiamo come funziona.

Pubblicato il 06 Giu 2022

incentivi.gov_menu


Sebbene l’ultima rinfrescata non fosse così lontana nel tempo (era il marzo 2019, governo Conte I, ministro Luigi Di Maio), il Ministero dello Sviluppo Economico targato Giancarlo Giorgetti ha deciso di ristrutturare completamente il portale incentivi.gov.it.

L’obiettivo dell’operazione, spiegano da Via Veneto, è “far conoscere e promuovere, in modo semplice e veloce, gli incentivi finanziati dal Ministero dello sviluppo economico, compresi quelli previsti dal PNRR, ad aspiranti imprenditori, alle imprese nuove e a quelle già attive, ai liberi professionisti, a enti e istituzioni”.

Il ministro lo ha definito “una bussola che permette di orientarsi tra le agevolazioni previste da bandi e provvedimenti dedicati allo sviluppo del tessuto produttivo del Paese” e “un’opportunità per realizzare idee e progetti imprenditoriali, investire in competitività, valorizzare il territorio, coltivando e concretizzando i sogni imprenditoriali”.

Il sito è stato organizzato in modo da offrire la possibilità di ricerca degli incentivi secondo diverse modalità.

Da notare che in questa prima fase il portale consentirà di trovare solo le misure proposte dal Ministero dello sviluppo economico, mentre in una seconda fase – promette il Governo – sarà aperto anche alle misure e le sovvenzioni di altre amministrazioni centrali o degli enti territoriali.

La ricerca

La prima è la ricerca in base al proprio profilo (aspiranti imprenditori, imprese e professionisti, enti o istituzioni, cittadini).

Una volta scelta la tipologia (es. impresa), si passa a un secondo livello dove viene chiesto di indicare dimensione aziendale (piccola, media, grande) ed esigenza/obiettivo perseguito.

Successivamente viene richiesto in quale Regione si opera e quale sia il proprio budget di spesa.

Cliccando su “trova incentivo” si arriverà alla pagina dei risultati dove vengono presentati gli incentivi disponibili.

Nella nostra prova abbiamo scelto il percorso impresa > dimensione piccola > rendere la mia attività più green > Lombardia > 10.000 – 50.000 euro.

Abbiamo ricevuto in risposta due incentivi, di cui uno soltanto aperto, quello dei contratti di sviluppo per i bus elettrici.

Tuttavia esiste sempre la possibilità di intervenire sui filtri di ricerca per affinare la propria ricerca oppure, per esempio, cliccare su “stato incentivi” per visualizzare solo quelli aperti.

Per esempio, seguendo il percorso impresa > dimensione piccola > digitalizzare la mia attività > Lombardia > 10.000 – 50.000 euro e filtrando i risultati solo per incentivi attivi otteniamo in risposta quattro possibilità

Le schede degli incentivi

Una volta individuato l’incentivo di proprio interesse, basterà cliccarci per accedere alla sua scheda di presentazione.

Qui troveremo una descrizione sintetica della misura, a chi si rivolge, che cosa prevede, la data di chiusura e apertura del bando, la tipologia d’impresa che può richiedere il contributo, le specifiche tecniche e i costi ammessi, l’ambito territoriale di riferimento, le indicazioni per consultare la modulistica necessaria e i riferimenti per agevolare la compilazione della domanda.

La cosa principale è comunque la possibilità di cliccare su “vai al sito di riferimento”, azione che porterà alla pagina del sito del Ministero con tutte le informazioni di dettaglio, compresi testi dei decreti e documentazione ufficiale.

La ricerca per parola chiave

La seconda modalità di ricerca offerta dal sito incentivi.gov.it è quella del motore di ricerca (inserendo quindi una parola chiave).

Si arriverà direttamente alla pagina dei risultati.

Inserendo per esempio “Transizione 4.0” e filtrando i risultati per stato “attivo” questa è la pagina dei risultati che si otterrà

Inserendo invece “Transizione ecologica” e filtrando i risultati per stato “attivo” questa è la pagina dei risultati che si otterrà

Come si può notare, si tratta non soltanto di una tipologia di ricerca più veloce, ma anche del metodo che, nel nostro caso, ha offerto risultati pertinenti e ricchi (se ricordate, nel percorso seguito “rendere la mia attività più green” apparivano solo i contratti di sviluppo per i bus elettrici e non, per esempio, investimenti sostenibili 4.0)

La ricerca per categoria di interesse

La terza possibilità è scegliere una delle 10 categorie di interesse predefinite: startup, imprenditoria femminile, digitalizzazione, innovazione e ricerca, sostegno liquidità, sostegno investimenti, crisi d’impresa, transizione ecologica, inclusione sociale, internazionalizzazione.

Si tratta di fatto di una versione pre-organizzata della ricerca per parole chiave: se vi ritrovate in una delle 10 casistiche previste è sicuramente la scelta più rapida.

Sfogliare il catalogo

È poi possibile “sfogliare” l’intero catalogo degli incentivi disponibili.

Si andrà così direttamente alla pagina dei risultati di ricerca con la possibilità di applicare i filtri (per dimensione aziendale, territorio, settore di attività ecc).

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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