La crisi economica alla fine del primo decennio del ventunesimo secolo ha portato a ripensare il modello emergente, ovvero un mercato globale dove la produzione di beni materiali era delocalizzata e parcellizzata a seconda della convenienza economica. Si è visto però che questa strategia non era sostenibile nel lungo periodo, in quanto senza un forte presidio manifatturiero nazionale cala la domanda di servizi, e di conseguenza anche il peso del terziario sull’economia.
Inoltre, abbandonare il manifatturiero per concentrarsi sul terziario o sul turismo (come nel caso italiano) è una scelta rischiosa, dal momento che insieme alla produzione fisica si cedono competenze strategiche, valore aggiunto e competitività. La presa di coscienza di questo scenario ha orientato i Paesi più industrializzati verso uno svolta politico-tecnologica che ha preso il nome di Industria 4.0 che oggi, a 10 anni dalla sua introduzione formale, è in piena implementazione. Eppure secondo molti esperti questo scenario richiede un’ulteriore passo in avanti: la quinta rivoluzione industriale. Ma cosa significa concretamente ed è davvero così?
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Perché si parla di Industria 5.0
Indubbiamente oggi ci troviamo nella fase di sviluppo dell’Industria 4.0, basata sulla digitalizzazione, sull’automazione avanzata e sull’interconnessione dei processi produttivi. Seppure in modo discontinuo e non uniforme, l’industria ha visto evolversi e affermarsi tecnologie avanzate come Cloud Computing, Internet of Things, Intelligenza Artificiale, Robotica, Big Data, Digital Twin, Realtà Aumentata.
Il punto è che questa trasformazione non sta influenzando solo il mondo industriale ma anche la società e le relazioni umane. Ed è da quest’ultima constatazione che muove il concetto di Industria 5.0. La diffusione della digitalizzazione e delle macchine intelligenti può effettivamente ridefinire l’intervento dell’uomo nei processi di produzione e il riconoscimento del suo valore centrale nella determinazione della qualità e della personalizzazione del prodotto.
Se l’attuale rivoluzione enfatizza la trasformazione delle fabbriche in strutture intelligenti abilitate dalla tecnologie digitali che utilizzano l’elaborazione cognitiva, l’interconnessione e la gestione dei Big Data, Industria 5.0 dovrà concentrarsi su un nuovo ritorno della fabbrica nelle mani e nelle menti umane. In altri termini Industria 5.0 è la rivoluzione in cui uomo e macchine si riconciliano e trovano il modo di lavorare insieme.
Di cosa tratta il libro
Con queste premesse “Industria 5.0” rappresenta una guida introduttiva per quanti intendono acquisire i concetti chiave di Industria 5.0.
Il libro si rivolge a manager, quadri, collaboratori e professionisti di aziende industriali di ogni dimensione. È pensato anche per scienziati sociali, analisti, investitori, imprenditori, dirigenti di PMI e della PA coinvolti nel processo di transizione digitale. “Industria 5.0” prende le mosse dal modello Industria 4.0, evidenziandone i limiti e i margini di miglioramento. Punto di partenza è la cosiddetta Società 5.0 o Super Smart Society introdotta nel 2016 dal governo giapponese come modello di innovazione tecnologica che ha come obiettivo lo sviluppo del benessere sociale.
In tempi più recenti anche la Commissione Europea ha preso atto di questa necessità presentando il documento “Industry 5.0: verso una industria europea sostenibile, human-centric e resiliente”. Nella guida ci si sofferma anche Robotica, Intelligenza Artificiale, UI/UX e sulle tecnologie abilitanti che accompagnano anche Industria 4.0. Un capitolo importante è dedicato alle cosiddette tecnologie di transizione. Queste ultime, dalla bioeconomia all’evergetica, passando per la metodologia ecofriendly 6R ai sistemi multi-agente, rappresentano i booster ovvero gli approcci culturali e metodologici fondamentali per attivare la quinta rivoluzione industriale. La parte finale del volume è dedicata modelli aggiornati di produzione, formazione, lavoro e applicazione sul campo che accompagneranno Industria 5.0.
Anteprima esclusiva per i lettori di Innovation Post
In esclusiva per i lettori di Innovation Post è possibile scaricare un estratto delle prime 12 pagine.
La presentazione a SPS Italia
“Industria 5.0” sarà presentato in anteprima nazionale presso lo stand di Editoriale Delfino (A088, pad.7) a SPS Italia il 24 maggio alle ore 15. L’evento è a partecipazione libera e coloro che aderiranno al contest organizzato dall’editore – con domande su Industria 5.0 – avranno la possibilità di aggiudicarsi una copia omaggio o di ottenere una gift card. Successivamente il libro sarà disponibile per l’acquisto sul sito e presso i punti vendita (librerie convenzionate) di Editoriale Delfino (libri.editorialedelfino.it), oltre che su tutti i principali store online come Amazon, Feltrinelli, IBS, Mondadori, Libreria Universitaria ecc.
La scheda
- Autore: Armando Martin
- Editore: Editoriale Delfino
- Prima Edizione: Maggio 2022
- Lingua: Italiano
- Copertina flessibile: 128 pagine
- ISBN: 978-88-31221-94-8
- Dimensioni: 15 x 22,5 cm
- Link info e acquisto: https://libri.editorialedelfino.it/prodotto/industria-5-0/
L’autore
Divulgatore scientifico, ingegnere elettronico e consulente industriale, Armando Martin ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica nel 2018 con il libro “Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy”.
Ha collaborato con le università telematiche UniNettuno e Ecampus, tenendo per quest’ultima il corso di Misure per l’Automazione. È stato cofondatore di Innovation Post.