La strada verso una piena consapevolezza del valore della cybersecurity presenta numerose sfide, per i cittadini come per le aziende. È stato questo il tema della presentazione del primo Rapporto Censis-DeepCyber sul valore della
cybersecurity, che ha avuto luogo in Senato alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Renato Gabrielli.
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La sicurezza in azienda
Secondo i dati emersi dalla ricerca, nonostante l’81,7% degli intervistati dichiari di temere un attacco informatico, oltre un terzo non fa nulla per proteggere i propri dispositivi e solo uno su quattro ha un’idea chiara di cosa sia la cybersecurity.
La situazione è migliore all’interno delle aziende. Il 39,7% degli intervistati dichiara di aver ricevuto una formazione specifica in tema di sicurezza. Una percentuale che aumenta se si parla di manager (56,8%) e della disponibilità dei lavoratori a partecipare a incontri formativi sul tema (65,9%).
I danni provocati dagli attacchi informatici possono essere pesanti. Nel 14,7% dei casi, per esempio, hanno causato la perdita di dati e informazioni aziendali. E con il ricorso allo smart working – il 52,8% degli occupati ha svolto attività lavorative da casa – il problema si è spostato dagli uffici alle mura domestiche.
Il problema riguarda anche i device utilizzati per lavorare. Il 20,1% degli intervistati utilizza il dispositivo fornito dall’azienda anche per attività private. L’82,1% salva gli output del proprio lavoro su un singolo computer anziché su cloud o server aziendale, con tutti i rischi del caso.
Un percorso di filiera
Il Rapporto Censis-DeepCyber evidenzia la necessità di costruire e diffondere una cultura della cybersecurity. Un percorso che in azienda sembra tracciato: il 73% degli imprenditori e il 72,6% dei dirigenti utilizza elevati sistemi di protezione sul proprio device.
È importante, come sottolinea la ricerca, fare in modo che la sicurezza aziendale diventi sempre più un tema di filiera, che guarda alla responsabilità in primo luogo delle grandi aziende, chiamate a guidare i processi di adeguamento della sicurezza informatica anche negli operatori di dimensioni inferiori come ad esempio i fornitori.