L’edizione 2022 della fiera A&T fa il pieno: doppiato il numero di visitatori del 2020

L’edizione 2022 della fiera A&T, dedicata a Innovazione, Tecnologie, Affidabilità e Competenze 4.0, fa il pieno di visitatori: il ritorno in presenza, dopo l’interruzione di due anni causato dalla pandemia, ha visto infatti il numero dei visitatori unici raddoppiarsi, oltre che a una grande partecipazione da parte degli espositori.

Pubblicato il 11 Apr 2022

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Circa 16 mila visitatori unici, 400 espositori provenienti da tutta Italia, più di 4.000 tecnologie presentate e testate dal pubblico, tre grandi eventi, otto convegni, 14 tavole rotonde e 42 workshop specialistici: sono questi i numeri dell’edizione 2022 della Fiera Automation & Testing, la fiera dedicata a Innovazione, Tecnologie, Affidabilità e Competenze 4.0.

I numeri dell’edizione 2022, che si è svolta presso il padiglione Oval di Lingotto Fiere (Torino) dal 6 all8 aprile, ha sottolineato l’importanza e la voglia di tornare in presenza: il numero dei visitatori unici è stato infatti il doppio rispetto all’edizione 2020, ultima in presenza prima della pandemia.

Un’organizzazione non semplice, vista anche l’incertezza dell’andamento della pandemia, che aveva spinto gli organizzatori a posticipare la fiera (in origine si sarebbe dovuta svolgere dal 23 al 25 febbraio).

Il messaggio che è emerso, da parte delle aziende che hanno partecipato all’edizione 2022, è il bisogno di concretezza.

“Concretezza che è particolarmente importante per le aziende del territorio, dove vi è un’alta specializzazione per l’automotive, che si trovano a dover affrontare un periodo di grandi sfide, sia a causa delle perturbazioni che da due anni interessano le catene di approvvigionamento che per il passaggio verso le auto elettriche”, spiega Luciano Malgaroli, CEO della Fiera A&T.

Il Premio Innovazione va a una giovane donna innovatrice

La fiera si è conclusa con la cerimonia di premiazione del Premio Innovazione, il premio promosso dal comitato scientifico di A&T e rivolto a innovatori provenienti dal mondo delle aziende, delle università e della ricerca per la valorizzazione di progetti e casi applicativi di innovazioni di prodotto e processo in ottica 4.0.

L’edizione di quest’anno ha premiato Jolanda Luongo, giovane innovatrice di 30 anni, laureata all’Università degli studi di Verona.

Il progetto di ricerca scelto come il più innovativo d’Italia rientra nell’ambito della diagnostica sanitaria: Avio-TC è un’unità mobile aviofunzionante, trasportabile via aereo, nel caso anche su gomma, immediatamente utilizzabile non appena giunta a destinazione.

L’idea, presentata per la prima volta in sede di discussione della tesi di laurea all’Università degli studi di Verona dalla giovane studentessa, ha sin da subito ottenuto grande attenzione grazie al carattere fortemente innovativo, che di fatto ribalta il concetto di prestazione sanitaria: la diagnostica a casa del paziente.

La soluzione infatti prevede un’unità di Tac in mobilità grazie a una pavimentazione integrata, che consente di eseguire esami diagnostici in condizioni e luoghi non di facile accesso o approdo, come ad esempio territori di guerra o dissestati a causa di calamità naturali.

Questo perché si tratta di una tecnologia aviotrasportabile, con la possibilità di eseguire l’esame direttamente a bordo dell’aereo, parcheggiato in aree di sosta aereoportuali o su campi di atterraggio di emergenza.

Date le premesse, per l’oggetto di studio è già stata depositata domanda di brevetto, con l’obiettivo di realizzare una unità mobile Tac e portare la sala diagnostica direttamente dal paziente, fuori dal contesto ospedaliero.

In occasione della cerimonia di premiazione, che ha sancito anche la chiusura della tre giorni di manifestazione fieristica di Torino, è stato consegnato alla vincitrice un oggetto realizzato da Prima Additive (Business Unit del gruppo Prima Industrie) attraverso la tecnologia della stampa 3D.

Jolanda Luongo, vincitrice del Premio Innovazione A&T 2022

Gli altri progetti premiati

Il palcoscenico del Premio Innovazione 4.0 ha visto come protagonisti assoluti i nove finalisti, espressione nazionale di una visione innovativa che non ha confini geografici e industriali.

Sono intervenuti per la categoria aziende: Fulvio Bresciani di Thales Alenia Space con il progetto O2D Optical Odometry Device; Lorenzo Iemma di Carmali con Riscaldamento istantaneo dell’acqua mediante sistema ad induzione per la produzione di bevande alla temperatura desiderata; Simone Iannelli ha presentato &Ever e Modula alla conquista dell’Asia con coltivazioni 100% automatiche di fragole.

Anche centri ricerca e università hanno portato sul palco progetti di grande impatto innovativo, come:

  • MiLEDi – Micro quantum dot Light emitting diode/Organic light emitting diode direct patterning – illustrato da Francesco Antolini di ENEA
  • Eleonora Bruschi del Politecnico di Milano ha esposto AIDA  (Anti-seismic, Innovative, Durable, Affordable)
  • La categoria start-up ha fatto scoprire Inspect in-line lab, l’innovativo sistema di rapid food testing per analisi chimiche non distruttive in linea conLuca Bernardino Veneziani
  • Medere ha presentato, attraverso l’esposizione di Marco Mennis, i Plantari su misura direttamente da casa solo con il tuo smartphone
  • Robosan ha invece presentato il suo progetto per il primo sistema robotico per la sanificazione, il tracciamento e il confezionamento di contenitori primari di campioni biologici, esposto da Stanislao Grazioso.

A tutti i finalisti i Competence Center Nazionali hanno offerto un voucher per servizi e attività di formazione con uno sconto garantito del 50%.

Inoltre,  alle tre startup finaliste è stata dedicata una TAG Flex da parte del Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino.

“Tra gli stand dell’Oval Lingotto, davanti ai maxischermi, nelle piazze dei workshop si è percepito il desiderio di gettare il cuore oltre l’ostacolo lavorando compatti per crescere in termini di competitività e di cultura, e l’innovazione ne è la sintesi perfetta”, conclude Malgaroli.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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