Ammontano a oltre 3 miliardi le risorse che le imprese avranno a disposizione, attraverso lo strumento dei Contratti di Sviluppo, per lo sviluppo delle filiere industriali strategiche. Saranno finanziati progetti di ricerca e innovazione suscettibili di aumentare la produttività, l’autonomia strategica e l’occupazione del Paese.
Delle risorse a disposizione 1,7 miliardi arrivano dal PNRR, mentre 1,37 miliardi sono stati stanziati nella legge di Bilancio per gli anni dal 2022 al 2026.
A partire dalle ore 12 di lunedì 11 aprile sarà possibile presentare le domande di agevolazione.
Indice degli argomenti
Digitalizzazione e innovazione
Interventi per 750 milioni di euro sono destinati a progetti legati alla digitalizzazione, all’innovazione e competitività del made in Italy nei settori
- automotive
- agroindustria
- design
- moda e arredo
- microelettronica e semiconduttori
- metallo ed elettromeccanica
- chimica e farmaceutica.
Di queste risorse almeno il 40% agevolerà progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Transizione ecologica
Un miliardo di euro è invece dedicato al rafforzamento degli investimenti sulle principali filiere della transizione ecologica, incentivando programmi di ricerca e innovazione nonché i processi di riconversione industriale.
Tre le linee di intervento:
- 500 milioni sono dedicati alla costruzione di Gigafactory nel settore delle batterie
- 400 milioni sono per le tecnologie dei pannelli fotovoltaici
- 100 milioni per l’industria eolica.
Successivamente arriveranno anche i bandi per la costruzione di autobus elettrici a cui sono destinati ulteriori 300 milioni di euro. In questo caso l’obiettivo del Governo è di favorire la creazione di una filiera autonoma in Italia che non si limiti al solo assemblaggio.
“Con l’avvio di questi bandi il Mise raggiunge nei tempi uno dei più importanti traguardi fissati nel PNRR, perché sono ridisegnati e potenziati i Contratti di sviluppo molto apprezzati dal mondo delle imprese”, commenta il ministro Giancarlo Giorgetti. “Si tratta di uno strumento fondamentale che crea sviluppo e occupazione e noi intendiamo metterlo a disposizione di tutti gli imprenditori che vogliono utilizzarli per un nuovo percorso di crescita. Abbiamo inoltre chiesto alla ministra Carfagna di anticipare e sbloccare ulteriori fondi per i Contratti di sviluppo per renderli immediatamente disponibili e far partire più velocemente altri progetti al Sud”.
Sostenere gli investimenti produttivi in questa fase – sottolinea Giorgetti – “risponde non solo alla necessità di gestire l’impatto economico e sociale della transizione digitale e green ma anche gli effetti del conflitto in Ucraina sulle nostre filiere industriali. Dobbiamo pertanto accelerare su tutte quelle misure pensate per rafforzare la competitività delle imprese, in particolare quelle del settore manifatturiero, assicurando così all’Italia e alla Ue l’autonomia strategica”.