Il Manifesto del mondo della ricerca e dell’industria che invita a potenziare Ricerca e innovazione per il futuro dell’Europa

La Conferenza sul futuro dell’Europa, che ha preso il via la scorsa primavera, entra ora nella sua fase decisiva. Da APRE, Confindustria, CRUI, Unioncamere, Confartigianato, CNR, ENEA, INFN, INGV e altri maggiori centri di ricerca, oltre alle principali università, un Manifesto che invita a rafforzare gli sforzi per la ricerca e l’innovazione che “saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione”

Pubblicato il 21 Gen 2022

Ricercatore


Invitiamo la Conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire nei prossimi mesi le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre la R&I al centro del dibattito sulle future sfide e priorità dell’Unione europea”: è questo l’appello firmato da 94 organizzazioni europee attive nei settori della Ricerca e Innovazione.

Questo Manifesto è stato consegnato ai membri della Sessione Plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFoE), che aprirà i lavori oggi per concludersi domani sabato 22 gennaio.

La CoFoE discuterà le prime 90 raccomandazioni proposte dai Panel europei di cittadini e dai panel nazionali riguardo su “Democrazia europea / Valori e diritti, stato di diritto, sicurezza” e “Cambiamento climatico, ambiente/salute”.

Fra i firmatari italiani APRE, Confindustria, CRUI, Unioncamere, Confartigianato, CNR, ENEA, INFN, INGV e altri maggiori centri di ricerca, oltre alle principali università. Questa Sessione Plenaria discuterà «senza un esito prestabilito» le raccomandazioni espresse dai panel dei cittadini e presenterà, in base agli esiti di questo dibattito, le sue proposte al Comitato Esecutivo della CoFoE, a cui spetterà l’elaborazione della relazione finale “in piena collaborazione e trasparenza con la plenaria”.

La Conferenza sul futuro dell’Europa, che ha preso il via la scorsa primavera, entra ora nella sua fase decisiva ribadendo il suo essere un’importante opportunità per gli europei di dibattere su sfide e priorità dell’Unione.

Scienza e Tecnica, spina dorsale dell’Unione europea

Un passaggio importante del Manifesto esprime che “Non c’è dubbio che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sarà in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione”.

L’appello dei firmatari ricorda che la UE deve fornire risposte inclusive a compiti importanti quali la realizzazione delle transizioni verde e digitale, il garantire un’economia equa, sostenibile e competitiva e l’affrontare le sfide geopolitiche nell’ambiente globale post-COVID-19.

Il Manifesto rileva anche che la ricerca e l’innovazione hanno già dimostrato di essere cruciali per affrontare queste sfide e questo ha portato le tematiche di R&I in posizioni sempre più importante nell’agenda politica dell’Unione. Si ricorda che il piano NextGenerationEU mobiliterà risorse significative per le attività di ricerca e innovazione e che il 2021 ha visto il lancio di Horizon Europe, il programma di R & I più ambizioso di sempre, con un budget di 95,5 miliardi di euro in sette anni.

Ricerca e Innovazione essenziali per gli obiettivi dalla UE

Questi progetti e gli investimenti connessi denotano ulteriormente il ruolo centrale di Ricerca e Innovazione ma nonostante questo esse non figurano tra i temi prioritari selezionati della Conferenza sul futuro dell’Europa. In questo appello si ricorda che oggi c’è un momentum che l’Europa deve cogliere. La pandemia ha infatti portato la scienza e la tecnologia al centro del dibattito pubblico e l’importanza della collaborazione internazionale nel campo della ricerca e dell’innovazione non è mai stata percepita così chiaramente dall’opinione pubblica. Lo sviluppo e la produzione di vaccini Covid in tempi record è stato uno straordinario risultato reso possibile da investimenti pubblici e privati in Ricerca & Sviluppo senza precedenti.

Ma i compiti da assolvere non sono ancora finiti, dato che ricerca e innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa, la preparazione e la resilienza dell’Europa, consentire e accelerare la doppia transizione – verde e digitale – e, aspetto essenziale in questi climi geopolitici complessi, sostenere le aspirazioni dell’UE di un’autonomia strategica aperta.

L’Europa deve rimanere centrale

I firmatari del Manifesto suggeriscono quindi che l’Unione aumenti i propri sforzi sul rilancio dello spazio europeo per la ricerca, progettare un quadro dell’innovazione più forte e creare un efficace approccio di finanziamento pubblico e privato per la ricerca e lo sviluppo europei. A supporto di tutto questo sarà fondamentale un dialogo aperto tra scienza, tecnologia e società, la promozione di un impegno dei cittadini più proattivo nelle attività di ricerca e innovazione in modo che gli europei possano condividere i valori scientifici e riconoscere il contributo di scienza e tecnologia al progresso e alla loro vita quotidiana.

L’invito rivolto alla CoFoE è quindi chiaro: discutere e approfondire le questioni riguardo Ricerca & Innovazione nei prossimi mesi, in modo da porle al centro del dibattito sulle sfide e le priorità future dell’UE. In fondo, l’Europa è stata la patria del progresso scientifico e tecnologico mondiale e oggi è importante più che mai che gli europei svolgano un ruolo attivo perché ricerca e innovazione siano le basi per costruire l’Europa del futuro.

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Nicodemo Angì

Metà etrusco e metà magno-greco, interessato alle onde (sonore, elettriche, luminose e… del mare) e di ingranaggi, motori e circuiti. Da sempre appassionato di auto e moto, nasco con i veicoli “analogici” a carburatore e mi interesso delle automobili connesse, elettriche e digitali.

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