Prezzi alla produzione dell’industria, ad ottobre forte rialzo causato dagli aumenti di energia e gas

Ad ottobre si registra un rialzo marcato dei prezzi alla produzione dell’industria: l’Istat rileva un aumento del 7,1% su base mensile e del 20,4% su base annua. Il rialzo è particolarmente marcato per il mercato interno, trainato dagli aumenti eccezionali energia elettrica e gas. L’aumento dei prezzi interessa tutti i comparti del manifatturiero, mentre si registrano rialzi più contenuti sia per le costruzioni che per i servizi.

Pubblicato il 29 Nov 2021

prezzi produzione all'industria ottobre

Ad ottobre si registra un forte aumento dei prezzi alla produzione dell’industria: i dati diffusi dall’Istat parlano infatti di una crescita del 7,1% su base mensile e del 20,4% su base annua.

Il rialzo è particolarmente marcato per il mercato interno, dove i prezzi aumentano del 9,4% rispetto a settembre e del 25,3% su base annua. In particolare, si rilevano aumenti eccezionali per energia elettrica e gas, che registrano ad ottobre un aumento del 35,1% sui valori di settembre e dell’80,5% sui valori di ottobre 2020.

Al netto del comparto energetico, la crescita dei prezzi si riduce a +0,5% in termini congiunturali e a +8,2% in termini tendenziali.

Sul mercato estero i prezzi aumentano su base mensile dello 0,8% in entrambe le aree, euro e non euro, e registrano un incremento su base annua dell’8,3% (+8,9% area euro, +7,8% area non euro).

Nel trimestre agosto-ottobre 2021, rispetto ai tre mesi precedenti, i prezzi alla produzione dell’industria crescono del 6,5%, con una dinamica decisamente più sostenuta sul mercato interno (+7,9%) rispetto a quello estero (+2,5%).

Per quanto riguarda l’andamento dei vari settori economici, si rilevano aumenti tendenziali diffusi a quasi tutti i comparti del manifatturiero. Il rialzo più marcato riguarda il comparto coke e prodotti petroliferi raffinati, dove i prezzi alla produzione salgono del 47,9% per quanto riguarda il mercato interno, del 10,2% nell’area euro e del 71,0% nell’area non euro.

Segue la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, con un incremento del +21,9% per il mercato interno, del +34,3% per l’area euro e del 25,3% nell’aarea non euro. Le uniche flessioni interessano prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici e computer, prodotti di elettronica e ottica (rispettivamente -1,0% e -0,9% nell’area euro).

Più contenuta la crescita dei prezzi alla produzione nelle costruzioni, sia per gli edifici che per le strade: per quanto riguarda gli edifici residenziali e non residenziali l’aumento è dello 0,1% sui prezzi di settembre e del 4,5% su base annua, mentre per le strade e le ferrovie il rialzo è dello 0,2% in termini congiunturali e del 4,5% in termini tendenziali.

Nei servizi, i dati del terzo trimestre parlano di un aumento dei prezzi alla produzione dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% su base annua. Gli incrementi tendenziali più elevati interessano i servizi di trasporto marittimo (+35,6%) e aereo (+9,3%), mentre le flessioni tendenziali maggiori riguardano i servizi di telecomunicazione (-4,6%) e i servizi postali e attività di corriere (-1,6%).

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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