Rivoluzione in casa GE: dal 2023 nascono tre aziende dedicate a Energia, healthcare e aviazione

La multinazionale statunitense General Electric (GE) ha annunciato che a partire dal 2023 si dividerà in tre società operanti nei settori dell’energia, della sanità e dell’aviazione. La mossa fa parte della strategia di semplificazione dell’azienda iniziata nel 2018 e che le consentirà di ridurre l’indebitamento lordo. Il piano inizierà con la scorporazione della divisione healthcare, della quale l’azienda manterrà una quota del 19,9%. GE Renewable Energy, GE Power, and GE Digital saranno invece combinate in un unico business focalizzato sull’energia nel 2024.

Pubblicato il 09 Nov 2021

GE-General-Electric

General Electric ristruttura le proprie attività accorpando una parte dei propri business e separandone altri. Al termine del percorso l’azienda risulterà divisa in tre società quotate, incentrate rispettivamente sui settori dell’energia, dell’heathcare e dell’aviazione.

La mossa fa parte della strategia di semplificazione dell’azienda e di riduzione del debito portata avanti da H. Lawrence Culp, Ceo e Amministratore Delegato del Gruppo.

Il piano dell’azienda

Il nuovo assetto della multinazionale inizierà a prendere forma nel 2023, quando verrà scorporata GE Healthcare e creata una nuova società, della quale GE manterrà una quota di partecipazione del 19,9%.

Nel 2024 invece si procederà all’accorpamento di GE Renewable Energy, GE Power e GE Digital in un’unica azienda focalizzata sull’energia (che dovrebbe chiamarsi semplicemente GE). Per GE Digital – la divisione che il gruppo aveva creato nel 2015 per gestire tutte le sue attività digitali – si tratta della seconda riorganizzazione in tre anni. Nel 2018, infatti, la multinazionale sembrava decisa a vendere la divisione (in questo articoli i dettagli), per poi annunciare in un secondo momento che GE Digital sarebbe diventata una società indipendente, completamente controllata dal gruppo.

Il terzo pezzo dell’azienda sarà GE Aviation.

“Creando tre società pubbliche globali leader del settore, ciascuna può beneficiare di una maggiore attenzione, di un’allocazione del capitale su misura e di una flessibilità strategica per guidare la crescita e il valore a lungo termine per clienti, investitori e dipendenti”, commenta Lawrence Culp.

Una mossa che rientra nella strategia della multinazionale di trasformazione in un’ottica di semplificazione e rafforzamento della posizione finanziaria iniziata a fine 2018, che l’azienda stima porterà, entro fine 2021, a una riduzione del debito lordo di oltre 75 miliardi di dollari.

Inoltre, l’azienda stima di ridurre, entro il 2025, il suo rapporto debito netto/EBITDA (Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation and Ammortization) a meno di 2,5x nel 2023.

Dal punto di vista manageriale, Culp sarà presidente non esecutivo della nuova azienda GE Heathcare e continuerà a essere presidente e Ceo di GE fino alla seconda scorporazione. Poi passerà alla guida della società di GE focalizzata sull’aviazione.

GE Healthcare sarà invece affidata a Peter Arduini, che assumerà il ruolo di presidente e Ceo della divisione a partire dal 1° gennaio 2022.

Scott Strazik sarà il Ceo del business combinato dell’energia rinnovabile, dell’energia e del digitale, mentre John Slattery continuerà a essere Ceo di GE Aviation.

Il focus delle tre nuove società

La multinazionale ha annunciato già anche quali saranno i focus e gli obiettivi delle tre nuove società che nasceranno dal riassetto di GE.

Nel settore dell’aviazione l’azienda punta ad alimentare 2/3 dei voli commerciali (attualmente conta quasi 38 mila motori di aerei commerciali e 26,500 motori per aeri commerciali installati), mentre nel settore della sanità mira a servire oltre 1 miliardo di pazienti, con oltre due miliardi di procedure annuali.

Infine, la nuova società che si concentrerà su energie rinnovabili ed energia punta a fornire, insieme ai suoi clienti, 1/3 dell’energia mondiale, attraverso l’offerta delle turbine eoliche e a vapore “più potenti al mondo”, delle “più efficienti turbine a gas”, tecnologie per modernizzare e digitalizzare le reti elettriche e le infrastrutture.

La nuova società di energia sarà anche impegnata nelle fonti di energia carbon-free, come nucleare, idrogeno e ibride.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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