La ricerca italiana nell’ambito della robotica è fra le più avanzate al mondo. Analizzando infatti le principali metriche dedicate a definire il suo l’impatto, secondo tre indicatori universalmente accettati della banca dati SciVal, che fa capo a Scopus, l’Italia è al secondo posto al mondo dietro gli Stati Uniti, classificandosi addirittura prima in termini di output scientifici in uno dei tre indicatori. L’eccellente preparazione di base che caratterizza l’Italia è, tra l’altro, per nostra stessa vocazione culturale, fortemente interdisciplinare.
Cosa frena dunque il processo di trasferimento tecnologico che da questi centri di eccellenza (università, centri di competenza, centri di ricerca) dovrebbe trovare attuazione pratica all’interno delle nostre imprese? Partendo dall’idea lanciata dal professor Andrea Zanchettin del Politecnico di Milano e contenuta nella Carta delle Idee, Universal Robots ha deciso di riunire intorno allo stesso tavolo (virtuale) i principali attori del trasferimento tecnologico italiano.
Prenderanno parte all’evento del 26 ottobre, dalle 11:30 alle 12:30, oltre ad Andrea Zanchettin autore dell’idea, Enrico Pisino (Ceo del Competence Center Cim 40), Stefano Cattorini, direttore generale del Bi-Rex di Bologna, Augusto De Castro, direttore generale del Made di Milano. Il professor Paolo Rocco, direttore del dipartimento di ricerca sulla robotica del Politecnico di Milano, e Alessandro Zanella, senior specialist del Centro Ricerche Fiat, completeranno il panel dei ricercatori. Antonio Romeo del Dintec (il consorzio fra Unioncamere ed Enea) porterà invece il punto di vista delle imprese.
“Rendere i vantaggi dell’automazione e dell’innovazione disponibili per ogni tipo di impresa, è l’obiettivo con cui è stata sviluppata la robotica collaborativa, lanciata da Universal Robots sin dal 2008 – commenta Gloria Sormani, country manager di Universal Robots. La robotica collaborativa è entrata come asset fondamentale nel Piano Nazionale della Ricerca licenziato lo scorso anno: è una tecnologia in grado di trovare applicazione in ogni fabbrica, migliorando le condizioni di lavoro e la produzione. Ora sta a noi far sì che l’eccellenza della ricerca italiana giunga anche alle piccole aziende, che spesso rimangono ai margini del flusso di trasferimento di competenza. Per questo abbiamo scelto di discuterne con i principali attori del trasferimento tecnologico, pubblici e privati”.
Anna Ascani, sottosegretaria del Mise, porterà il saluto delle istituzioni attraverso un messaggio registrato per l’occasione. “La questione fondamentale della governance dei processi di trasferimento tecnologico non riguarda solo il finanziamento di nuove iniziative, ma anche un ragionamento sul futuro e sul coinvolgimento delle Pmi”, dichiara Ascani. “Un nuovo modo di valorizzare esperienze e trasferire competenze alle industrie è quello dei Competence Center: il Mise crede molto in questa rete, che è vicina alle esigenze delle filiere produttive nel percorso della realizzazione della fabbrica digitale. Si tratta del futuro della manifattura, che implica temi legati alla robotica collaborativa e all’interazione uomo-macchina. Per questo ritengo importanti sforzi come la redazione della Carta delle Idee della Robotica Collaborativa. Dobbiamo capire come utilizzare al meglio queste macchine, che chiamiamo cobot, e approfondire temi come la sicurezza sul lavoro, le competenze, la formazione di base e quella superiore, il rapporto tra le nostre intelligenze umane e le intelligenze artificiali”.
Iscrizioni all’evento a questo link.