Competenze, lavori introvabili, piattaforme digitali ed evoluzione dei centri urbani: sono solo alcuni dei temi che si discuteranno nel corso di Nobìlita, il festival nazionale dedicato alla cultura del lavoro.
Giunto alla quarta edizione il festival, che ritorna in presenza, porterà sul palco tutta l’attualità che ha segnato gli ultimi mesi: cinque giorni per rimettere seriamente il tema del lavoro al centro dell’informazione e dei dibattiti nazionali.
Su esplicita richiesta dei Sindaci di Ivrea ed Imola e del Rettore del Politecnico di Bari, quest’anno il Festival si moltiplica per tre, visitando tre aree geografiche del Paese molto diverse fra loro per meglio interpretare i cambiamenti già in atto nel mondo del lavoro.
Il 17 e il 18 settembre le due date di avvio del festival, presso l’Officina H ad Ivrea. La settimana successiva (24-25 settembre) sarà invece la volta di Imola, mentre l’incontro finale (26 ottobre) si terrà presso il Politecnico di Bari.
L’edizione 2021 di Nobìlita potrà contare su oltre 80 speaker, che si alterneranno tra panel, tavole rotonde e monologhi ispirazionali in stile TedX (“JobX”, 20 minuti di pensiero manageriale in forma teatrale).
Nobìlita, i temi chiave dell’edizione 2021 e gli ospiti
Tanti i temi che verranno affrontati nel corso di questa edizione: si parlerà di centri urbani e di come cambieranno per adattarsi (o meno) alle nuove esigenze di flessibilità dei lavoratori.
Proprio di questo si parlerà nel corso del panel “Una città per cambiare” (appuntamenti di Imola e Ivrea) con gli interventi Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente, Alfonso Giordano (geografo politico e demografo) e Sandro Polci, Architetto e studioso dei territori parleremo di nuovi flussi e nuove geografie e Elena Granata, docente di Architettura del Politecnico di Milano.
Con gli aiuti di questi esperti, il panel affronterà la necessità di nuovi spazi di lavoro e del superamento degli uffici tradizionali oltre al concetto moderno della “città dei 15 minuti” e del “Sindaco della notte”.
Con Marco Bentivogli, attivista di Base Italia, Cesare Damiano, ex Ministro del Lavoro e Davide Scotti (Italia Loves Sicurezza) si parlerà invece di sicurezza. Un tema sempre attuale, alla luce del numero di morti e di incidenti sul lavoro che sono aumentati anche nell’anno del lockdown.
E i dati del 2021 non sembrano offrire conforto: nel primo trimestre del 2021, infatti, c’è già un incremento rispetto all’anno precedente.
Si discuterà del bisogno di una cultura della sicurezza dentro le aziende, senza la quale i passi sono ancora troppo corti e poco funzionali per invertire questi numeri e uscire dalla visione che la sicurezza sui luoghi di lavoro sia solo un costo.
Di “Aziende che non trovano lavoratori” e delle ragioni dietro questa difficoltà delle aziende ad assumere i profili richiesti se ne parlerà con Gabriele Bianchi, miglior cameriere d’Italia under 30, con Mirco Botteghi, sindacalista di Rimini e con Benedetta Bertellini, direttrice del personale.
Sul tema dei giovani e delle competenze interverranno Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e con Franco Amicucci, ideatore dell’e-learning in Italia e Presidente di Skilla. E ancora: Matilde Marandola presidente di Aidp,
Monica Abbinante in rappresentanza dei Navigator Anpal Servizi e Alessandro Rosina, economista e docente di Demografia alla Cattolica di Milano.
Con questi ospiti si toccheranno vari aspetti del problema del mismatch di competenze tra domanda e offerta: dalla necessità di investimenti, da parte di aziende, in percorsi di reskilling per la loro forza lavoro, al poco dialogo che c’è tra imprese e scuola, alla necessità di trovare nuovi modi di valorizzare il nostro capitale umano.
“A Nobìlita porteremo sul palco tutti gli attori del mondo del lavoro, per spiegare con chiarezza quali siano i meccanismi che bloccano il nostro Paese a partire da una mentalità imprenditoriale superata e spesso ‘malata’. Vogliamo diffondere una Nuova Cultura del Lavoro”, commenta Osvaldo Danzi, esperto di Risorse Umane, Presidente di FiordiRisorse ed editore di SenzaFiltro.
Si parlerà, inoltre, del lavoro all’interno delle carceri e del ruolo che avranno i colossi digitali, dal punto di vista
giuridico, economico ed etico, nella costruzione del futuro.
Non mancherà uno sguardo al passato, con il panel “Quello che abbiamo perso” (Imola e Ivrea), dedicato al sogno Olivettiano e alle parole del lavoro tanto tornate di moda: welfare, persone, la fabbrica sociale. Interverranno alcuni “grandi vecchi” che hanno avuto la fortuna di lavorare al fianco di Adriano Olivetti, fra cui Gastone Garziera, progettista della prima calcolatrice elettronica.
Con il panel “Olivettiani a loro insaputa” (Imola e Ivrea), in cambio, il pubblico incontrerà alcuni giovani imprenditori che con piccole azioni stanno raccogliendo l’eredità di Olivetti nell’attenzione alle persone, ai territori, alla sostenibilità economica ed ambientale. Fra questi Giulia Giuffrè, AD di Irritec che con la sua opera si è guadagnata il titolo di ambasciatore per la sostenibilità delle Nazioni Unite.
I JobX, interviste e monologhi sul mondo del lavoro, saranno affidati a Paolo Benanti (francescano, Docente di etica delle tecnologie all’Università Gregoriana), Domenico de Masi (sociologo), Francesco Zambon (ricercatore, ex funzionario OMS), Bruno Giordano (Magistrato, Direttore dell’Istituto Nazionale del Lavoro, Eugenio Sideri (drammaturgo e regista), Piero Dorfles (giornalista e conduttore di “Per un pugno di libri”), Diego Alverà (scrittore e storyteller) e Federica Angeli, giornalista d’inchiesta sotto scorta per Repubblica.
“Dopo un anno e più di emergenza legata al Covid-19, siamo pronti a portare un pensiero nuovo e ad aprire un confronto sul futuro del nostro Paese e della nostra comunità, avviando un dibattito che sappia coinvolgere tutti gli attori protagonisti del mondo del lavoro – commenta Marco Panieri, Sindaco di Imola – L’obiettivo è di proporre una nuova narrazione che porti a dare fiducia, crescita e sviluppo alle imprese ed ai territori che partecipano e che arricchisca il panorama economico, sociale e culturale della nostra comunità”.
“Il futuro dei giovani è la nostra priorità, soprattutto in questo momento storico, perciò abbiamo voluto essere partner di questa nuova edizione di Nobìlita. L’Italia sta cercando una ripresa, dopo la pandemia e il Sud appare quanto mai attrattivo sui grandi temi dello sviluppo sostenibile e delle nuove tecnologie. Come Politecnico di Bari, vogliamo dare un
contributo decisivo a questi processi, che cambieranno notevolmente la società e l’economia”, aggiunge Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari.
Nobìlita è il festival organizzato ogni anno da FiordiRisorse – la business community premiata nel 2008 da LinkedIn come “Best practice italiana”, a cui aderiscono in oltre 8.000 tra manager e aziende per condividere competenze e networking di alto livello – e SenzaFiltro, il giornale della cultura del lavoro, edito da FiordiRisorse.