Industriali italiani e tedeschi uniti per la transizione ambientale e digitale

Transizione ambientale e digitale come fattori di competitività per le imprese europee e mercato unico come strategia industriale per l’Unione europea. Questi i principali capitoli della dichiarazione congiunta siglata oggi dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e il presidente BDI, Siegfried Russwurm.

Pubblicato il 07 Set 2021

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Transizione ambientale e digitale come fattori di competitività per le imprese europee e mercato unico come strategia industriale per l’Unione europea. Questi i principali capitoli della dichiarazione congiunta siglata oggi dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e il presidente BDI, Siegfried Russwurm in occasione dell’11° Business Forum tra gli industriali italiani e tedeschi. Una serie di proposte concrete, che saranno presentate al Presidente del Consiglio Draghi, per un’Europa più forte e incisiva con l’industria protagonista.

“Oggi più che mai è necessario rimanere uniti, per rafforzare la ripresa in atto e vincere le sfide che abbiamo davanti: quella sanitaria e quella economica, che vede l’Europa competere con le altre grandi economie globali: solo uniti potremo raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo, anche in campo sociale ed ambientale. Credo che la collaborazione tra Confindustria e BDI possa essere portata come esempio: le prime due economie manifatturiere d’Europa stanno facendo la loro parte: questo è il messaggio che emerge dalla nostra collaborazione ormai più che decennale e che abbiamo voluto ribadire anche in questi giorni” – ha dichiarato Bonomi.

Confindustria e BDI sostengono il Green Deal europeo e sono impegnate nella transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico. Il sistema imprenditoriale sta sostenendo un grande sforzo per rendere i propri processi produttivi più efficienti e sostenibili, anche in considerazione delle proposte contenute nel pacchetto Fit-for-55, che rafforzano il contributo delle imprese al raggiungimento degli obiettivi climatici Ue, imponendo nel breve periodo un cruciale cambio di ritmo. Secondo gli industriali italo tedeschi, quindi, è necessario un chiaro orientamento della politica industriale per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, evitando, come è accaduto nell’ultimo decennio, che la produzione di tecnologie per la transizione energetica venga prodotta fuori dell’Europa.

“Il settore manifatturiero in Germania e in Italia è nel mezzo di una doppia transizione. Le nostre imprese devono compiere ingenti investimenti privati nell’ambito di tecnologie verdi e digitali per finanziare nuovi prodotti, tecnologie di produzione e servizi per i loro clienti. Abbiamo bisogno pertanto di un contesto politico eccellente, per finanziare questi investimenti dopo la più grande recessione del dopo-guerra europeo”, ha dichiarato Russwurm. “Parallelamente, i nostri governi e l’Unione Europea stanno prendendo importanti decisioni, sia per quanto riguarda i nuovi pacchetti di politiche climatiche, a supporto dell’obiettivo di neutralità climatica stabilito dell’Unione, che riguardo alla sovranità strategica dell’Europa. Anche qui, le nostre imprese necessitano di eccellenti politiche industriali per fare di queste sfide dei successi imprenditoriali a livello nazionale, assicurando un export competitivo che supporti i nostri standard di vita. Il prezzo del carbonio, l’innovazione e le politiche industriali a supporto della doppia transizione, devono andare di pari passo, sia a livello nazionale che europeo. Ci resta ancora molto lavoro da fare a livello di politiche”.

Un sostegno pubblico più ampio per il Green Deal

Secondo gli industriali italo tedeschi obiettivi climatici davvero ambiziosi possono essere raggiunti solo tramite un investimento pubblico e privato che vada ben oltre 300 miliardi di euro all’anno previsti dall’Ue. Mentre i prezzi del carbonio svolgeranno un ruolo importante nella creazione di maggiori incentivi per gli investimenti privati, sarà necessario un sostanziale e permanente incremento di investimento pubblico in nuove infrastrutture, edifici e trasporti. Inoltre, il sostegno fiscale per gli investimenti privati dovrà inizialmente essere ampio, per incentivare complesse trasformazioni in molti settori, in cui un processo graduale e guidato dal mercato sarebbe troppo lento. Di conseguenza, con questa Dichiarazione congiunta Confindustria e BDI esortano le istituzioni Ue a fornire nuove regole sugli aiuti di Stato per il Green Deal, che consentano un sostegno pubblico più ampio sia a livello Ue sia nazionale. È assolutamente necessario l’avvio in tempi brevi di un serio dibattito sul finanziamento della trasformazione oltre le attuali quote nei programmi di spesa dell’Unione, che in quelli del NextGeneration o in quelli di finanziamento della BEI, in seno ai parlamenti nazionali e a livello europeo.

Gli industriali di Italia e Germania accolgono con favore la rinnovata strategia industriale della Commissione, volta a promuovere crescita, resilienza e sovranità, poiché è necessario un approccio più forte che comprenda obiettivi chiari, strumenti adeguati e un monitoraggio rigoroso della politica. Così come è importante ridurre le principali dipendenze strategiche industriali e tecnologiche dell’economia dell’Ue sulla base della strategia della Commissione. Le istituzioni europee dovrebbero presto fissare chiari traguardi di politica industriale, stabilire piani d’azione sui temi più cruciali ed applicare gli strumenti politici derivanti dal finanziamento nei programmi dell’Ue, inserendoli in un contesto normativo favorevole e all’interno di strutture adeguate alle reti ed alla governance.

Trasformazione digitale e parità di condizioni nel mercato unico

La crisi dovuta al Covid-19 ha mostrato quanto l’economia e la società siano sempre più dipendenti dalle tecnologie digitali e necessitino di nuovi modelli imprenditoriali. Ora più che mai, la trasformazione digitale delle nostre imprese, l’adozione di tecnologie digitali (quali IA, Quantum e il calcolo HP, Blockchain) l’accesso competitivo e l’uso dei dati hanno dunque un potenziale e un ruolo ancora più elevati da svolgere nell’aumento della produttività industriale, riducendo i costi e fornendo prodotti e servizi innovativi. BDI e Confindustria, quindi, condividono le iniziative dell’Ue per favorire la trasformazione digitale poiché un’intelligente politica in materia di dati associata alla certezza del diritto per l’uso e lo scambio di dati da parte delle imprese è parte integrante del successo di un’economia di dati innovativa.

Confindustria e BDI ritengono inoltre necessario preservare il Mercato Unico quale risorsa strategica dell’Ue e invitano la Commissione a contrastare ogni tentativo di frammentazione e ad assicurare una reale parità di condizioni per le imprese europee aumentando i controlli e le sanzioni nei confronti degli Stati membri che non rispettino le norme Ue.

Nella Dichiarazione congiunta i due Presidenti delle principali economie manifatturiere europee sottolineano la contrarietà a qualsiasi forma di protezionismo e chiedono all’Ue di continuare ad impegnarsi con i suoi partner commerciali al fine di rinnovare il sistema commerciale multilaterale, stabilendo un regolamento moderno che consenta all’OMC di svolgere efficacemente il proprio ruolo. La dodicesima Conferenza dei Ministri (MC12) che prenderà l’avvio il 29 novembre 2021 a Ginevra, rappresenta un’opportunità unica per affrontare sia questi temi che ulteriori questioni urgenti, come la stretta interconnessione di scambi e investimenti con l’azione climatica e la sostenibilità. Bonomi e Russwurm si sono inoltre dichiarati a favore della riforma e della modernizzazione dell’Accordo sulle sovvenzioni e sulle misure compensative, e dello sviluppo di accordi multilaterali e plurilaterali ambiziosi in ambiti quali l’e-commerce.

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Daniela Garbillo

Giornalista pubblicista con 30 anni di esperienza di redazione, coordinamento e direzione maturata presso case editrici, gruppi e associazioni in diversi settori, dalle tecnologie innovative alle energie rinnovabili, dall'occhialeria al beauty, all'architettura. All'attivo anche importanti esperienze in comunicazione, organizzazione di eventi e marketing.

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