Una delle due sessioni pomeridiane del Digital Day, la giornata organizzata dalla Commissione Europea per discutere del mercato unico digitale, è stata dedicata al tema della digitalizzazione dell’industria.
Ad aprire i lavori di questa sessione il Ministro italiano dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha detto: “Dobbiamo declinare in digitale welfare, industria ed energia. La digitalizzazione è cruciale. Per essere competitivi dobbiamo investire in hardware, in software e in competenze a tutti i livelli, tecnici e università, e dobbiamo armonizzare i nostri sforzi. La digitalizzazione non è un settore, ma un fattore abilitante per tutte le iniziative europee”.
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La piattaforma delle piattaforme
“La lista dei programmi e delle iniziative nazionali dedicate a questo tema è già piuttosto nutrita, ci sono 13 programmi avviati e nove in dirittura di arrivo“, ha detto il Commissario al Bilancio e alle Risorse Umane Günther H. Oettinger. “È quindi indispensabile uno sforzo di coordinamento, anche in considerazione del fatto che le supply chain stanno allargando sempre più i propri confini a livello europeo”, ha detto Oettinger. Ecco perché nasce la Piattaforma Europea per il coordinamento delle iniziative nazionali, la piattaforma delle piattaforme.
Obiettivo della piattaforma sarà costruire una massa critica di iniziative e investimenti per la digitalizzazione dell’industria e assicurare l’impegno degli stati membri, delle Regioni e del settore privato per il raggiungimento degli obiettivi del programma Digitising European Industry. Concretamente si tratterà di una piattaforma dove saranno condivise le rispettive esperienze, dove si collaborerà per investimenti congiunti, si esamineranno problematiche regolamentari e scambieranno informazioni e strumenti per l’adeguamento delle competenze della forza lavoro.
La Commissione Europea ha già avviato un piano da 5 miliardi per i Digital Innovation Hub e il rafforzamento delle leadership nelle tecnologie e nelle piattaforme industriali.
L’importanza della cooperazione
Ma perché un Paese come la Germania dovrebbe avvantaggiarsi di una collaborazione su un tema sul quale è già leader? La domanda è stata posta a Matthias Machnig, Segretario di Stato per l’Industria del governo federale tedesco, che ha risposto così: “La competitività della nostra industria dipenderà dalla digitalizzazione e la digitalizzazione deve avere una portata europea, non nazionale”.
I 13 Paesi in cui sono già attivi dei programmi sono Austria (Industrie 4.0 Oesterreich); Belgio (Made different – Factories of the future); Repubblica Ceca (Průmysl 4.0); Germania (Industrie 4.0); Danimarca (Manufacturing Academy of Denmark – MADE); Spagna (Industria Conectada 4.0); Francia (Alliance pour l’Industrie du Futur); Ungheria (IPAR4.0 National Technology Initiative); Italia (Industria 4.0); Olanda (Smart Industry); Portogallo (Indústria 4.0); Svezia (Smart Industry); Lussemburgo (Digital for Industry Luxembourg). I nove in cui i lavori sono in dirittura di arrivo sono Bulgaria, Croazia, Finlandia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito.