Formare in Friuli Venezia Giulia risorse umane con alta specializzazione nelle tecnologie additive in modo molto più rapido che in altre regioni europee e fare in modo che le aziende manifatturiere del territorio possano adottare con facilità queste tecnologie, accrescendo così la loro competitività a livello internazionale. È questo l’obiettivo di “Additive FVG”, gruppo di realtà territoriali guidate dal centro di ricerca e trasferimento tecnologico Friuli Innovazione in collaborazione con il Cluster Comet Metalmeccanica FVG, che comprende Lima Corporate, Centro Ricerche Danieli, Brovedani Group, LAMA laboratorio di meccatronica avanzata delle Università del FVG e Malignani Its.
“Le tecnologie additive rappresentano già oggi per alcuni settori uno strumento di competitività per le imprese manifatturiere – dichiara Fabio Feruglio, direttore di Friuli Innovazione – ma la loro diffusione sta aumentando rapidamente. Per questo in Friuli Venezia Giulia sarà fondamentale accelerare lo sviluppo di nuove competenze ingegneristiche e professionali arricchendo l’offerta formativa sviluppando specifici programmi basati sulle esigenze attuali e prospettiche delle imprese e della ricerca applicata”.
Il 30 marzo “Succederà”
Primo passo del percorso che porterà alla trasformazione dell’industria manifatturiera in Friuli Venezia Giulia è il workshop internazionale “Succederà. Il manifatturiero prossimo venturo in FVG”, in programma giovedì 30 marzo presso il Parco Scientifico e Tecnologico “L. Danieli” di Udine. In questa occasione si discuterà dell’impatto delle tecnologie Additive Manufacturing sul manifatturiero, di come e quando si utilizzino queste tecnologie, degli attori che già le stanno applicando e di quelli che dovranno utilizzarle a breve termine. Inoltre si affronterà il tema di come fare leva sulle eccellenze e sulle opportunità presenti in Friuli Venezia Giulia per supportare la trasformazione del settore manifatturiero locale.
Ad intervenire saranno alcuni fra i più importanti attori internazionali del settore tra i quali la tedesca EOS, leader nelle soluzioni high-end in Additive Manufacturing, la friulana Lima Corporate, che già utilizza le tecnologie additive per la realizzazione di protesi, lo Joanneum Research di Graz, ente di ricerca che sviluppa soluzioni per l’industria, il prof. Sortino del laboratorio di meccatronica avanzata LAMA, progetto dei tre atenei regionali, il Cluster Regionale per la Metalmeccanica Comet e la fondazione Malignani Its.