Giorgetti attiva il fondo previsto dal Decreto Sostegni: 400 milioni per le grandi imprese in difficoltà

Il Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto attuativo che istituisce il fondo da 400 milioni di euro previsto dal decreto Sostegni e destinato a sostenere le grandi imprese che si trovano in difficoltà a causa della pandemia.

Pubblicato il 15 Lug 2021

Giorgetti Proprietà Industriale

Sostenere la ripresa e la continuità dell’attività di imprese che operano sul territorio nazionale e che si trovano anche in amministrazione straordinaria: è questo lo scopo del fondo da 400 milioni di euro istituito dall’articolo 37 del Decreto Sostegni e attivato adesso con decreto del Ministro dello sviluppo economico.

Una “risposta speciale per condizioni eccezionali”, commenta il Ministro Giorgetti. “Per indole, natura e formazione non credo nelle misure assistenziali fini a sé stesse, ma ritengo che in un momento come questo, che ormai dura da un anno e mezzo, nessuno può essere lasciato solo”, aggiunge il Ministro.

I 400 milioni sono destinati al sostegno delle grandi imprese che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’emergenza Covid.

“Il fondo speciale previsto dal decreto sostegni, il famoso articolo 37 che ho fortemente voluto, vuole proprio essere un ponte per tutte quelle imprese che si trovano in momentanea difficoltà, ma che sono in grado di camminare sulle loro gambe nei momenti di normalità”, aggiunge Giorgetti.

La norma consente, infatti, al Ministero di intervenire, attraverso il Fondo gestito da Invitalia, con la concessione di finanziamenti agevolati che saranno rimborsabili in 5 anni, al fine di garantire continuità alle imprese con un numero pari o superiore a 250 dipendenti  e che abbiano un fatturato superiore ai 50 milioni di euro o un bilancio superiore ai 43 milioni.

La concessione del finanziamento agevolato è vincolata alla presentazione di un piano di rilancio dell’impresa, anche al fine di tutelare l’occupazione.

Il decreto attuativo è stato firmato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. In seguito, la misura dovrà ottenere l’autorizzazione della Commissione Europea, nel rispetto delle norme su aiuti di Stato.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4