Materie prime: l’aumento dei prezzi prosegue, ma la curva dell’inflazione si stabilizza

Secondo la recente nota mensile dell’Istat riferita al mese di giugno, la crescita dell’inflazione prosegue, ma la velocità della risalita dei prezzi sembrerebbe essersi finalmente stabilizzata.

Pubblicato il 09 Lug 2021

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Secondo la recente nota mensile dell’Istat riferita al mese di giugno, la crescita dell’inflazione prosegue, ma la velocità della risalita dei prezzi sembrerebbe essersi finalmente stabilizzata.

In base alla stima preliminare, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua (come nel mese precedente).

Al pari del NIC, anche l’altro indice generale che misura l’andamento dei prezzi – l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) – a giugno ha evidenziato un rialzo in termini tendenziali dell’1,3%. Da maggio a giugno si è però ridotto il differenziale negativo tra l’inflazione italiana e quella dell’area euro, da 8 a 6 decimi di punto: una buona notizia per la competitività dei prodotti italiani.

Che cosa genera la spinta inflazionistica? Principalmente gli effetti dei rincari del petrolio e delle altre materie prime sui mercati internazionali.

In particolare, i prezzi dei beni energetici hanno mostrato a giugno un rialzo (+14,1%, 3 decimi di punto in più rispetto al mese precedente).

I prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione hanno segnato un aumento dell’1,5% (+0,1% a maggio) e quelli dei servizi ricreativi e culturali sono aumentati dello 0,9% (erano fermi a maggio), incorporando il rimbalzo della domanda nei settori maggiormente coinvolti dai provvedimenti amministrativi di chiusura delle attività.

I forti rincari delle quotazioni delle materie prime degli ultimi mesi sono stati incorporati sia dai prezzi dei beni importati, che a marzo e aprile hanno segnato una decisa accelerazione (+4,3% e +8,3% su base annua, rispettivamente), sia dai prezzi dei prodotti industriali venduti sul mercato interno: a maggio sono cresciuti tendenzialmente del 10%, condizionati dall’andamento dei prezzi dei beni energetici (+26,2%), dei beni intermedi (+7,4%) e dei beni durevoli (+3,1%).

Le aspettative sui movimenti dei prezzi nei prossimi mesi mostrano una asimmetria tra i giudizi delle imprese e dei consumatori. Mentre le imprese si attendono rincari dei listini in tutti i settori, soprattutto nella manifattura e nelle costruzioni, tra i consumatori sono rimasti pressoché stabili i giudizi di coloro che si aspettano un aumento dei prezzi nei prossimi mesi.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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