Marco Fortis: “La ripresa è merito di Industria 4.0 e giovani imprenditori”

“Industria 4.0 e giovani imprenditori: questa è la ricetta del successo del nuovo made in Italy”. Questo in sintesi il pensiero espresso oggi sulle colonne de Il Sole 24 Ore da Marco Fortis, l’economista docente dell’Università Cattolica e direttore della Fondazione Edison

Pubblicato il 29 Giu 2021

Marco-Fortis_edison

“Industria 4.0 e giovani imprenditori: questa è la ricetta del successo del nuovo made in Italy”. Questo in sintesi il pensiero espresso oggi sulle colonne de Il Sole 24 Ore da Marco Fortis, l’economista docente dell’Università Cattolica e direttore della Fondazione Edison che già altre volte aveva combattuto il disfattismo di quanti si farebbero volentieri cantori di un’Italia condannata al declino. La sua è un’analisi documentata, appassionata e – va detto – intrisa di ottimismo.

L’analisi di Fortis muove, nel suo stile, dai numeri. L’export italiano già prima della pandemia era già in forte ripresa: prendendo come base di partenza il 2015, nel primo quadrimestre 2018 l’Italia era già cresciuta come la Germania e più della Francia. Un anno dopo l’indice dell’export italiano faceva segnare 115,3, più di quello tedesco (113,5) e della Francia (112,3).

La pandemia ha poi fatto crollare gli indici, ma già nel primo quadrimestre del 2021 l’export italiano si è portato sopra i livelli pre-covid crescendo complessivamente del 20,2% rispetto al primo quadrimestre 2015, ben più della Germania (+13,5%), della Francia (+4,2%) e dei nostri competitor europei.

Secondo Fortis le ragioni sono “strutturali”: la prima è il successo del superammortamento e del piano Industria 4.0; la seconda è “la capacità dei giovani imprenditori insediatisi al comando di molte aziende negli ultimi anni, a seguito dei passaggi generazionali, di interpretare con visione e coraggio la spinta di Industria 4.0, innovando profondamente l’organizzazione, i processi e i prodotti delle imprese”.

Fortis snocciola altri numeri a dimostrarlo, perché a crescere non è stato solo l’export, ma tutto il valore aggiunto della manifattura italiana, cresciuto nel periodo 2014-2019 di più di quello tedesco; e poi la produttività del lavoro della manifattura italiana, aumentata dal 2015 in poi in misura superiore rispetto “ai Paesi del G7 e anche rispetto alla Spagna”.

Da ultimo, l’attacco a chi è convinto che “i figli o i nipoti dei fondatori delle imprese italiane si dedicassero solo alla bella vita, disperdendo il patrimonio produttivo costruito dai loro padri e nonni”. Fortis è convinto che questa idea sia “smentita dalla storia”.

A suo avviso, i giovani stanno facendo con le tecnologie e i modelli dell’industria 4.0 quello che i loro nonni hanno fatto con la meccanica: “si sono buttati nel nuovo mondo di Industria 4.0 con entusiasmo e capacità, mettendosi in gioco”.

E l’economista piemontese si dice infine fiducioso che quello che le nuove leve dell’imprenditoria italiana hanno fatto con Industria 4.0 “possa ora ripetersi con la transizione ecologica e digitale nell’ambito del Pnrr”.

Valuta la qualità di questo articolo

Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4