ABB lancia GoFa e Swifti, due robot collaborativi sicuri e semplici da programmare

ABB lancia due nuovi cobot che si vanno ad aggiungere alla famiglia YuMi: GoFa CRB 15000, pensato per applicazioni al 100% collaborative, e Swifti CRB 1100, studiato per le applicazioni in cui uomo e robot si trovano a condividere momentaneamente spazi di lavoro. In entrambi i casi il focus è sulla semplicità d’uso e, naturalmente, sulla sicurezza

Pubblicato il 24 Feb 2021

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Dopo il lancio di YuMi, il rivoluzionario robot collaborativo a due bracci presentato in occasione dell’Expo milanese del 2015, e l’arrivo della sua variante a un solo braccio (YuMi single-arm) presentato in Giappone a novembre 2017 e sbarcato in Italia due anni fa, ABB  fa un altro passo nel mondo delle applicazioni in cui robot e uomo si trovano a condividere gli spazi di lavoro. E lo fa con il lancio di ben due nuovi prodotti che si vanno ad aggiungere alla famiglia YuMi: GoFa CRB 15000 e Swifti CRB 1100 (l’acronimo CRB sta per Collaborative RoBot), entrambi studiati per garantire usabilità, sicurezza e produttività, ma pensati uno per applicazioni al 100% collaborative e l’altro per applicazioni in cui uomo e robot si trovano a condividere momentaneamente spazi di lavoro. Entrambi i prodotti sono già disponibili alla vendita.

Il lancio delle due novità consente ad ABB di estendere in maniera significativa il ventaglio di applicazioni in cui questi nuovi robot possono essere impiegati. In primo luogo perché, in entrambi i casi, cresce il carico utile che può essere sollevato dal cobot. I primi due YuMi, infatti, erano pensati per applicazioni di assemblaggio collaborativo prevalentemente nel settore dell’elettronica. Il loro payload è infatti di soli 0,5 kg per braccio. Questo naturalmente è un limite per molte altre applicazioni a cui ABB ha voluto rimediare lanciando questi nuovi prodotti che offrono un carico utile rispettivamente di 5 kg per GoFa e 4 kg per Swifti.

Grazie alle caratteristiche tecniche e alla semplicità di programmazione, i nuovi prodotti si prestano all’uso in numerose applicazioni:  movimentazione dei materiali, manutenzione delle macchine, assemblaggio dei componenti, imballaggio, produzione, nei laboratori medici, nei centri logistici e nei magazzini, nelle officine e nei piccoli impianti di produzione.

Ogni installazione di cobot ABB include un pacchetto di start-up che fornisce i servizi di condition monitoring e diagnostica parte dell’offerta ABB Ability, nonché una hotline di supporto gratuita per i primi sei mesi per accedere all’assistenza tecnica di esperti ABB.

GoFa, il robot collaborativo ABB semplice da usare e programmare

Uno dei fattori che maggiormente sta guidando l’innovazione nel settore della robotica industriale è la semplificazione delle interfacce di programmazione dei compiti. ABB GoFa CRB 15000 non fa eccezione: si tratta infatti di un robot facile da configurare sul campo e programmare. GoFa è inoltre dotato di sensori intelligenti in ogni giunto per supportare la stretta collaborazione tra uomo e robot.

“Sono robot facili da usare e da configurare e sono supportati dalla nostra rete globale di esperti on-line che possono garantire alle aziende di tutte le dimensioni, anche oltre l’industria manifatturiera, la possibilità di abbracciare i robot per la prima volta”, ha detto Sami Atiya, presidente della Robotics & Discrete Automation Business Area di ABB.

Il nuovo GoFa CRB 15000 è un braccio robotico articolato a 6 assi (YuMi ne ha 7) in grado di gestire carichi utili fino a 5 kg. È progettato per lavorare in sicurezza direttamente e continuamente a fianco dell’uomo per assistere i lavoratori in compiti ripetitivi ed ergonomicamente impegnativi e per essere molto facile da installare e utilizzare.

Con uno sbraccio di 950 mm e una velocità fino a 2,2 metri al secondo, GoFa è adatto all’impiego di numerose applicazioni, comprese la movimentazione dei materiali, la manutenzione delle macchine, l’assemblaggio dei componenti, l’imballaggio e l’ispezione, nonché l’automazione dei laboratori.

GoFa può essere usato direttamente accanto ai lavoratori senza barriere fisiche o recinzioni grazie a sensori di coppia e di posizione intelligenti presenti in ciascuno dei suoi sei giunti. I giunti sensorizzati abbattono il rischio di lesioni per i lavoratori, rilevando qualsiasi contatto imprevisto tra il braccio del cobot e un essere umano.

GoFa dispone di funzioni di sicurezza certificate PL d Cat 3.

Swifti, l’industriale che diventa collaborativo

L’altro nuovo arrivato è Swifti CRB 1100, un robot che deriva dall’IRB 1100, uno dei robot di maggior successo della gamma dei robot industriali di ABB.

Derivando da un braccio robotico industriale, Swifti punta tutto sulle performance, che tradizionalmente sono il tallone d’Achille dei robot collaborativi.

Se GoFa può muovere l’utensile con una velocità fino a 2,2 metri al secondo, Swifti è in grado di arrivare a ben 5 metri al secondo con una ripetibilità di 0,01 mm. Il payload massimo è di 4 kg e lo sbraccio arriva fino a 580 mm. Queste caratteristiche lo rendono un prodotto molto particolare, che mette insieme le prestazioni dei robot industriali con alcune delle caratteristiche dei collaborativi.

Swifti è pensato per compiti come l’assemblaggio e la lucidatura in cui gli operatori umani devono essere presenti per svolgere compiti di supervisione e riposizionamento delle parti. Si tratta di applicazioni che richiedono l’uso di un robot non in gabbia, ma che non richiedono la condivisione continua dello spazio tra uomo e robot.

Tutto questo è reso possibile dall’impiego di un laser scanner di sicurezza integrato e del software di sicurezza SafeMove Collaborative di ABB. In questo modo Swifti è in grado di controllare che un operatore non sia presente all’interno della sua area di lavoro mentre è in movimento ed evitare così lesioni all’operatore.

Se viene rilevato un operatore all’interno dell’area di lavoro di Swifti, i movimenti del cobot rallentano automaticamente o si fermano completamente per permettere all’operatore di avvicinarsi in sicurezza. Quando il lavoratore si allontana, il cobot si riavvia, tornando alla piena velocità e al movimento per la piena produttività una volta che percepisce che il suo ambito di lavoro è completamente libero. Come ulteriore salvaguardia, Swifti dispone anche di una luce di stato di interazione che fornisce un’indicazione visiva dello stato del cobot quando l’operatore si trova nell’area di lavoro del cobot.

Un altro aspetto del design collaborativo di Swifti è la sua facilità d’uso e di installazione. Le zone di lavoro sicure del robot possono essere impostate utilizzando degli strumenti di configurazione rapida, come ad esempio l’app SafeMove Configurator.

Anche la programmazione è semplificata. È infatti possibile scegliere tra la programmazione “lead-through” tramite un dispositivo di programmazione “clip-on” e il nuovo Wizard Easy Programming basato su semplici blocchi grafici.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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