Cobot Lift, il sistema che aiuta ad aumentare il payload dei robot collaborativi fino a 45 kg

L’offerta di soluzioni di robotica collaborativa di Alumotion si arricchisce di un’importante novità: Cobot Lift, un sistema che permette di compensare il peso del carico manovrato da un robot collaborativo UR10 di Universal Robots portando la capacità di carico (payload) da 10 kg fino a 45 kg.

Pubblicato il 04 Nov 2020

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L’offerta di soluzioni di robotica collaborativa di Alumotion si arricchisce di un’importante novità: Cobot Lift, un sistema sviluppato dall’omonima azienda danese, che permette di compensare il peso del carico manovrato da un robot collaborativo.

Si tratta di un dispositivo che, applicato ai bracci robotici UR10 e UR10e di Universal Robots (di cui Alumotion è Preferred Distributor), consente di incrementarne notevolmente la capacità di carico (payload) con un moltiplicatore di 4,5x, portandola da 10 kg fino a 45 kg.

Grazie a Cobot Lift diventa possibile immaginare anche movimentazioni di oggetti pesanti; questa caratteristica apre la strada all’impiego dei bracci robotici per le attività di fine linea, in particolare la sbancalatura.

Ma Cobot Lift è comunque una soluzione versatile, adatta anche per il pick & place o per automatizzare la pallettizzazione. Il dispositivo è costituito da una colonna di acciaio che all’estremità superiore monta un’asta orizzontale: per visualizzarlo basta immaginare qualcosa di molto simile a una piccola gru.

Lungo l’asta orizzontale si aggancia e può scorrere il sistema di compensazione del peso Cobot Lift, che per funzionare deve poi essere agganciato al polso del braccio robotico con l’altra estremità. In questo modo, il cobot guadagna un ausilio che contribuisce allo sforzo di sollevare oggetti e garantire l’applicazione della stessa forza per tutto il percorso di movimentazione, fino all’arrivo nella postazione di rilascio dell’oggetto da spostare.

Cobot Lift è disponibile in 2 versioni:

  • Stationary Cobot Lift: Questa versione dev’essere fissata al pavimento con una base di facile installazione (si monta in pochi minuti) e di dimensioni molto contenute, solo 40 x 40 cm: grazie a questa caratteristica, il layout della produzione non risulta condizionato e, in genere, non deve essere modificato. Lungo la colonna verticale di Stationary Cobot Lift è montata una piccola asta orizzontale, regolabile in altezza tra 70 e 140 cm dal piano, su cui può essere agganciato un cobot: fatta questa operazione, con la sua particolare struttura Stationary Cobot Lift diventa come un esoscheletro del cobot stesso, moltiplicando la capacità di carico (payload) complessiva della cella robotica collaborativa. Il “pacchetto” di Stationary Cobot Lift comprende anche il software di controllo URCap, con cui è perfettamente integrabile, e una pompa per la presa a vuoto. Cobot Lift può comunque montare terminali di altro tipo – meccanici, elettrici, magnetici – garantendo la massima interoperabilità.Tipicamente Stationary Cobot Lift non richiede l’installazione di barriere perimetrali di sicurezza, e può essere usato in maniera collaborativa dagli operatori anche senza una formazione particolare o competenze specifiche. Stationary Cobot Lift trova il suo impiego ideale nelle pallettizzazioni doppie.
  • Mobile Cobot Lift: In questa versione, Cobot Lift si configura come una cella robotica collaborativa completa, che comprende – oltre alla struttura a gru, alla pompa per la presa a vuoto e al software di controllo URCap – anche un controller, un teach pendant per la guida della movimentazione e una base (con dimensioni 80 x 100 cm) trasportabile da una postazione a un’altra con un comune transpallet. Mobile Cobot Lift è una soluzione subito pronta all’uso, veloce da installare e facile da configurare. L’impiego di un braccio robotico collaborativo permette di occupare uno spazio molto più contenuto rispetto a quello richiesto da soluzioni analoghe, con un risparmio che può arrivare fino al 50% nel paragone con le celle robotiche che integrano robot industriali. Anche in questo caso, in genere non sono richieste gabbie perimetrali, barriere di sicurezza o altre protezioni, e il braccio robotico può lavorare in maniera collaborativa con gli operatori, snellendo e agevolando la loro attività. Come per la versione Stationary, anche Mobile Cobot Lift può montare terminali di altro tipo – meccanici, elettrici, magnetici – e di tutte le marche al posto della pompa per la presa a vuoto che viene fornita di serie.

Caratteristiche e applicazioni di Cobot Lift

Le soluzioni Cobot Lift permettono di automatizzare completamente i processi di sollevamento dei carichi, senza la necessità di interventi umani a supporto. Cobot Lift è in grado di sollevare scatole, secchi e sacchi anche pesanti, fino a 45 kg con UR10 e UR10e. Il sollevamento può arrivare fino a un massimo di 1,60 metri di altezza.

Per tutte queste sue caratteristiche, Cobot Lift trova impiego in diversi ambiti della produzione industriale. Dal settore agricolo e alimentare alla ricerca medica, scientifica e farmaceutica, passando per l’automotive, il comparto dei mobili e delle attrezzature, la lavorazione del metallo, della plastica e dei polimeri, la filiera dell’elettronica e della tecnologia, sono davvero tantissimi i comparti in cui l’impiego di Cobot Lift può fare la differenza.

Cobot Lift viene consegnato corredato con diversi accessori:

  • terminale di presa per i sacchi
  • terminale di presa a vuoto per scatole e secchi
  • sgancio rapido per end effector
  • testa rotante Cobot Lift
  • valvola potenziatrice Cobot Lift
  • tubo del vuoto con corsa maggiorata
  • estensione extra per la colonna (1 metro)
  • silenziatore per pompa a vuoto

“Siamo molto felici di aver siglato un accordo di distribuzione in esclusiva per l’Italia con Alumotion – commenta Henrik Gullow, Ceo di Cobot Lift – Nell’azienda di Cernusco sul Naviglio abbiamo individuato un interlocutore serio e molto preparato con una spiccata competenza verticale nello sviluppo di celle robotiche collaborative. Grazie a questa partnership contiamo di mettere le nostre soluzioni a disposizione delle tante piccole e medie imprese che hanno fatto della produzione industriale italiana un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, aiutandole a competere su tutti i mercati nel confronto con competitor meno qualificati ma molto aggressivi”.

Soddisfazione anche da parte di Fabio Facchinetti, Coo di Alumotion: “Cobot Lift è il partner che stavamo cercando per mettere a disposizione dei nostri clienti soluzioni in grado di accrescere ulteriormente le potenzialità dei robot collaborativi, sia sulle nuove installazioni che su celle robotiche già messe in opera in questi anni. Ci lega un’affinità fatta anche di tante somiglianze, come la grande voglia di crescere di entrambe le aziende e l’attenzione per la qualità dei prodotti e la semplicità d’uso degli stessi, caratteristiche che abbiamo riscontrato immediatamente nelle soluzioni Cobot Lift”.

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Valentina Repetto

Appassionata di tecnologia ma con un amore incondizionato verso la natura, si dedica alla fotografia e al video editing. Curiosa e esploratrice verso tutto ciò che la circonda. Laureata in Scienze e Tecnologie Multimediali, indirizzo comunicazione.

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