Nei prossimi 5 anni l’offerta di robot mobili (AMR) sarà caratterizzata da un aumento della concorrenza dovuta all’ingresso sul mercato di nuovi attori. Le aziende produttrici di robot autonomi mobili tenderanno quindi a concentrarsi sul valore aggiunto offerto dal software e su modelli di business orientati a servizi offerti in abbonamento. Sono questi i trend che secondo un’indagine di Interact Analysis caratterizzeranno il mercato dei robot mobili nei prossimi anni.
La società, che ha recentemente pubblicato uno studio sull’impatto del Covid-19 sulla crescita del settore dei robot mobili, stima un rialzo del 25% nel 2020, trainato soprattutto dallo sviluppo dei robot mobili autonomi rispetto ai veicoli autonomi (AGV).
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Aumenta il numero dei fornitori, ma non sarà concorrenza “spietata”
Secondo il rapporto, il fatturato delle start-up che operano nel settore dei robot mobili sono aumentati di oltre 5 volte rispetto ai dati del 2017, raggiungendo un valore di 500 milioni di dollari nel 2019 (il 25% della quota del mercato).
A fronte di questa crescita, il numero di fornitori che fatturano meno di 5 milioni di dollari è rimasto stabile negli ultimi 3 anni, a causa del continuo emergere di nuovi competitor. Fornitori che rappresentano circa il 60% delle aziende che spediscono commercialmente questi prodotti, mentre il restante 40% è costituito da aziende con fatturato maggiore ai 5 milioni di dollari annui.
Interact Analysis vede improbabile un consolidamento del settore nei prossimi 2-3 anni, anche se ritiene probabile che il numero dei fornitori continuerà ad aumentare.
Dal momento che la crescita del settore è trainata principalmente dai robot autonomi mobili con tecnologia SLAM (simultaneous localization and mapping), sono sempre di più i fornitori di AGV che stanno cercando di offrire anche soluzioni AMR, attraverso acquisizioni e investimenti, oppure sviluppandole internamente.
Tuttavia, persistono operazioni in cui i robot AGV sono ancora in grado di competere con gli AMR, come nel trasporto dei grandi carichi, dove si possono impiegare sia AGV a guida laser sia robot AMR basati su SLAM che utilizzano la navigazione naturale. In questo campo sta emergendo una nuova soluzione (offerta da fornitori come MiR, Otto e Fetch): si tratta di piattaforme in grado di infilarsi sotto i conveyor.
Al di là di queste dinamiche, la competizione nel settore dei robot mobili non è (secondo il rapporto) “feroce” come ci si aspetterebbe, sia a causa del carattere “di nicchia” del settore stesso (in cui ogni cliente ha un esigenza diversa dall’altro e di conseguenza ogni produttore offre una soluzione diversa da un altro), sia grazie al numero elevato di processi che possono essere automatizzati nel campo dello spostamento dei materiali in magazzini e fabbriche.
La pandemia ha fatto aumentare gli investimenti
La spinta che la pandemia ha dato all’e-Commerce e all’automazione ha comportato anche un aumento degli investimenti sui robot mobili.
Negli ultimi mesi, spiega il rapporto, si è assistito a un’impennata negli investimenti, per un totale di quasi 150 milioni di dollari. Il più notevole è stato l’investimento di 90 milioni di dollari raccolto dal fornitore francese Exotec, che dispone di un innovativo sistema “goods-to-person” (G2P), con navette che viaggiano sia in verticale in rack che a terra, trasportando singoli container. Dall’inizio del 2015 sono stati investiti ben oltre 2 miliardi di dollari in aziende di robot mobili e oltre il 65% degli investimenti è stato diretto verso le aziende coinvolte nel supporto del processo di allestimento degli ordini per i rivenditori e le aziende di logistica.
Del miliardo e mezzo di dollari che è stato investito nelle società AMR a sostegno dell’evasione degli ordini, la tecnologia Goods-to-person (G2P) è la componente dominante, con società come Geek+, GreyOrange ed Exotec che hanno tutte raccolto importi significativi. Una tecnologia che è relativamente più matura in termini di diffusione e di accettazione da parte del mercato (in parte a causa dell’utilizzo della tecnologia da parte di Amazon), ma che richiede investimenti più significativi in termini di capitali e infrastrutture.
Più interoperabilità tra i fornitori e diminuzione dei prezzi dell’hardware
Il crescente numero di fornitori presenti sul mercato (e la pressione che deriva dai fornitori cinesi, che hanno costi minori) fa sì che molte aziende siano preoccupate di un eccessivo ribasso dei prezzi nei prossimi anni.
Inoltre, c’è anche una pressione crescente (da parte di diverse industrie e gruppi di clienti) per standardizzare le interfacce dei robot mobili, aumentando così l’interoperabilità tra i fornitori. Questo porterà, secondo l’analisi, a una standardizzazione dell’hardware dei robot mobili.
Inoltre, in previsione del calo dei prezzi, alcuni dei venditori di robot mobili più consolidati stanno cercando di standardizzare le piattaforme dei propri veicoli in modo che più tipi di veicoli e carichi utili possano essere serviti utilizzando lo stesso telaio. Ciò contribuirà a ridurre i costi di produzione e permetterà loro di aumentare i volumi in modo più efficiente e, allo stesso tempo, consentirà una maggiore flessibilità nelle riduzioni dei prezzi.
Ci sarà, inoltre, una crescente attenzione da parte dei fornitori di AMR sullo sviluppo dei software, che permettono margini di guadagno maggiore rispetto all’hardware (che si differenzia poco tra un fornitore e l’altro). Questo comporterà probabilmente una riduzione dei prezzi dell’hardware e potrebbe spostare il mercato verso un approccio basato su abbonamenti per i software.
Tuttavia, lo studio di Interact Analysis individua due fattori che potrebbero incidere su questo abbassamento dei prezzi, mitigandolo. In primo luogo, l’introduzione di ulteriori standard di sicurezza che innalzeranno la dotazione minima di componenti di sicurezza e sensori, che potrebbe rendere potenzialmente più difficile l’ingresso di nuovi fornitori o di fornitori a basso costo. Inoltre, un’adozione maggiore della tecnologia basata su SLAM aumenterebbe il costo del robot.
Infine, l’analisi sottolinea che il mercato è significativamente sotto-dimensionato. L’utilizzo di AMR nei magazzini di tutto il mondo è oggi inferiore all’1% e anche con le previsioni al rialzo fatte da Interact Analysis supererebbe appena il 5% nei prossimi cinque anni. Allo stesso modo, le spedizioni di carrelli elevatori automatici sono attualmente una piccola frazione rispetto al numero di carrelli elevatori manuali venduti ogni anno e c’è quindi un significativo margine di crescita in questo settore, sia per gli AGV che per gli AMR, che potrebbe mitigare la pressione sui prezzi.