I dati relativi al periodo luglio-settembre 2020 relativi agli ordini di macchine e utensili per il legno-arredo registrano un calo (-10,1%) più contenuto rispetto alle attese, a testimonianza di un certo miglioramento della situazione economica paragonata ai trimestri precedenti, fortemente condizionati dal periodo di lockdown.
Il dato è in linea con quello che caratterizza l’universo delle macchine utensili. Diminuiscono del 32,3% gli ordini dal mercato interno, a fronte di un migliore andamento della domanda internazionale, che cala solo dell’1%.
Guardando al dato congiunturale, nel terzo trimestre gli ordini sono cresciuti di oltre 40 punti percentuali rispetto al drammatico periodo aprile-giugno 2020.
L’indagine trimestrale svolta dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale che rappresenta il comparto su un campione statistico significativo – rivela anche che il carnet ordini è pari a 3,1 mesi (erano 2,4 nel trimestre precedente), con un aumento dei prezzi dall’inizio del 2020 dello 0,6.
Per quanto riguarda il fatturato, il calo rispetto all’analogo trimestre 2019 è del 9,5%, un altro dato relativamente confortante se confrontato con il -29,8% registrato nel trimestre precedente.
L’indagine qualitativa rivela per il prossimo periodo il 47% degli intervistati indica un trend di produzione positivo, mentre il 18% propende per un andamento in calo; il restante 35% prevede una sostanziale stabilità. L’occupazione sarà stabile secondo il 65% del campione, mentre il 29% si attende un calo e solo il 6% pensa possa crescere. Giacenze stabili per il 65% degli intervistati, in aumento per il 6 e in flessione per il restante 29%.
Secondo l’Ufficio studi di Acimall dal dato che “il sistema produttivo della filiera ha trovato le modalità necessarie per andare avanti, in un contesto nel quale appare evidente il forte supporto che il ricorso agli strumenti di comunicazione digitale stanno fornendo alle imprese, una dinamica la cui efficacia è direttamente proporzionale alle competenze disponibili nelle aziende e costruite negli ultimi anni, oltre che agli investimenti fatti su questo versante”.
L’associazione sottolinea che “webinar, demo on line e ‘conversazioni digitali’ permettono dunque alle imprese di mantenere vive le relazioni sui mercati esteri, ribadendo la propria competitività ai clienti di tutto il mondo, tradizionalmente attenti alle qualità del made in Italy”.