Nuova Sabatini, ecco come funziona l’agevolazione dopo il decreto Semplificazioni

Il decreto Semplificazioni ha cambiato le regole per accedere ai finanziamenti agevolati previsti dalla “Nuova Sabatini”, la misura che sostiene gli investimenti delle PMI italiane per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, software ecc. Ecco tutte le novità introdotte e le istruzioni per beneficiare dell’incentivo.

Pubblicato il 23 Set 2020

Con l’entrata in vigore del decreto Semplificazioni, convertito in legge lo scorso 11 settembre 2020, sono cambiate le regole per accedere ai finanziamenti agevolati previsti dalla “Nuova Sabatini”, la misura prevista dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere gli investimenti delle PMI italiane per l’acquisto (anche in leasing) di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

La novità più importante, prevista dall’art. 39 del decreto Semplificazioni, riguarda l’erogazione del contributo da parte del Ministero, che potrà avvenire in un’unica soluzione (senza più tranche) per i finanziamenti di importo massimo pari a 200.000 euro. La precedente soglia, infatti, era pari alla metà, ovvero 100.000 euro.

Con la Circolare 22 settembre 2020, n. 239062, il Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito tutte le indicazioni e i chiarimenti sull’applicazione delle novità riguardanti la Nuova Sabatini.

Si precisa innanzitutto che la novità dell’innalzamento della soglia per l’erogazione in un’unica tranche non è retroattiva. Significa che potranno ricevere il contributo in un’unica soluzione per finanziamenti fino a 200.000 solo le imprese che presentano (o hanno presentato) la domanda di agevolazione a banche e intermediari finanziari a partire dal 17 luglio 2020, che è la data di entrata in vigore del decreto Semplificazioni.

Se ne ricava che chi ha richiesto un finanziamento a partire dal 1 maggio 2019 fino allo scorso 16 luglio 2020, potrà ricevere in un’unica soluzione il contributo in conto impianti dal Ministero dello Sviluppo Economico solo qualora sia di importo massimo pari a 100.000 euro.

L’importo del finanziamento a cui fare riferimento, come si ricorda nella circolare, deve essere quello deliberato dalla banca e non quello richiesto.

Come funziona la Nuova Sabatini

I finanziamenti della Nuova Sabatini riguardano gli investimenti delle PMI (esclusi i settori finanziario, assicurativo o connessi all’esportazione) per beni nuovi e riferiti a impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali, software e tecnologie digitali. I beni devono avere autonomia funzionale ed essere correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario, il quale deve durare massimo 5 anni, essere di importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro, e può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di Garanzia” fino all’80% del suo ammontare.

Sul finanziamento il Ministero dello Sviluppo Economico eroga un contributo rapportato agli interessi. In particolare, l’ammontare è pari al valore degli interessi calcolati convenzionalmente su un finanziamento di 5 anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso di interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)

Ricordiamo che la procedura di erogazione dell’agevolazione prevede diverse fasi, ovvero:

  • Domanda di finanziamento alla banca/intermediario finanziario, unita alla domanda di accesso al contributo ministeriale
  • Verifica da parte della banca della regolarità della documentazione e trasmissione al Ministero della richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo
  • Il Ministero conferma la disponibilità delle risorse alla banca, la quale concede il finanziamento alla PMI
  • La delibera della banca viene trasmessa al Ministero
  • Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo (con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria) e lo trasmette alla PMI e alla relativa banca/intermediario finanziario
  • La banca stipula il contratto di finanziamento con la PMI (anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo). Il finanziamento viene erogato
  • La PMI compila in formato digitale la dichiarazione di avvenuta ultimazione dell’investimento e, solo dopo aver saldato il pagamento dei beni oggetto dell’investimento, il modulo RU (Richiesta Unica) da trasmettere al Ministero
  • Una volta ricevuto il modulo RU, il Ministero erogherà il contributo entro 60 giorni, in un’unica tranche per finanziamenti fino a 200.000 euro, in più tranche per tutti gli altri: in questo secondo caso la PMI effettuerà la richiesta di pagamento su base annuale

Qui di seguito è possibile consultare e scaricare in PDF il testo della Circolare 22 settembre 2020, n. 239062 della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico.

Circolare_22_settembre_2020_n_239062_per_web

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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