Le aziende che fanno parte della catena strategica di valore della Microelettronica hanno tempo fino al prossimo 11 settembre per presentare la propria “manifestazione di interesse” a partecipare al prossimo Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulla Microelettronica. A stabilirlo un bando pubblicato dal Ministero con il quale vengono stabilite le modalità e i criteri con cui dovranno essere indicati l’ubicazione dell’investimento, i costi ammissibili, le caratteristiche principali, nonché la data di inizio e di fine del progetto.
L’obiettivo di questo secondo Ipcei, sostenuto in particolare dalla presidenza tedesca della Ue, è “aumentare la sicurezza e la sostenibilità della componentistica Microelettronica in Europa” favorendo “l’integrazione e la produzione di soluzioni a supporto dell’industria europea attraverso nuove tecnologie 5G e 6G, nuovi algoritmi di sicurezza dei sistemi di telecomunicazione e nuove attrezzature e processi di alta qualità da produrre in Europa”.
“Investire nei progetti Ipcei sulle catene di valore del futuro è uno dei pilastri centrali della strategia di sviluppo portata avanti dall’Italia insieme agli altri Stati membri della Ue”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. “L’obiettivo è quello di favorire la crescita economica nazionale ed europea, attraverso una maggiore competitività delle imprese e l’applicazione delle nuove tecnologie ai processi produttivi in settori strategici quali la Microelettronica, le batterie e l’idrogeno”.
Ricordiamo che nel recente decreto agosto è stato significativamente potenziato il fondo che servirà all’Italia a partecipare all’iniziativa europea.
Tempi e modi
L’invito a manifestare interesse ha lo scopo di individuare gli attori che potrebbero essere interessati a partecipare ad un progetto che potrebbe essere finanziato con un Ipcei.
Il progetto proposto dall’impresa potrà essere finanziato dalle autorità italiane solo se entrerà a far parte di un Ipcei nell’ambito di questa iniziativa, e in ogni caso ove considerato di rilevante interesse nazionale. L’aiuto potrebbe in tal caso raggiungere il 100% dei costi ammissibili.
Ecco le condizioni:
- L’azienda deve far parte della Catena strategica di valore (CSV) della Microelettronica (dalle materie prime necessarie per la fabbricazione del prodotto al riciclaggio dello stesso) per una produzione industriale innovativa e rispettosa dell’ambiente in Europa. Deve proporre un progetto d’investimento in Italia; in particolare, il progetto riguarderà congiuntamente la R&S e la prima fase di sviluppo industriale di nuove tecnologie sviluppate nell’ambito dell’IPCEI; il primo sviluppo industriale si riferisce alla transizione da impianti pilota a impianti su larga scala o alle prime attrezzature e impianti del loro genere che coprono le fasi successive alla linea pilota, compresa la fase sperimentale, ma le fasi di produzione di massa e le attività commerciali non sono ammissibili;
- Il progetto deve presentare forti innovazioni rispetto allo stato dell’arte mondiale nel settore;
- L’azienda deve fare parte di una partnership dinamica;
- L’impresa deve impegnarsi a diffondere le nuove conoscenze acquisite nell’ambito dell’opera finanziata al di là dei suoi clienti e fornitori; l’IPCEI deve consentire un’ampia diffusione delle conoscenze acquisite, protette o meno da un titolo o da un diritto di proprietà intellettuale. La diffusione avverrà anche al di fuori dei partner del progetto in tutta l’Unione europea. I meccanismi di diffusione delle conoscenze devono essere dettagliati. I risultati protetti da titoli o diritti di proprietà intellettuale saranno diffusi a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie;
- Le società di nuova costituzione sono potenzialmente ammissibili, nel qual caso la domanda deve essere presentata dai futuri azionisti;
- L’impresa non deve essere oggetto di un’ingiunzione di recupero di aiuti di Stato giudicati illegittimi e incompatibili nell’ambito di una decisione della Commissione europea;
- L’impresa non deve essere in difficoltà secondo la definizione degli orientamenti della Commissione europea sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà ((2014/C 249/01) articolo 2, paragrafo 2, punto 2);
- Il progetto tecnico dell’impresa deve essere cofinanziato dall’impresa beneficiaria e può anche essere cofinanziato con fondi europei.
Le imprese che intendono manifestare il proprio interesse dovranno presentare via PEC all’indirizzo dgpiipmi.div05@pec.mise.gov.it, entro il giorno 11 settembre 2020, il documento “scheda di presentazione del progetto” che trovate qui e che va sommariamente compilato (almeno i paragrafi 1, 2, 3, 4, 5, 6.1 e 7.1), indicando l’ubicazione dell’investimento previsto, le caratteristiche principali del progetto, i costi ammissibili, la data di inizio e di fine del progetto.