Al via nel 2021 un dottorato in Intelligenza Artificiale con focus su Industria 4.0

Il primo dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale si svolgerà a partire dall’Anno Accademico 2021/2022. Tra le sedi ci sarà anche il Politecnico di Torino, che ospiterà il corso (uno dei cinque complessivi previsti dal Dottorato Nazionale in IA) dedicato alle applicazioni per l’Industria 4.0.

Pubblicato il 04 Ago 2020

Intelligenza artificiale


Il primo dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale si svolgerà a partire dall’Anno Accademico 2021/2022, e tra le sedi ci sarà anche il Politecnico di Torino, città che ospita già l’Istituto Italiano dell’AI.

Il corso di dottorato di ricerca torinese riguarderà proprio questa tecnologia innovativa declinata nelle applicazioni per l’Industria 4.0, uno dei cinque corsi promossi in varie università italiane all’interno appunto del Dottorato nazionale in Intelligenza Artificale (PhD-AI.it), creato su impulso del Ministero dell’Università e della Ricerca con l’obiettivo di “creare un sistema competitivo su scala mondiale e in grado non solo di trattenere in Italia i nostri migliori laureati, ma anche di attrarre talenti dagli altri Paesi”.

Si tratta di un percorso accademico promosso dopo la firma della convenzione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Sapienza Università di Roma, Politecnico di Torino, Università Campus Bio-Medico di Roma, Università di Napoli “Federico II” e Università di Pisa.

Oltre a quello di cui è capofila il Politecnico di Torino, ci sono altri quattro corsi (per altrettanti ambiti) in cantiere:

  • Area salute e scienze della vita (Università Campus Bio-Medico di Roma)
  • Area Agrifood e ambiente (Università di Napoli “Federico II”)
  • Area sicurezza e cybersecurity (Sapienza Università di Roma)
  • Area società (Università di Pisa)

Ai corsi potranno partecipare anche altre università ed enti di ricerca italiani, che potranno essere selezionati attraverso una chiamata aperta che sarà lanciata a settembre 2020.

“L’Intelligenza Artificiale è un ambito di ricerca nel quale il nostro Ateneo può vantare competenze di prim’ordine, e il territorio presenta un tessuto imprenditoriale molto interessato a questi temi”, ha dichiarato Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino. “Proprio alle applicazioni per l’Industria 4.0 si rivolgerà il corso di dottorato del Politecnico di Torino, ambito nel quale il nostro Ateneo può mettere a disposizione le proprie attività di ricerca, ma anche l’attività del Competence Center (CIM4.0, ndr) dedicato proprio ai temi della manifattura del futuro”.

L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia innovativa dal potenziale ancora non sfruttato nel nostro Paese: il McKinsey Global Institute stima infatti che entro il 2030 l’IA possa portare ad una crescita del 16% del Pil mondiale, ma l’Italia ha ancora una capacità “moderata” di sfruttarne i benefici, con un potenziale ampiamente inesplorato.

“L’Intelligenza Artificiale rappresenta uno dei settori ad alto impatto che condizioneranno la competitività dei Paesi nel prossimo futuro”, ha dichiarato Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca. “Su questo l’Italia deve investire per avere un ruolo internazionale ed essere in grado di competere sulle tecnologie avanzate: il dottorato nazionale in Intelligenza artificiale è il primo passo verso questa direzione”.

Il dottorato su Intelligenza Artificiale e Industria 4.0 di Torino

I partecipanti al corso di dottorato di ricerca PhD-AI.it riceveranno una formazione sia orizzontale, sugli aspetti fondazionali dell’IA (comune a tutti e cinque i percorsi nazionali), che verticale, dedicata alla propria area di specializzazione: nel caso di Torino l’Industria 4.0, appunto.

Il primo ciclo, come si è detto, partirà nel 2021, mentre sono già disponibili (anche per il ciclo successivo), 194 borse (97 cofinanziate dal CNR e 97 cofinanziate dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso l’Università di Pisa). In totale, insieme con i fondi delle Università, si raggiunge un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro.

Per poter partecipare al dottorato bisognerà attendere il bando di ammissione, la cui pubblicazione è prevista per gli inizi del 2021, mentre i corsi avranno inizio a novembre 2021.

“Questo accordo sancisce la centralità del nostro Ateneo, e del territorio tutto, a livello nazionale ed europeo nella ricerca di base e applicata sull’Intelligenza Artificiale moderna, basata sull’elaborazione di enormi quantità di dati e su tecniche statistiche dell’apprendimento automatico, proiettata verso Industria 4.0”, ha spiegato Barbara Caputo, responsabile del Dottorato PhD-Ai.it per il Politecnico di Torino.

L’avvio di questo corso conferma ancora una volta l’attenzione del territorio di Torino per l’innovazione legata all’ambito industriale: dalla manifattura predittiva alla robotica industriale, fino all’Automotive, uno dei punti forti della manifattura piemontese.

“L’Intelligenza Artificiale moderna ci permette anche di essere incisivi nell’analisi di immagini da satelliti come supporto all’agricoltura, di sviluppare nuovi modelli di e-commerce in grado di cambiare e personalizzare l’esperienza di acquisto online e supportare il settore a 360 gradi, dalla gioielleria al tessile all’alimentare, di sviluppare algoritmi all’avanguardia per il monitoraggio delle infrastrutture, di supporto all’economia circolare e al mondo della finanza”, ha proseguito Caputo. “Questo dottorato è un tassello importante nella strategia più ampia del Politecnico su questo tema e sul tema del Digitale, basata sull’eccellenza nella ricerca di base dell’Ateneo, i legami forti con la rete Internazione Ellis (European Laboratory on Learning and Intelligent Systems) e le sinergie con la Fondazione Links, il Competence Center CIM4.0 e l’incubatore I3P”.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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