Dopo l’attività di sviluppo, che in questi mesi ha subito un’importante accelerazione, e la fase di test, partirà a settembre Contact Place, la piattaforma che Messe Frankfurt ha pensato per affiancare SPS Italia con un “contenitore digitale”. Se siete curiosi e volete scoprire che cosa sarà e che cosa ci sarà, beh, in questo articolo proviamo a spiegarvelo.
Una definizione semplice ed efficace la dà Francesca Selva, Vice President Marketing & Events di Messe Frankfurt Italia, che chiarisce subito: “Contact Place non è una fiera virtuale”. Che cos’è allora questa creatura partorita da uno dei principali organizzatori di fiere B2B in Italia? “È una piattaforma multievento di incontro e visibilità per tutti i nostri partner, sempre aperta: un raccoglitore di contenuti e un facilitatore di contatti”.
SPS Italia Contact Place, il “gemello virtuale” della fiera
Ora che il perimetro è più chiaro, proviamo ad approfondire. Lo facciamo con Giulio Pizzuto, responsabile del nuovo progetto. “Siamo partiti pensando a un’evoluzione del catalogo online di SPS Italia, che abbiamo pensato di estendere con i contenuti forniti dagli espositori”. Durante lo sviluppo però è parso subito chiaro come il progetto dovesse crescere per poter di fatto rappresentare un vero e proprio complemento della fiera, la cui “mission” non cesserà con la prossima fine dell’emergenza Covid-19, ma resterà come “gemello virtuale” della fiera fisica e degli eventi che le fanno da contorno (tavole rotonde, forum ecc.), fino a spingersi verso un modello pensato per eventi “ibridi” tra reale e virtuale.
E così l’idea di SPS Italia Contact Place è evoluta in un “hub digitale dell’automazione, un progetto permanente per condividere contenuti e incontrare la community del settore”, spiega Pizzuto. “Concretamente è una piattaforma web che raccoglie contenuti e offre la possibilità di condividere esperienze e contatti tra i membri della community”.
Ma come funziona? Innanzitutto si tratta di una piattaforma gratuita. Una parte dei contenuti sarà aperta a tutti, senza registrazione. Per abilitare le funzioni a valore aggiunto (sia i contenuti sia le attività di networking) è invece necessario attivare un profilo.
Quali sono i contenuti? Il catalogo della fiera, ovviamente, ma anche webinar ed eventi organizzati ad hoc dagli espositori, oltre a presentazioni di prodotti e tecnologie.
Chi sono i fruitori di questa piattaforma? Gli abituali visitatori della fiera e quindi sostanzialmente: le aziende del mondo manifatturiero e dei servizi, ma anche le scuole (compresi gli ITS), le università, i Competence Center, i DIH, il mondo legato al trasferimento tecnologico, i giornalisti, i consulenti, i liberi professionisti.
“Di fatto la registrazione è simile a quella che si fa in fiera, con una scheda di profilazione che richiede i dati personali e aziendali”, spiega Pizzuto. Uno dei punti a cui è stata dedicata maggiore attenzione è proprio la gestione della privacy. “Intanto, a tutela dei dati dei registrati, abbiamo previsto una verifica dell’identità in due passaggi. Poi non viene mantenuta traccia delle conversazioni tra visitatori ed espositori, che hanno la libertà di scegliere la tecnologia che preferiscono per proseguire i contatti one-to-one”.
L’esordio dicevamo sarà a settembre. E sempre a settembre, dal 28 al 30, ci saranno – ospitati proprio sulla nuova piattaforma – i Digital Days, l’evento virtuale che prende il posto dell’edizione 2020 di SPS Italia (il cui appuntamento fisico, in Fiere di Parma, è rimandato a maggio 2021).
I Digital Days ospiteranno un calendario di eventi live organizzati nelle stesse Arene che ci sarebbero state in fiera, con focus sull’Automazione avanzata, sul Digitale, sulla Meccatronica e sull’Additive Manufacturing. Sul programma e i dettagli, però, vi sapremo dire di più nelle prossime settimane.