L’emergenza Covid-19 ha costretto studenti e professori di tutta Italia a dover rinunciare alle lezioni “in presenza”, trasferendo online la didattica scolastica. Una soluzione che, grazie alla digitalizzazione, può offrire numerose opportunità di apprendimento a distanza. Una di queste è quella offerta dal Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO), che permette di conoscere, seduti alla propria scrivania, uno dei sei acceleratori di particelle del mondo, l’unico presente in Italia capace di generare fasci di ioni di carbonio e protoni utilizzati per le terapie oncologiche.
I fisici e tecnici del CNAO (fondazione privata senza scopo di lucro con sede a Pavia e in attività dal 2011) offrono “tour virtuali” ai ragazzi delle scuole superiori, all’interno delle piattaforme utilizzate dagli istituti scolastici per la didattica online, mostrando loro l’acceleratore di particelle attraverso immagini e grafiche. Pur funzionando come le grandi macchine del Cern, lo strumento del CNAO viene utilizzato per curare i tumori radioresistenti o non operabili.
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La cura dei tumori attraverso l’acceleratore di particelle del CNAO
Il lavoro della macchina del CNAO è quello di accelerare i protoni e gli ioni carbonio fino a un quinto della velocità della luce e indirizzarli, attraverso un complesso sistema di magneti, sulla massa tumorale. Queste particelle, infatti, hanno una maggiore efficacia nel distruggere le cellule del tumore rispetto ai fotoni utilizzati nella radioterapia tradizionale.
In particolare, gli ioni carbonio hanno la capacità di danneggiare il DNA delle cellule malate impedendo loro di riprodursi. Inoltre ioni e protoni, grazie alle loro caratteristiche fisiche, riescono a liberare l’energia distruttiva solo in prossimità del tumore, con una significativa riduzione degli effetti collaterali sui tessuti sani circostanti.
L’adroterpia (con ioni carbonio) e la protonterapia (con protoni) fa parte delle cure del Servizio Sanitario Nazionale ed è utilizzata per i tumori che non sono operabili e o che non rispondono alla radioterapia tradizionale. Il CNAO ha consentito ad oggi il trattamento di oltre 2800 pazienti oncologici.
Le prime lezioni e come partecipare
I primi a poter sfruttare l’opportunità offerta dal Centro di Pavia sono stati 170 studenti dell’Istituto Italo Calvino di Rozzano (in provincia di Milano) e del Liceo scientifico Carlo Cattaneo di Torino, “guidati virtualmente” da Monica Necchi (fisico) e Angelica Facoetti (radiobiologa).
Le prossime lezioni, in programma l’8 e il 13 maggio e curate da Erminia Bressi (fisico) e Alexandra Ferent (tecnico sanitario di radiologia medica) coinvolgeranno 249 studenti dell’Istituto comprensivo S. Ambrogio di Milano, del Liceo Castelnuovo di Firenze e del Liceo Norberto Rosa di Bussoleno (in provincia di Torino).
Per organizzare le lezioni online con gli esperti, gli istituti scolastici interessati possono contattare il CNAO scrivendo all’indirizzo email comunicazione@cnao.it.