A gennaio la produzione industriale cresce del 3,7%

I dati che arrivano dall’Istat relativamente alla produzione industriale di gennaio 2020 mostrano che l’industria italiana aveva imboccato la strada giusta per lasciarsi alle spalle il lungo percorso di decrescita avviato a metà 2018.

Pubblicato il 10 Mar 2020

Indice produzione industriale Istat gennaio 2020

I dati che arrivano dall’Istat relativamente alla produzione industriale di gennaio 2020 mostrano che l’industria italiana aveva imboccato la strada giusta per lasciarsi alle spalle il lungo percorso di decrescita avviato a metà 2018. Sono infatti numeri positivi che vedono per questo inizio 2020 una accelerazione della produzione industriale italiana, in crescita del 3,7% rispetto al mese precedente. In aumento tutti i principali raggruppamenti, con una crescita più marcata per i beni strumentali e per quelli intermedi.

Guardando il dato in relazione all’anno precedente – e correggendolo per tener conto del diverso calendario – a gennaio 2020 l’indice complessivo è diminuito dello 0,1% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di gennaio 2019). Il risultato di gennaio, inoltre, non è ancora sufficiente a rialzare le sorti dell’ultimo trimestre: nel periodo novembre-gennaio, infatti, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

A trainare la crescita i beni strumentali e quelli intermedi

Tornando all’analisi congiuntirale (gennaio 2020 vs dicembre 2019) l’indice Istat mostra aumenti diffusi in tutti i comparti: aumentano in misura marcata i beni strumentali (+4,1%), i beni intermedi (+3,3%) e, con una dinamica meno accentuata, crescono anche i beni di consumo (+2,6%) e l’energia (+1,3%).

Su base tendenziale e al netto degli effetti di calendario, invece, a gennaio 2020 si registra una contenuta crescita per i beni strumentali (+2,1%) e una più lieve per i beni di consumo (+1,2%); diminuiscono, in misura marcata, l’energia (-6,6%) e in misura più contenuta i beni intermedi (-0,3%).

I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono le altre industrie manifatturiere (+11,6%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+11,4%), l’industria alimentare, bevande e tabacco (+6,8%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento e pelli (-8,4%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e acqua (-6,3%) e nei prodotti chimici (-3,3%).

Il commento di Istat

“A gennaio si osserva un marcato recupero congiunturale della produzione industriale – sottolinea Istat nel commento che accompagna la nota – dopo il forte calo registrato nel mese di dicembre. Nonostante questa dinamica espansiva, la variazione su base trimestrale resta negativa. Alla accentuata volatilità dell’indice destagionalizzato nell’ultimo bimestre ha contribuito la particolare disposizione, in tale periodo, dei giorni lavorativi di calendario. In termini tendenziali, prosegue la lunga fase di contrazione – seppure lieve a gennaio – dell’indice corretto per gli effetti di calendario. A livello dei principali raggruppamenti di industria i comparti dei beni strumentali e di consumo risultano in crescita sia su base mensile sia su base annua”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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