Il 2016 di Dassault Systemes Italia chiuderà col segno più, con grande soddisfazione e soprattutto fiducia per il futuro. “In Italia cresciamo a doppia cifra, meglio di quanto abbiamo fatto negli ultimi 4 anni”, commenta Guido Porro, Amministratore Delegato dell’azienda e Managing Director delle attività della multinazionale francese per il Sud Europa (i dati di fatturato delle diverse regions non sono pubblici). “Cresciamo nei settori in cui da sempre siamo forti, soprattutto nell’Industrial equipment, nell’Aviation e nel Transportation and Mobility, ma anche – e questa è la bella notizia – nelle nuove industry alle quali ci stiamo rivolgendo, come il Fashion, i CPG e l’Energy Process & Utilities”.
Sono tre i punti che consentono a Porro di essere particolarmente ottimista sul prosieguo di questo percorso di crescita. “Il primo è la cross fertilization tra settori, che è davvero una buona notizia. Il secondo è industry 4.0: noi e i nostri clienti ci sentiamo avvantaggiati dal fatto che il manufacturing sia tornato finalmente al centro del dibattito. Con le nostre tecnologie siamo presenti in tutte le aree chiave: big data, 3d printing, digital twin (o, come lo chiamiamo noi, experience twin). La buona notizia, in questo caso, è che siamo usciti dalla ‘dittatura del ROI’, i manager italiani oggi hanno imparato a guardare più in prospettiva, anche grazie agli incentivi. Il terzo punto è che le PMI italiane sono riuscite a digitalizzare i processi”.
C’è qualche criticità? “Sì, le competenze. Se sugli aspetti tecnici eventuali difficoltà si superano con un buon lavoro, sulle competenze è difficile colmare lacune legate alla formazione. Quello che serve a mio avviso è la capacità di essere curiosi: il cuore dell’innovazione di oggi è infatti la contaminazione tra diversi domini, tra l’ingegneria e il manufacturing. Insomma, finita l’era delle iperspecializzazioni siamo nell’era del system engineering. Solo in questo modo è possibile realizzare veri progetti di meccatronica e anche nuovi business model che mettano al centro i dati e l’esperienza del cliente”.