Un anno da dimenticare per il mercato italiano della distribuzione elettronica. Il 2019 ha fatto registrare un -5%, con un terzo trimestre particolarmente negativo che ha portato verso il basso tutti i principali segmenti (semiconduttori, passivi, e-mech), ad eccezione dei sistemi. Lo rivela Assodel – Associazione Distretti Elettronica – Italia che ha presentato il bilancio del comparto della componentistica elettronica.
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Un brutto anno per tutto il settore
Il calo del mercato italiano si inserisce in una situazione globale negativa che ha registrato un -12% a livello mondiale e un -6,5% a livello europeo (dati WSTS).
Nel totale dei componenti elettronici, l’Italia ha chiuso con un valore di 1 miliardo e 309 milioni di euro: “Non facciamoci spaventare dai numeri”, ha dichiarato il presidente di Assodel, Maurizio Maitti. “Se è vero che l’elettronica è sempre più presente nella nostra quotidianità (ed è vero), continueremo ad assistere alla nascita di nuovi prodotti grazie all’elettronica. Per questa ragione non dobbiamo temere i cali congiunturali del mercato, così come dobbiamo imparare a non approfittare delle bolle (lo shortage di passivi o di attivi), ma cercare di muoverci come un corpo unico alla ricerca dell’efficacia e dell’efficienza del sistema”.
E aggiunge: “Assodel si è posta l’obiettivo di guardare all’ecosistema rappresentato dagli attori che vivono di componentistica elettronica, siano essi distributori, produttori o utilizzatori con l’ambizioso obiettivo di diventare interlocutore attivo per la promozione di tutta la filiera, tanto verso i propri associati quanto verso le istituzioni”.
Semiconduttori, una nota positiva
Per il comparto dei semiconduttori, la perdita annuale è stata del 6%, pari a 52 milioni di euro. Una battuta di arresto dopo 6 anni di crescita continua. Gli unici prodotti ad aver registrato un segno positivo sono stati i discreti, con +2,5%.
I dispositivi di potenza sono cresciuti, nel 2019, del 9%, confermando un andamento decisamente migliore. I componenti di potenza godono da tempo di prestazioni migliori del totale mercato dei semiconduttori: nel 2019, mentre il totale dei semiconduttori ha registrato un +44% rispetto al valore che aveva nel 2012, il comparto della potenza è cresciuto di un incredibile 79%.
IP e sistemi
Stando ai dati di Assodel, anche gli IP&E (Passivi ed Elettromeccanici), hanno registrato un calo del 5,7%. Nel dettaglio, i peggiori della classe sono stati resistor e altri passivi, con una diminuzione a due cifre; gli elettromeccanici hanno riportato un -6%, i connettori un -2% mentre i meno peggio di tutti sono stati i condensatori con un +0,5%. I sistemi hanno invece resistito segnalando una crescita anno su anno del 9,1% con le principali famiglie di prodotto, come display, in crescita a due cifre.
Lo scenario 2020 e lo zampino del coronavirus
I principali analisti di mercato, tra cui Malcolm Penn di Future Horizons, vedono un 2020 positivo per il settore dei semiconduttori e dell’elettronica in generale. Si parla addirittura di un crescita a due cifre, tra il 10-15%, legata a una ripresa del mercato a partire da aprile-maggio e a un aumento dei prezzi medi di vendita (ASP).
L’ottimismo viene frenato però dagli imprevisti che stanno impattando il mercato, primo tra tutti il caso coronavirus, che sta avendo forti ripercussioni sulla supply chain elettronica e sui mercati internazionali. Proprio in quest’ottica, Assodel ha annunciato che effettuerà, per i propri associati, una rilevazione e un monitoraggio su base settimanale dell’andamento delle vendite, della capacità produttiva e dei lead time per capire l’evoluzione della situazione a livello logistico.
“Il 2020 sarà per Assodel un anno molto importante – ha dichiarato ancora il presidente Maitti – perché dovremo essere capaci di convincere chi ancora non ci conosce e chi, pur conoscendoci non è ancora dei nostri, a seguirci in questo processo di aggregazione per condividere numeri e notizie che aiutino tutte le imprese dell’elettronica a orientarsi in un mondo in continua evoluzione e per raggiungere quella massa critica che dia vera rappresentatività all’associazione”.