Con il decreto legge n. 3 2020, n. 3 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.29 del 5 febbraio 2020, il taglio del cuneo fiscale previsto dalla legge di bilancio diventa realtà. Si tratta di una misura pensata per aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti attraverso una riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti e che assorbe (ampliandolo) il cosiddetto bonus Renzi. La platea dei beneficiari include sia i lavoratori dipendenti del settore privato sia i dipendenti pubblici (con alcune eccezioni): in tutto ben 16 milioni di lavoratori.
Il contributo previsto è una somma erogata “a titolo di trattamento integrativo, che non concorre alla formazione del reddito”, cioè un importo netto (trattandosi, di fatto, di una riduzione di imposte).
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Contributi fino a 100 euro al mese
La misura prevede un contributo integrativo pari a 100 euro al mese per chi ha redditi fino a 28 mila euro lordi a partire dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021.
La misura piena quindi è più ampia del bonus Renzi non soltanto nella misura – 100 euro invece di 80 – ma anche nella platea di riferimento, includendo anche i redditi tra 26.000 e 28.000 euro lordi.
Per i redditi superiori a 28.000 euro la misura è limitata ai soli sei mesi compresi tra luglio e dicembre 2020. Per un’eventuale proroga occorrerà dunque aspettare la prossima legge di bilancio.
Per chi ha redditi superiori a 28.000 euro il beneficio si riduce passando gradualmente dai 600 euro pieni (100 euro al mese) per chi ha 28.000 euro fino a 480 euro (80 euro al mese) per chi ha 35.000 euro. I 120 euro di differenza tra il massimo e il minimo beneficio si riducono di un settimo ogni 1.000 euro di reddito aggiuntivo. Chi, per esempio, ha un reddito di 32.000 euro avrà un beneficio di circa 531 euro (88 euro al mese) che risultano dalla somma tra i 480 euro “base” e il prodotto tra 120 e i tre settimi di beneficio spettante.
La misura, sempre per il solo secondo semestre 2020, prevede un bonus anche per chi ha redditi superiori a 35.000 euro. In questo caso, tuttavia, il decalage è più rapido: si passa dai 480 euro (80 euro al mese) per chi ha un reddito di 35 mila euro a zero per chi, appunto, ha un reddito superiore a 40.000 euro. Il beneficio si riduce, in pratica, di un quinto ogni mille euro, per cui chi, per esempio, ha un reddito pari a 38.000 euro, avrà un beneficio pari a 192 euro (32 euro al mese).
La tabella con gli importi spettanti
Qui di seguito trovate una tabella che indica l’importo del bonus spettante nel 2020 e nel 2021 in base al reddito.
Se fino ai 28.000 euro il beneficio è pari a 100 euro al mese per tutti i livelli di reddito, sopra i 28.000 euro il contributo diminuisce al crescere del reddito. In tabella abbiamo riportato, per semplicità, i redditi suddivisi in fasce da 500 euro, ma il contributo sarà calcolato in base all’effettivo valore del reddito.
Reddito annuo lordo | Bonus 2020 (1/7 – 31/12) | €/mese mese 2020 | Bonus 2021 | €/mese mese 2021 |
15.000 – 28.000 | 600,00 | 100,00 | 1.200,00 | 100,00 |
28.500 | 591,43 | 98,57 | 0 | 0 |
29.000 | 582,86 | 97,14 | 0 | 0 |
29.500 | 574,29 | 95,71 | 0 | 0 |
30.000 | 565,71 | 94,29 | 0 | 0 |
30.500 | 557,14 | 92,86 | 0 | 0 |
31.000 | 548,57 | 91,43 | 0 | 0 |
31.500 | 540,00 | 90,00 | 0 | 0 |
32.000 | 531,43 | 88,57 | 0 | 0 |
32.500 | 522,86 | 87,14 | 0 | 0 |
33.000 | 514,29 | 85,71 | 0 | 0 |
33.500 | 505,71 | 84,29 | 0 | 0 |
34.000 | 497,14 | 82,86 | 0 | 0 |
34.500 | 488,57 | 81,43 | 0 | 0 |
35.000 | 480,00 | 80,00 | 0 | 0 |
35.500 | 432,00 | 72,00 | 0 | 0 |
36.000 | 384,00 | 64,00 | 0 | 0 |
36.500 | 336,00 | 56,00 | 0 | 0 |
37.000 | 288,00 | 48,00 | 0 | 0 |
37.500 | 240,00 | 40,00 | 0 | 0 |
38.000 | 192,00 | 32,00 | 0 | 0 |
38.500 | 144,00 | 24,00 | 0 | 0 |
39.000 | 96,00 | 16,00 | 0 | 0 |
39.500 | 48,00 | 8,00 | 0 | 0 |
40.000 | 0 | 0 | 0 | 0 |