All’iniziativa Technoragazze: Prove di futuro, che si è tenuta il 5 dicembre a Bologna, 600 tra ragazze e ragazzi del territorio metropolitano bolognese hanno avuto l’opportunità di incontrare le istituzioni e le imprese per un confronto sulle nuove opportunità di studio e lavoro in ambito tecnico e scientifico e per celebrare tutte le ragazze che scelgono percorsi formativi in ambito Steam.
Qui hanno trovato forma progetti, sogni, ambizioni attraverso il racconto delle ragazze che si immaginano una professione in ambito tecnico-scientifico e nelle parole delle donne che lavorano, con soddisfazione, in questo tipo di contesto.
L’iniziativa Technoragazze: Prove di futuro si è aperta con il benvenuto di Mariaraffaella Ferri, Consigliera delegata a Sviluppo sociale, Contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere della Città metropolitana di Bologna, che ha riportato anche il messaggio di Emma Petitti, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Emilia-Romagna.
Dopo i saluti di Carla Conti dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna – Ufficio V Ambito Territoriale di Bologna, e di Marina Mingozzi della Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna, hanno tenuto il loro intervento Laura Venturi, Dirigente Area Sviluppo sociale Città metropolitana di Bologna, e Maria Carla Schiavina, Presidente Rete Capo D – Comunità di Aziende per le Pari Opportunità.
Durante le Prove di futuro, realizzate con il contributo creativo della compagnia teatrale ERT – Emilia-Romagna Teatro Fondazione, sono andati in scena interventi di studentesse, lavoratrici e di altre e altri ospiti, attraverso video e interviste live in un flusso continuo di esplorazione, curiosità e divertimento.
Un modo insolito per puntare i riflettori sull’impegno quotidiano di chi cerca di rendere scienza e tecnica sempre più accessibili, incoraggiando le nuove generazioni a proseguire sulla strada tracciata dalla Città metropolitana di Bologna, da anni attiva nel contrasto al gap di genere in area Steam (science technology engineering arts mathematics) e contro gli stereotipi, le discriminazioni e la violenza di genere contro donne e uomini.
L’iniziativa è stata promossa da Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con l’Associazione Emiliano Romagnola Centri Autonomi (AECA), cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con la partecipazione di Capo D Comunità di Aziende per le Pari Opportunità, nell’ambito del Festival della Cultura tecnica – si inserisce nel più ampio contesto di azioni promosse su questi temi.
Il contesto
Dal 2018 sono presenti nell’area metropolitana, presso scuole secondarie di secondo grado e enti di formazione a prevalente frequenza maschile, 18 sportelli technoragazze per promuovere nelle giovani la curiosità e la passione per le discipline Steam e per valorizzare le idee e le competenze delle studentesse che già frequentano i loro percorsi.
Con la sesta edizione del Festival della Cultura tecnica – caratterizzato per il 2019 dal focus tematico “Tecnica e genere” – si è rinnovato l’appuntamento con i Technoragazze Days, oltre 50 laboratori tecnico-scientifici rivolti a studentesse dai 12 ai 19 anni e condotti in logica di peer education da ragazze più grandi.
All’esperienza delle technoragazze si aggiungono le scuole e gli enti di formazione, 17 in totale, che aderiscono all’iniziativa Sono cose da maschi?, volta a sensibilizzare gli insegnanti e gli studenti maschi sui temi degli stereotipi e della discriminazione di genere.
In parallelo, la Città metropolitana di Bologna sta rafforzando il raccordo con le imprese, a partire da Capo D Comunità di Aziende per le Pari Opportunità – rete nata a giugno 2019 e composta da Aeroporto di Bologna, Automobili Lamborghini, Bonfiglioli, CAAB, Crif, Emil Banca, IMA, Philip Morris e TPER – che ha già patrocinato l’iniziativa Caccia al futuro – La tecnica è un gioco da ragazz…e! realizzata quest’anno durante l’inaugurazione del Festival della Cultura tecnica.