Ericsson, nuova sede a Milano: “Il 5G un’opportunità per la manifattura”

Ericsson ha trasferito la propria sede nel Lorenteggio Business Village a Milano. Da qui verranno coordinate le attività dei 3000 dipendenti in Italia

Pubblicato il 15 Ott 2019

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Ericsson, multinazionale delle tecnologie per le telecomunicazioni, ha appena aperto una nuova sede a Milano. E’ nel Lorenteggio Business Village, nello stesso blocco della concorrente Huawei, in quello che sta diventando il polo milanese delle telecomunicazioni.

“Ci siamo trasferiti dopo 10 anni ad Assago e tra i motivi c’è anche la vicinanza con i nostri clienti”, spiega Emanuele Iannetti, amministratore delegato di Ericsson Italia e responsabile dell’area Sud Est Mediterraneo. Il riferimento è anche a Vodafone, che ha la sede proprio di fronte. “E’ un nostro cliente molto importante e sicuramente la vicinanza con loro è positiva”.

La nuova sede

L’apertura dei nuovi uffici, che ospitano 340 professionisti, consolida la presenza dell’azienda nel capoluogo lombardo e più in generale in Italia dove Ericsson investe da 101 anni. All’inaugurazione c’erano anche il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore per la Ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazione, Fabrizio Sala, e l’Ambasciatore di Svezia in Italia, Robert Rydberg. Se Fabrizio Sala ha illustrato gli investimenti fatti negli ultimi mesi per stimolare e favorire l’innovazione tecnologica, il sindaco Sala ha ricordato come Milano da sola ospiti 4300 delle 12000 multinazionali presenti in Italia.

La società nel mondo

Secondo la società il 40% del traffico mobile mondiale passa attraverso reti Ericsson. La multinazionale svedese ha sede a Stoccolma ed è stata fondata nel 1876. E’ presente in 180 Paesi con 94500 professionisti. Nel 2018  ha fatturato 210 miliardi di corone svedesi occupandosi di servizi per le telecomunicazioni. L’azienda spazia dalle reti ai servizi digitali fino ai managed services e ai business emergenti.

Gli sviluppi del 5G

Ericsson ha avviato fin dal 2015 attività di ricerca sul 5G, in particolare sul tecnologie fotoniche e sul grafene e, con Tim, è stata la prima a far partire un progetto di sperimentazione in Italia.

“Analizzando i brevetti coinvolti nella tecnologia del 5G vediamo che la nostra è stata l’azienda che ha contribuito più di tutte con il 15,8%”, mostra con orgoglio Iannetti. Secondo l’amministratore delegato di Ericsson Italia, però, i maggiori margini di sviluppo del 5G sono nell’ambito delle imprese e in particolare nella manifattura. Inoltre, dal 2000 sono oltre 600 i brevetti registrati dai ricercatori italiani della società nello sviluppo di soluzioni tecnologiche che stanno contribuendo al lancio delle prime reti 5G nel mondo.

I centri di ricerca

Tra i 3000 dipendenti di Ericsson in Italia 750 hanno un profilo da ricercatore. La società nel 2018 ha investito in attività di R&S  circa il 18% del fatturato globale e ha ottenuto nella sua storia 49000 brevetti essenziali nel campo delle telecomunicazioni. In Italia ci sono 3 centri di ricerca sui 25 presenti in tutto il mondo. “Il centro di ricerca di Genova è specializzato nelle componenti ottiche, quello di Pisa nella fotonica e, infine, a Pagani, in provincia di Salerno, ci dedichiamo alla ricerca in tema di sicurezza”, spiega Iannetti.

Smart buinding

La nuova sede di Ericsson è all’interno Lorenteggio Business Village, uno smart building sviluppato secondo criteri di sostenibilità che ha ottenuto la prestigiosa certificazione internazionale Leed Silver (Leadership in Energy and Environmental Design).

In linea con questa scelta green, Ericsson ha deciso di implementare – partendo proprio dagli uffici di Milano – una politica nazionale plastic-free, eliminando gli oggetti di plastica monouso come bicchieri e posate e distribuendo a tutti i dipendenti delle borracce in alluminio.

Non è un semplice nastro

Per l’inaugurazione di Ericsson c’è stato il taglio del nastro, certo. Ma quello tagliato non era un semplice nastro. Si chiama Radio Stripes e solo all’apparenza è un nastro adesivo trasparente: è il supporto di nuove antenne radio 5G che vengono incollate sopra. L’obiettivo è portare il 5G in aree non facilmente raggiungibili o fornire della banda ultralarga edifici di grandi dimensioni. Il progetto è stato sviluppato da Ericsson con l’Università di Linkoping e realizzato assieme al ricercatore italiano Giovanni Interdonato.

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Cosimo Firenzani

Laureato a Firenze, giornalista a Milano. Collabora da anni con quotidiani e testate web, scrive in particolare di economia e imprese

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