Perché anche l’HMI deve essere efficiente

Pubblicato il 07 Nov 2016

I punti sui quali si ferma l'occhio dell'operatore di un'HMI ben sviluppata (in basso a destra) sono meglio distribuiti rispetto a quelli presenti nelle HMI tradizionali (in alto a sinistra)

Una delle componenti fondamentali di Industry 4.0 è quella umana: è l’operatore “smart” che, dotato di tutti gli strumenti necessari, gestisce l’assieme complesso di tecnologie che proiettano l’industria nell’universo digitale. Ma per gestire la complessità serve il suo opposto, la semplicità.

Nel corso degli anni, le interfacce HMI si sono evolute strizzando l’occhio a tecnologie informatiche sempre più avanzate, cercando di riprodurre sui sinottici quadri sempre più realistici di macchine e impianti. Questa corsa al fotorealismo, però, insieme alla crescente disponibilità di dati, ha fatto sì che le interfacce operatore siano diventate oggi dei veri e propri “quadri” nei quali sono presenti centinaia (se non migliaia) di colori e dati.

Recenti studi hanno dimostrato però che, quando si tratta di HMI, bello non vuol sempre dire efficiente. Una rappresentazione grafica piena di colori e cifre non permette all’operatore di concentrarsi sulle cose realmente importanti. Per questo GE Digital ha deciso che la nuova release del suo Scada HMI – iFIX 5.8 R2 – seguisse i dettami dell’HMI efficiente, con una serie di tool mirati a sviluppare delle interfacce grafiche ad elevate performance.

Queste interfacce sono sviluppate seguendo le linee guida indicate dalle principali normative di settore, riducendo il numero di colori e mettendo in risalto tutti – e solo – i valori importanti per lo specifico operatore che ha accesso all’HMI, con scale, valori e dati ben chiari. Anche la posizione dei dati è studiata in modo che l’occhio dell’operatore faccia il minor sforzo possibile per trovare il dato rilevante. Nella foto che vi proponiamo qui in basso, Massimo Baviera di ServiTecno Srl (azienda che distribuisce e supporta in Italia le soluzioni di GE Digital) mostra come in un HMI disegnato secondo questi principi i punti sui quali l’operatore concentra la propria attenzione siano equamente distribuiti.

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I punti sui quali si ferma l’occhio dell’operatore di un’HMI ben sviluppata (in basso a destra) sono meglio distribuiti rispetto a quelli presenti nelle HMI tradizionali (in alto a sinistra)

I dati sono inoltre presentati in modalità adattiva al contesto, dove per “contesto” si intende il ruolo dell’operatore che accede ai dati, l’area di riferimento e il device con il quale accede ai dati. Siccome l’accesso all’informazione è tanto importante quanto la disponibilità stessa dell’informazione, GE Digital ha infatti anche introdotto la possibilità di “tradurre” con un semplice click i sinottici in un formato compatibile con la pubblicazione su web e l’accesso da dispositivi mobili (di qui il nome Web HMI).

La Web HMI

Il lavoro porta spesso gli operatori fuori della sala di controllo, sul campo o comunque in luoghi remoti. Per questo GE Digital ha deciso di integrare nella nuova release di iFIX una soluzione per rendere le pagine SCADA raggiungibili da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento. E di rendere la creazione di queste pagine semplice e automatica. La Web HMI di iFIX è basata sullo standard HTML5, compatibile con la maggior parte dei browser più comuni e supporta le applicazioni multi-touch. Grazie alle nuove capacità grafiche, le schermate possono scalare automaticamente per adattarsi al device su cui vengono visualizzate, da iPad e iPhone ad altre tipologie di dispositivi e schermi.

I vantaggi di uno SCADA web-based vanno oltre all’interfaccia operatore. Con il nuovo iFIX, la gestione dei client è stata estremamente semplificata: la configurazione, lo sviluppo e la distribuzione dei client sono tutte funzioni centralizzate, e gli eventuali aggiornamenti o modifiche sono riportati automaticamente sui client.

L’HMI a supporto dell’operatore

L’HMI moderno, insomma, che sia su terminali classici o su tablet, potrà apparire meno “colorato” di quelli della generazione precedente, ma è sicuramente più efficace e aiuta le aziende ad aumentare la produttività, ridurre i tempi di intervento in caso di problemi, comprendere meglio gli allarmi. In una parola, a far lavorare al meglio l’operatore.

Qui di seguito vi proponiamo l’intervista realizzata con Corrado Giussani, Channel & Alliances Manager Southern Europe di GE Digital, nella quale si parla di Predix, la soluzione Cloud di GE Digital, e della nuova Web HMI.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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