Allo stand di Beckhoff tutti gli occhi erano puntati sulla demo di XPlanar, il sistema di trasporto basato su shuttle a levitazione magnetica.
Il sistema XPlanar ha due componenti di base. Il primo è costituito da una serie di “tessere” che possono essere combinate e accostate in vari modi per andare a costituire il “piano di lavoro” del sistema; il secondo è costituito dagli shuttle, ovvero dai carrelli trasportatori veri e propri, disponibili in 4 taglie diverse (95×95 mm, 155×155 mm, 155×275 mm e 275×275 mm) con quattro portate diverse (rispettivamente 0,4 kg, 1,5 kg, 3 kg e 6 kg), ma è anche possibile combinare più piastre per aumentare la portata.
I carrelli sono completamente passivi e incorporano nella loro base dei magneti permanenti, che reagiscono al campo magnetico creato dalle tessere che costituiscono il pavimento, equipaggiate con elettromagneti a controllo computerizzato. A seconda del campo indotto, gli shuttle possono levitare e spostarsi sul piano di lavoro definito dalle tessere elettromagnetiche, arrivando a velocità di spostamento dell’ordine di 4 metri al secondo, con una ripetibilità di 50 micron. Il tutto senza attriti e in perfetto silenzio.
Il sistema gestisce inoltre 6 gradi di libertà per gli shuttle, che possono inclinarsi e ruotare su se stessi, e si occupa anche di ottimizzare le accelerazioni in partenza e in frenata per evitare lo sversamento di carichi liquidi. Questa caratteristica, unita alla facile manutenibilità del piano di lavoro (che può essere ricoperto con film protettivi di vario tipo, al fine di mantenere la massima pulizia e igiene) rende il sistema di Beckhoff particolarmente adatto all’impiego in ambiti quali il farmaceutico o l’alimentare, nei quali le norme igieniche sono molto stringenti.
Visto in anteprima alla Fiera di Norimberga lo scorso novembre, Xplanar è ora vicino alla commercializzazione ufficiale, mentre si sta già partendo ora con i primi progetti pilota.
A SPS Italia abbiamo parlato del funzionamento del sistema XPlanar con Maximiliano Bonsi di Beckhoff, che ci ha illustrato alcune peculiarità del sistema.