Con il 5G a Genova prove tecniche di guida a distanza: drone pilotato a 10 km

Genova sperimenta la rete 5G e, nel campus di Erzelli, mostra un esperimento di pilotaggio remoto di un rover e di un drone a 10 km di distanza.

Pubblicato il 06 Mag 2019

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L’operatore dal suo computer, all’interno della centrale operativa sulla collina degli Erzelli, arma le eliche e, al suo comando, a 10 km di distanza un drone si alza in volo, pronto a svolgere la sua missione di ricognizione del territorio. C’è anche la possibilità di dare comandi in tempo reale a un mezzo remoto, che può essere un quadricottero, ma anche un rover su ruote, che è stato oggetto della seconda sperimentazione, tra le particolarità della rete 5G che Genova sta sperimentando da circa un anno.

Tra le peculiarità della nuova infrastruttura digitale, infatti, c’è proprio la possibilità di avere un passaggio immediato dei dati, con ridottissima latenza, il tempo necessario perché i dati siano trasferiti da un dispositivo a un’altro: una particolarità che permette, ad esempio, di poter pilotare un mezzo a distanza.

Se a prima vista queste attività possono sembrare solo un esperimento divertente, in futuro potranno avere applicazioni molto interessanti, con la possibilità, ad esempio, di portare soccorsi, dalle sacche di plasma al defibrillatore, in zone disagiate o di poter monitorare aree, come quelle interessate da frane, dove l’intervento dell’uomo sarebbe pericoloso.

Dal pilotaggio dei droni ai veicoli a guida remota

L’esempio, mostrato all’interno della Control Room di Liguria Digitale, la società informatica partecipata da Regione Liguria, quindi, è uno dei primi risultati della sperimentazione del 5G, la rete per la telefonia ad altissima velocità. Un progetto che vede nel capoluogo ligure, che ha ben due sperimentazioni attive al momento, uno dei nodi principali per lo sviluppo. 

Grazie all’intesa tra Regione Liguria, Comune di Genova, Liguria Digitale, Ericsson e TIM per il “Digital Lab 5G”, quindi, è stato possibile iniziare a lavorare su quella che sarà la rete del futuro, attraverso la quale il cittadino comune potrà scaricare contenuti in brevissimo tempo ma, soprattutto, le aziende potranno sfruttare al massimo il flusso di dati con una latenza veramente minima.

“Oggi presentiamo la possibilità di comandare un drone da remoto, senza che il pilota lo possa vedere – spiega Paolo Piccini, amministratore Unico di Liguria Digitale – ma in futuro pensiamo a tantissime applicazioni, sanitarie, come il trasporto di defibrillatori in zone difficilmente raggiungibili, o di sicurezza, come la verifica di frane”.

Tra le ipotesi, però, non si escludono applicazioni legate alla guida senza conducente. “Pensiamo alla possibilità di avviare anche sperimentazioni per la guida autonoma di mezzi pubblici – prosegue – anche se, per questo, dobbiamo ancora verificare le problematiche legate alla normativa”.

Ericsson, a Genova un laboratorio 5G ready

La presenza di un laboratorio 5Gready nella sede di Ericsson a Genova ha permesso di identificare le capacità necessarie, in termini di latenza e di banda, per gestire dispositivi IoT critici come droni e rover su una rete di nuova generazione.  “Oggi usciamo dal laboratorio per le prime prove in città – spiega Alessandro Pane, Direttore R&S di Ericsson in Italia – con un risultato molto importante che ci proietta verso la sperimentazione e il lancio di nuovi servizi a vantaggio di consumatori, pubblica amministrazione e industrie”.

“Qui siamo a uno stadio avanzato – prosegue – abbiamo una struttura 5G ready con tutti i servizi in cloud che ci permette di implementare la nuova tecnologia. Si tratta di un passo avanti, non solo per la diminuzione della latenza ma anche per la capacità di allargare le tipologie dei servizi che potranno essere utilizzati attraverso la rete. Come tecnologie ci siamo – conclude Pane – in altre parti del mondo questa rete è già commerciale, con terminali 5G, e Ericsson già fornisce equipaggiamenti di questo tipo. In Italia, per la fine di quest’anno dovrebbero essere disponibili i terminali e la parte consumer avrà già la possibilità di sperimentare questi nuovi servizi”.

TIM, 5G  come acceleratore della trasformazione digitale

Un percorso che vede TIM nel ruolo di partner per dare un maggiore sviluppo all’economia del territorio. “Quello di oggi è un primo passo nel quale abbiamo potuto vedere le potenzialità della rete  – ha detto Jeff Zakar, Responsabile TIM Business per il Nord Ovest – che cosa si può ottenere in termini di applicativi. Oggi abbiamo visto il controllo del territorio con un velivolo è un apparato di terra controllati da remoto”.

“Il 5G, comunque, resta un fortissimo acceleratore della trasformazione digitale – spiega Zakar – e, quindi, i campi di applicazione si sprecano. Ora siamo ancora in fase di sperimentazione e dobbiamo realizzare la rete, ma abbiamo un piano di deployment che si svilupperà nei prossimi mesi”. Tim, quindi, si propone come partner facilitatore nel percorso di digitalizzazione: “Con la certezza che questa trasformazione darà maggiore competitività al Paese e al territorio: in questo caso alla città di Genova ed alla regione Liguria – conclude Zakar – rendendole ancora più attrattive sul panorama nazionale ed internazionale”.

Genova tra le prime che avviano la sperimentazione

Genova, quindi, è tra le città d’Italia ad essere più vicine all’avvio questa nuova tecnologia. “Dobbiamo solo fare in modo che si crei l’infrastruttura di 5G su tutta la città – spiega il Sindaco di Genova, Marco Bucci – e che ci siano gli utenti. Noi siamo tra i primi, ci sono sperimentazioni a Roma, Torino e Milano ma a Genova siamo più avanti anche perché  possiamo avere il vantaggio di operare con aziende che guidano il mercato”.

Bucci, quindi, non nasconde la soddisfazione per un risultato che vede Genova tra le prime in Italia nella sperimentazione della rete 5G. “A Erzelli, si sono mostrati i sistemi di guida a distanza di droni e rover ma, una volta pronte le infrastrutture e i terminali, l’amministrazione potrebbe anche iniziare a lavorare su altre tematiche, più vicine al cittadino comune. “Pensiamo alla sicurezza, all’informazione proattiva, ma anche ai turisti. Pensiamo, ade esempio, alla realtà aumentata che permette di mostrare informazioni su un luogo solo puntando il telefonino”. L’arrivo di questa tecnologia è, infatti, un grande passo in avanti per la città.

Toti, infrastruttura digitale nodo strategico per la Liguria

“Il debutto spettacolare della tecnologia 5G, oggi a Genova, è simbolo della grande attenzione di Regione Liguria e Liguria Digitale per tecnologie sempre più avanzate e performanti, fondamentali per lo sviluppo dell’industria 4.0 – ha commentato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti –. Questo settore, in rapida espansione, rappresenta un nodo strategico per il futuro della nostra Regione. Insieme al Comune e a due grandi realtà come TIM e Ericsson, e grazie alle infrastrutture altamente performanti di Liguria Digitale, abbiamo realizzato, già un anno fa al polo tecnologico di Erzelli, il Digital Lab 5G”.

“Una rivincita per Genova – conclude Toti – che è entrata così a far parte del ristretto gruppo di città italiane che, per prime in Europa, stanno sperimentando il 5G, portando così nel capoluogo ligure il futuro della tecnologia mobile di ultima generazione e dell’Internet delle cose. La nuova rete permetterà di utilizzare servizi innovativi e veloci per il nostro territorio, proiettando la Liguria sempre di più in un panorama di eccellenza anche a livello nazionale”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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