Standardizzazione e apertura, che cos’è la Open Manufacturing Platform promossa da Microsoft e BMW

La Open Manufacturing Platform è stata pensata per abbattere le barriere all’interoperabilità attraverso la creazione di un framework tecnologico aperto e di una comunità cross-industry.

Pubblicato il 23 Apr 2019

Bmw


Sembra proprio che l’esigenza della massima interoperabilità sia molto sentita nell’ambito dello sviluppo di Industry 4.0. Tanto sentita che alla recente Fiera di Hannover ci sono state ben due iniziative specifiche su questo tema. Della prima, la Open Industry 4.0 Alliance (i cui promotori sono aziende fornitrici di tecnologie Made in Germany), abbiamo parlato qui. Della seconda iniziativa – la Open Manufacturing Platform (OMP) – sono invece portatori Microsoft e il gruppo BMW, che si ripropongono di rendere l’innovazione nel settore manifatturiero più veloce ed economica.

L’iniziativa individua nei sistemi complessi – e soprattutto in quelli proprietari – uno dei maggiori ostacoli alla produttività e alla redditività, in quanto creano “silos di dati” e rallentamenti della produttività. La Open Manufacturing Platform è stata pensata per abbattere queste barriere attraverso la creazione di un framework tecnologico aperto e di una community cross-industry.

L’iniziativa sosterrà lo sviluppo di soluzioni per la smart factory che saranno condivise dai partecipanti Open Manufacturing Platform nel settore automotive e più in generale in quello manifatturiero. L’obiettivo è accelerare in modo significativo i futuri sviluppi industriali dell’IoT, ridurre i tempi di ritorno degli investimenti e promuovere l’efficienza della produzione, affrontando al contempo sfide industriali comuni.

Le basi

Costruita sulla piattaforma cloud IoT industriale di Microsoft Azure, la Open Manufacturing Platform fornirà ai membri della comunità un modello di dati aperti, oltre a un’architettura di riferimento con componenti open source basati su standard industriali aperti. Oltre a facilitare la collaborazione, l’approccio tramite la piattaforma consentirà di aprire e standardizzare modelli di dati che consentono di realizzare analytics e scenari di apprendimento automatico: dati che fino a oggi sono stati tradizionalmente gestiti in sistemi proprietari.

Utilizzando reali esperienze d’uso industriali e librerie di codice esemplificative, i membri della comunità e altri partner avranno la possibilità di sviluppare i propri servizi e soluzioni mantenendo il controllo sui propri dati.

“Microsoft sta collaborando con BMW per portare a nuovi livelli l’efficienza della produzione digitale in tutto il settore”, ha dichiarato Scott Guthrie, vice presidente esecutivo di Microsoft Cloud + AI Group. “Il nostro impegno per la creazione di una comunità aperta creerà nel settore della produzione nuove opportunità di collaborazione lungo l’intera catena del valore”.

Con oltre 3.000 macchine, robot e sistemi di trasporto autonomi attualmente collegati alla piattaforma IoT di BMW, basata sul cloud e sulle funzionalità IoT e AI di Microsoft Azure, BMW intende contribuire con gli esempi di utilizzo iniziale riguardanti la comunità Open Manufacturing Platform.

L’esempio della fabbrica di Regensburg

Un esempio è l’utilizzo da parte della società della piattaforma IoT per la seconda generazione dei suoi sistemi di trasporto autonomi nello stabilimento BMW a Regensburg, in Germania, uno dei 30 siti di produzione e assemblaggio che BMW possiede in tutto il mondo. Questa applicazione ha permesso a BMW di semplificare notevolmente i suoi processi logistici tramite il coordinamento centralizzato del sistema di trasporto, aumentando l’efficienza. In futuro, questo e altri casi d’utilizzo – come i feedback digitali ad anello chiuso, la gestione digitale della supply chain e la manutenzione predittiva – saranno resi disponibili e, di fatto, sviluppati ulteriormente all’interno della comunità Open Manufacturing Platform.

“La gestione del complesso compito di produzione di prodotti premium personalizzati richiede soluzioni IT e software innovative”, ha dichiarato Oliver Zipse, membro del Board of Management di BMW AG, Production. “L’interconnessione dei siti e dei sistemi di produzione, nonché l’integrazione sicura di partner e fornitori sono particolarmente importanti. Lavoriamo con il cloud dal 2016 e stiamo costantemente sviluppando nuove applicazioni. L’Open Manufacturing Platform sarà il nostro passo successivo, con il quale renderemo disponibili le nostre soluzioni ad altre società e sfrutteremo il potenziale congiuntamente al fine di garantire la nostra posizione di forza nel mercato a lungo termine”.

L’Open Manufacturing Platform è la prossima evoluzione della lunga partnership tecnologica fra BMW e Microsoft e sancisce l’impegno delle due aziende verso l’innovazione e la creazione di opportunità di successo collettivo per l’industria. Attraverso l’Open Manufacturing Platform, i membri della comunità avranno maggiori opportunità di sbloccare il potenziale dei propri dati, potranno costruire e integrare soluzioni industriali in modo più rapido e sicuro e, a loro volta, fornire e ricevere informazioni ed esperienze da altre organizzazioni.

OPC UA la base per l’interoperabilità

L’Open Manufacturing Platform sarà progettata per affrontare sfide industriali comuni come la connettività delle macchine e l’integrazione dei sistemi locali. Ciò faciliterà il riutilizzo delle soluzioni software tra OEM, fornitori e altri partner, riducendo significativamente i costi di implementazione. La Open Manufacturing Platform sarà compatibile con l’architettura di riferimento Industry 4.0 esistente, sfruttando lo standard di interoperabilità industriale OPC UA.

“Questa è un’ottima notizia per l’industria manifatturiera”, ha affermato Stefan Hoppe, presidente e CEO della OPC Foundation. “L’uso di standard aperti come OPC UA nella comunità Open Manufacturing Platform consentirà ai produttori, ai costruttori di macchine e ai fornitori di integrare le loro apparecchiature e sistemi esistenti in modo efficiente e sicuro. Per molto tempo, le aziende hanno promosso ecosistemi proprietari e chiusi: l’impegno dell’iniziativa Open Manufacturing Platform per lo sviluppo aperto ridefinirà le modalità di produzione di domani “.

Hoppe, fra l’altro, sarà uno dei relatori del convegno inaugurale della prossima SPS Italia (Parma, 28-30 maggio), e abbiamo avuto conferma che questo della Open Manufacturing Platform sarà uno dei temi che tratterà più in dettaglio nel suo intervento.

Gli sviluppi della Open Manufacturing Platform

La piattaforma che fa da base alla Open Manufacturing Platform continuerà a evolversi nel tempo, insieme ai requisiti di produzione, per poter incorporare innovazioni che includono aree di analytics, intelligenza artificiale e cicli di feedback digitali.

Per quanto riguarda i membri dell’iniziativa, a parte i due fondatori, la comunità Open Manufacturing Platform si sta formando ora, e il reclutamento di ulteriori aziende partner è in corso. Si prevede che l’Open Manufacturing Platform Advisory Board diventerà operativo con un numero iniziale di 4-6 partner, e un minimo di 15 casi d’uso implementati in specifici ambienti di produzione entro la fine del 2019.

Le due aziende fondatrici, Microsoft e BMW Group, stanno attivamente incoraggiando altri produttori e fornitori, comprese le aziende al di fuori dell’industria automobilistica, a unirsi alla comunità. Al momento, non abbiamo ancora notizia di ulteriori adesioni, cosa comunque comprensibile visto che l’annuncio è decisamente recente.

C’è anche da dire che l’iniziativa di Microsoft e Bmw, dalle prime informazioni, somiglia molto – negli scopi se non nelle modalità – a quella della Open Industry 4.0 Alliance, lanciata sempre ad Hannover negli stessi giorni, ma sostenuta da ben 7 soci fondatori e da almeno 6 ulteriori membri, benché in quel caso siano tutti attori dell’offerta (e con un accento meno vicino all’industria automotive). È presumibile quindi che molte aziende vorranno approfondire meglio i meccanismi delle due piattaforme prima di decidere su quale puntare.

Un fattore decisivo per la scelta potrebbe essere costituito proprio dal cloud: se la Open Manufacturing Platform dovesse richiedere obbligatoriamente l’utilizzo della piattaforma cloud Azure, partirebbe con un handicap non trascurabile proprio su quell’apertura e interoperabilità che reclama come punti di forza.

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Renzo Zonin
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