Blockchain, San Marino all’avanguardia nella regolamentazione legislativa

L’obiettivo di San Marino è quello di disciplinare le applicazioni della tecnologia blockchain, evitare il caos normativo e attrarre investimenti

Pubblicato il 04 Mar 2019

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La Repubblica di San Marino ha presentato nei giorni scorsi il suo Decreto delegato dedicato alla blockchain. L’obiettivo della nuova norma è quello di portare più trasparenza e regolamentare le applicazioni dei registri condivisi, ma anche rilanciare l’economia dello stato e attrarre investitori.

La normativa di San Marino

L’obiettivo di San Marino è quello di disciplinare le applicazioni della tecnologia blockchain ed evitare i problemi derivanti dal caos normativo, per attrarre investimenti che si basino proprio su questa tecnologia per elevare San Marino a polo di interesse internazionale. Il Decreto rappresenta uno strumento per consentire l’adeguamento normativo di San Marino di pari passo con gli avanzamenti della tecnologia sulla blockchain, ma individua anche diverse funzioni regolamentari in capo a San Marino Innovation, per poter realizzare il modello sandbox, caratterizzato da perimetri legislativi ben chiari. L’Istituto per l’Innovazione regolamenta le azioni degli operatori che si muovono entro questi confini.

Il Decreto sammarinese sulla blockchain fornisce una definizione giuridica di blockchain e regola l’emissione dei token di utilizzo e di investimento. I primi servono per accedere ai servizi di un’azienda, mentre i secondi sono un vero investimento in quanto basati su azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli di debito dell’emittente e possono essere scambiati. Non vengono disciplinati i token di pagamento, dunque le criptovalute.

Regole per gli operatori

Dunque, quando un ente blockchain riconosciuto da San Marino Innovation emetterà ITO (Initial token offering), dovrà muoversi secondo regole ben precise, tra cui anche che la pubblicità sull’offerta non riporti informazioni ingannevoli. Nel caso di token di investimento per l’offerta sarà necessario predisporre un prospetto informativo, in linea con le previsioni della LISF e della Direttiva Europea Prospetti, da presentare all’Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino. Per le offerte non al pubblico di token di investimento sarà necessario presentare un whitepaper arricchito, senza necessità di presentare il prospetto informativo. San Marino Innovation potrà richiedere un’integrazione delle informazioni fornite dall’ente blockchain, in favore della trasparenza del sistema, così come proibire o sospendere l’offerta in caso di violazioni.

L’Istituto del trust verrà usato come veicolo per la gestione dell’attività di emissione dei token. Gli enti blockchain potranno infatti costituire una società di diritto sammarinese, oppure potranno optare per l’istituzione di un apposito trust che avrà la funzione di gestire l’emissione di token e i rapporti con gli investitori ponendosi come interlocutore nei confronti del soggetto emittente.

Il nuovo Decreto considera i token di utilizzo come valute estere e quelli di investimento come azioni, strumenti finanziari partecipativi o titoli di debito dell’emittente, permettendo così di conoscere con precizione il regime di tassazione. Il Decreto sulla blockchain prevede anche un’esenzione fiscale ai fini IGR per quanto riguarda i redditi realizzati attraverso operazioni effettuate con i token disciplinati nella disposizione.

Obiettivo, crescita

Andrea Zafferani

Il Segretario di Stato Andrea Zafferani ha spiegato: “Il nostro obiettivo è quello di far crescere il settore dell’innovazione che è al centro della nostra nuova strategia di sviluppo. Vogliamo rendere il nostro Paese un hub tecnologico a livello internazionale e un partner legislativo per tutti coloro che vorranno sviluppare i propri progetti blockchain nella nostra realtà”.

Sergio Mottola, presidente di San Marino Innovation, ha sottolineato: “Auspichiamo che il Decreto possa dare davvero una spinta sostanziale alla Repubblica nel posizionarsi come leader a livello mondiale nella applicazione della blockchain, come partner giuridico affidabile e proattivo per il settore, sfruttando al meglio le potenzialità offerte dal nostro Stato”.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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